Recensione | "Ragazzi della tempesta" di Elle Cosimano [Review Party]

Buon inizio settimana, lettori! Oggi inizia l'evento dedicato a Ragazzi della tempesta di Elle Cosimano, il primo volume di una nuova dilogia fantasy uscito qualche settimana fa nelle librerie. 

 
Ragazzi della tempesta (Season of the Storms, #1)
di Elle Cosimano
Rizzoli
€ 9,99 (ebook) € 17,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads

Uscito il 20 ottobre 2020
In una gelida notte d'inverno, Jack Sommers è chiamato a scegliere tra vivere per sempre, secondo le antiche leggi magiche di Gaia, o morire. Jack sceglie di vivere e in cambio da quel momento in poi sarà un Inverno. Come le altre Stagioni, ogni anno Jack deve dare la caccia e uccidere chi viene prima di lui. Le leggi di Gaia sono chiare: l'Inverno uccide l'Autunno, l'Autunno uccide l'Estate, l'Estate uccide la Primavera, la Primavera uccide l'Inverno. Questo significa che Jack uccide Amber. Amber uccide Julio. Julio uccide Fleur. E Fleur uccide Jack. Sono tutti addestrati a cacciare e uccidere, e tutti a turno muoiono. Ma quando Jack e Fleur - Inverno e Primavera - sono attratti l'uno dall'altra contro ogni buon senso e regola della natura, la legge spietata che governa le loro vite eterne a un tratto diventa qualcosa di personale e di doloroso. Fleur verrà bandita per sempre, se insieme non troveranno il modo per fermare il ciclo naturale delle cose. Quando le quattro Stagioni si coalizzano, mettendo a rischio la loro immortalità in cambio di amore e libero arbitrio, la loro fuga attraverso il Paese li condurrà in un luogo in cui saranno costretti a difendersi contro un creatore che vuole annientarli.


Ragazzi della tempesta segue la storia di Jack, Fleur, Amber e Julio, quattro adolescenti immortali che un tempo sono stati dei semplici umani. Un giorno però si sono trovati in punto di morte e Gaia si è presentata da loro con una succosa proposta: morire o continuare a vivere  in una forma diversa.

I quattro sono quindi diventati la personificazione delle stagioni, dotati della magia degli elementi che caratterizza la loro identità. I ragazzi vivono separati, con il divieto di conoscersi e legare fra loro, perché ogni anno sono costretti a cacciarsi ed uccidersi per mantenere invariato l’equilibrio che governa tutto. 

Finché non accade l’irreparabile. Jack e Fleur, assegnati alla stessa zona del mondo, iniziano a provare sentimenti l’uno per l’altro, e Primavera fatica sempre più ad uccidere Inverno. Cosa succederà quando il sentimento che Fleur e Jack provano sarà così grande da non far più tornare la Primavera


Forse la corona dell’Inverno è pesante sul tuo capo. 
Ma hai la Primavera eterna nel cuore.


Ho iniziato Ragazzi della tempesta con le aspettative molto alte perché ero ne sono stata molto incuriosita fin dalla prima volta che mi sono trovata davanti la cover (che, diciamocelo, è super bella!) Mi immaginavo una storia con un'impronta fantasy molto forte e un po' di romanticismo, una storia di avventura e azione condita da una relazione proibita con tanto dramma. Invece, mi sono trovata di fronte a tutt'altro e ci sono rimasta malissimo. Ero stata avvertita, ma la delusione è stata comunque scottante. Sfortunatamente non sono riuscita a rimanere coinvolta dalla situazione che investe Fleur e Jack, anche se per fortuna ci sono stati un paio di aspetti che sono riuscita ugualmente ad apprezzare


L'elemento che ho apprezzato più di tutto il resto è il world building creato dall'autrice. Ci troviamo in un mondo che sembra uguale al nostro in tutto e per tutto; tranne per il fatto che in questo Gaia e Chronos sono reali e le quattro stagioni sono degli esseri fatti di carne e sangue

Ad ogni area del mondo sono assegnate quattro persone che ciclicamente devono sopraffarsi per mantenere invariato il sistema. Al contrario di quello che pensavo, le stagioni non sono unicamente quattro ragazzi bensì ad ogni stagione è assegnato un gruppo di persone. E questo, in effetti, ha perfettamente senso però fa perdere un bel po' di punti al libro. 

Le Stagioni hanno degli obblighi e dei divieti. Durante il loro periodo di stati devono stare all'Osservatorio assieme ai loro simili per recuperare le energie e allenarsi in vista della nuova caccia. Non possono avere rapporti con altre Stagioni e non devono in alcun modo toccarsi. Contravvenire alle regole potrebbe portare loro all'Epurazione, ossia un castigo peggiore della morte. 


Il secondo elemento ben apprezzato sono stati i personaggi. Inverno non poteva che chiamarsi Jack, ma a differenza del suo omonimo non mi è piaciuto troppo. Lo avrei probabilmente preferito un po' di più se avesse avuto una personalità forte ed i suoi pensieri non fossero sempre stati concentrati su Fleur. D'altro canto, Primavera l'ho apprezzata veramente tanto. Inizialmente non ci vedevo assolutamente niente in lei e mi sembrava un personaggio ispido e debole, ma con l'andare avanti dei suoi capitoli le cose sono cambiate. In lei ho visto tanta forza di volontà e coraggio, probabilmente aspetti caratteriali dovuti a chi è stata un tempo. Anche Julio e Amber, per quanto si vedano e conoscano poco, mi sono piaciuti. Entrambi hanno un passato molto doloroso che li ha resi forti e determinati. Sarebbe stato bello se ci fossero stati anche i loro punti di vista all'interno del volume!


In conclusione, nonostante la grande delusione non mi sento di bocciare completamente Ragazzi della tempesta. La me di dieci anni fa, che leggeva una quantità esorbitante di paranormal romance, lo avrebbe adorato questo romanzo e quindi mi sento di consigliarlo a coloro che cercano questo genere di storie




3 commenti

  1. La penso come te, é un libro dal grande potenziale non sfruttato al massimo!

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  2. Vedo che su questo romanzo la pensiamo in maniera identica! Io sul finale (quel forzatissimo happy ending) un po' il naso lo storto, ma vabbè, non potevo mica aspettarmi che saltasse fuori George Martin AHAHAHAH
    P.S. Mi fa piacere che neanche a te Jack sia piaciuto tanto, che balls leggere i suoi pensieri, ripetitivi, lugubri, l'ansia fatta a persona AHAHAH

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