Buon giorno, lettori! Chi fra voi da piccoli, fra un film de La Mummia e un'avventura con Lara Croft, ha sognato che da grande avrebbe fatto l'archeologo? Io, più di una volta. Tranquilli, non ho impiegato molto a scendere a patti che fare l'archeologo non era cosa per me. Quel piccolo pallino è però rimasto e dall'antichità ne sono sempre rimasta affascinata.
Newton Compton
€ 4,99 (ebook) € 12,00 (cartaceo)
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Uscito il 17 settembre 2020
Dai teschi di cristallo maya alle linee di Nazca, dalla mappa di Vinland al manoscritto Voynich In tutto il mondo esistono decine e decine di reperti archeologici che sfidano la concezione che abbiamo della storia. Sono i cosiddetti OOPARTS, gli "Out Of Place ARTifacts": oggetti che, per le loro caratteristiche tecniche troppo evolute, per la loro funzione incomprensibile o per ciò che rappresentano, non sarebbero dovuti esistere nell'epoca a cui risalgono. Dalle pietre di Ica al manoscritto Voynich, dalle linee di Nazca alla pila di Baghdad, il libro offre, per la prima volta in Italia, un'analisi rigorosa di questi reperti impossibili, indagandone la provenienza e passando in rassegna le varie teorie che negli anni hanno tentato di spiegarli. Una ricerca appassionante e libera da pregiudizi e dogmi scientifici, volta unicamente a sviscerare gli intriganti misteri celati dietro testimonianze straordinarie. Un viaggio attraverso il lato nascosto dell'archeologia e della scienza, per scoprire oggetti la cui sola esistenza è in grado di far tremare tutto il mondo accademico ufficiale. Se la storia non fosse quella che conosciamo?
DOCUMENTI ANTICHI
Il DISCO EMBRIOLOGICO, chiamato anche 'disco genetico', è un oggetto di pietra nera che dovrebbe racchiudere i segreti della vita stessa e si pensa avere all'incirca 6000 anni. I simboli incisi su entrambe le facce del manufatto dovrebbero contenere informazioni sulle fasi della crescita embriologica, su come funzionano i lunghi processi che hanno trasformato le rane in uomini.
Il MANOSCRITTO VOYNICH è un documento risalente al 1400, scritto in un linguaggio ancora oggi non decifrato, con disegni di fiori, piante e radici che non hanno alcuna corrispondenza in natura. Sono stati molti i professionisti che nel corso dei secoli hanno provato a decifrare questo codice, ma tutti senza alcun tipo di successo. Finché nel 2019 un ricercatore dell’Università di Bristol, Gerard Cheshire, affermò di esserci riuscito e di aver compreso il tipo di linguaggio utilizzato. Tuttavia, la sua ipotesi è ancora un'ipotesi e il MANOSCRITTO VOYNICH costituisce ancora oggi un mistero.
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Cosa ne pensate di questo piccolo approfondimento? Eravate a conoscenza di questi tre manufatti?
Fatemi sapere,
Leen
Mi ero persa questa nuova uscita, grazie per l'articolo interessante che me lo ha fatto scoprire :)
RispondiEliminaQuesto libro finisce dritto nella lista dei regali di Natale per il mio ragazzo, i misteri come questi lo affascinano molto :)