Buongiorno lettori! Oggi vi lascio la mia recensione di Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo, primo volume della trilogia Grisha e romanzo d'apertura al Grishaverse. Ringrazio Giusy di Divoratori di libri per avermi coinvolta nell'evento e la Mondadori per la copia arc.
L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
Ho letto Tenebre e Ossa la prima volta nel gennaio del 2019 con la vecchia traduzione italiana, dopo anni che rimandavo la lettura perché sapevo essere una saga interrotta. Ho letto il romanzo perché non ce la facevo più a sopprimere la curiosità su il Darkling, Alina e tutta la storia riguardante i Grisha. L’ho letto e l’ho adorato immensamente. Quindi sono super contenta che la Mondadori ne abbia acquistato nuovamente i diritti e abbia deciso di riportare (e concludere!) la trilogia.
Un primo aspetto che mi ha conquistata è il world building creato dall'autrice, chiamato dai fan Grishaverse. La Bardugo ha creato un vero e proprio mondo, in cui sono nazioni e popolazioni differenti, ognuna con la propria cultura e le proprie tradizioni. Ravka, luogo in cui vengono narrate le vicende di questo romanzo, è la nazione natia della maggior parte dei Grisha. I Grisha sono individui che praticano la Piccola Scienza, persone in grado di manipolare a proprio piacimento un elemento a loro affine, e sono a tutti gli effetti un esercito. Divisi in tre ordini (Corporalki, Etherealki, Materialki) a seconda delle capacità che padroneggiano, il Secondo Esercito non è visto di buon occhio dai Ravkiani non Grisha (gli otkazat'sya) e da altri popoli che cercano costantemente di annientarli.
Un altro elemento che ho apprezzato sono i personaggi. In particolare, Alina, protagonista e voce narrante, mi è piaciuta un sacco. Avendo passato tutta la vita nelle vesti di ragazzina bruttina e scheletrica, la ragazza è una persona molto insicura e non è in grado di vedere il proprio valore. Ciononostante, è sfrontata e molto coraggiosa. Dice tutto ciò che pensa, non si fa non si lascia vincere dal terrore e morirebbe pur di salvare coloro che ama. La vita non le ha mai reso nulla facile e scoprire di essere Grisha non farà apparire dal nulla un tappeto rosso. Questo, il dover lottare per ottenere le cose, l’ho davvero tanto apprezzato.
L’altro personaggio che ho adorato immensamente, amato per il suo essere misterioso e affascinante, è L'Oscuro. Lui è a capo del Secondo Esercito, secondo solo al Re di Ravka, e come Alina è un Grisha estremamente potente e raro. Il suo potere è quello di evocare le tenebre ed è l'ultimo discendente di una famiglia Grisha con la sua medesima capacità. A onor del vero, la descrizione della sua personalità è un po' nebulosa, come se la stessa autrice volesse lasciare il mistero di chi è lui dietro ad un muro, ma il poco che si riesce a comprendere della sua persona è molto apprezzabile.
Infine, nella rosa dei protagonisti, ne manca solo uno: Mal. Lui è l'amico d'infanzia di Alina, la persona a lei più cara, e… non mi è piaciuto. Ad ogni lettura, Mal mi appare sempre peggio e questo davvero è una cosa piuttosto divertente se si considera che l’ho detestato a prima lettura. Una cosa che non mi piace di lui è che, a mio parere, non riesce a vedere Alina per quello che è realmente (e per ciò che lei stessa vorrebbe essere) ma solo per quello che lui vorrebbe che sia.
Fra i personaggi secondari, invece, ho apprezzato moltissimo Genya e non vedo l'ora di rivederla nei prossimi volumi.
Infine, concludo la mia recensione prima di farla diventare un elogio a questo romanzo, consigliandovi la lettura di Tenebre e Ossa e di tutti i romanzi appartenenti al ciclo del Grishaverse.
Cosa ne pensate della mia recensione? Vi ho convinti a leggere questo romanzo?
Ci rivediamo l'11 con la tappa del blog tour sul world building creato dalla Bardugo, io non vedo l'ora di parlarvene!
A presto,
Leen
*w* voglio leggere questa serie da un secolo!!!! Sembra bellissima !!
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