Nel convento della Dolce Misericordia si allevano fanciulle per trasformarle in devote quanto pericolose assassine. Ci vogliono dieci anni di formazione, ma sono poche le ragazze dotate di vero talento per la morte, quelle nelle cui vene scorre il sangue delle antiche tribù di Abeth. Compito delle monache è scoprire e affinare queste doti innate, insegnando le tecniche della lotta con e senza armi e dello spionaggio, l'uso dei veleni e infine la tessitura delle ombre.Ma neppure le sorelle più anziane sono in grado di comprendere fino in fondo la potenza del dono di Nona Grey, una bimba di otto anni che giunge al convento con l'accusa di aver compiuto un omicidio. Qui crescerà, ma non sarà facile per lei scegliere quale cammino seguire: indosserà la tonaca nera delle Spose dell'Antenato, per abbracciare una vita di preghiera e servizio? Vestirà il rosso delle Suore Marziali, esperte nel combattimento, o il grigio delle Suore di Discrezione, imbattibili nelle arti della segretezza? O il suo colore sarà il blu delle Suore Mistiche, capaci di percorrere il Sentiero?
Holy Sister riprende tre anni dopo la conclusione del precedente volume. Nona e Zole sono partite per la loro missione nei ghiacci e Nona Grey alla Dolce Misericordia per concludere il suo addestramento. Ora si trova nella Classe Divina ed è pronta ad affrontare gli esami finali, lasciando per sempre le vesti di novizia. Il prossimo passo da compiere sarà scegliere il colore della tonaca che segnerà il cammino che percorrerà per la sua intera vita. Quale sarà il colore che sceglierà di vestire? Rosso, nero, grigio o blu?
Tuttavia, i problemi che riguardano Nona Grey non si fermano qui. Di fatti, Joeli è stata riammessa al Convento ed è intenzionata a fare qualunque cosa per far pagare a Nona l'affronto di aver vinto la prima battaglia. Riuscirà a non farsi prendere alla sprovvista, rischiando nuovamente il proprio posto fra le file delle Sorelle?
Nella recensione di Grey Sister vi avevo accennato la mia punta di delusione verso il romanzo, perché per me non era riuscito a reggere il confronto con il primo volume della trilogia. Ebbene, ad oggi posso dirvi che in confronto ad Holy Sister e alla delusione che mi ha pervaso leggendo questa ultima parte di storia, la mia opinione è cambiata. Perché Holy Sister mi ha delusa molto di più. Un volume conclusivo, in particolare se si tratta di fantasy, dovrebbe essere epico. Con questo romanzo così non è stato.
Non posso dire che tutto, dal prologo all'epilogo, mi abbia fatto rabbia e non mi sia piaciuto nulla, perché non corrisponderebbe al vero. Ciononostante, non sono riuscita comunque ad apprezzare tutto appieno perché le mie aspettative erano ben altre.
Un aspetto che ho comunque adorato di questo ultimo libro è Nona Grey. Nona è cresciuta, non è cambiata perché dentro di lei vive ancora la bambina arrabbiata con il mondo e l'adolescente assassina, ma tutto ciò che ha vissuto l'hanno resa migliore. Per lei stare al Convento non ha mai significato fede o amore verso l'Antenato, quanto più la possibilità di avere un luogo da chiamare casa e delle persone da definire famiglia. In questo ultimo libro si vedrà tutto questo, la fedeltà di Nona alla Badessa Glass e ai suoi affetti che vivono alla Dolce Misericordia.
In conclusione, Holy Sister non è in alcun modo il finale che io avrei voluto per questa storia ma questo non è un motivo sufficiente per sconsigliarvi questa trilogia. Se amate i romanzi fantasy, i libri che parlano di battaglie e guerre, le storie che sostengono messaggi di amicizia e amore e fedeltà, allora Nona Grey è ciò che fa per voi.
Mah, non so. Continuo a non essere per niente attratta da questo libro. 🤷♀️
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