Ox aveva dodici anni quando suo padre gli impartì una lezione davvero importante. Gli disse che non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via.Ox aveva sedici anni quando incontrò un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno e che viveva con la famiglia che si era trasferita nell’abitazione in fondo al sentiero.Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola, di alfa, beta e omega.Ox aveva ventitré anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci.Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.
Ox ha dodici anni quando scopre per la prima volta il sapore amaro dell’abbandono e di quanto le parole crudeli possano scavare in profondità, se vengono dette da qualcuno che dovrebbe solo volerti bene. Infatti, ciò che il padre gli dirà nella loro ultima breve conversazione, lo perseguiterà e gli farà credere di non essere mai abbastanza.
Faticherà non poco a comprendere perché Gordo, il capo officina dove inizierà a lavorare, vorrà prenderlo sotto la sua ala. E quando compirà sedici anni ed incontrerà Joe, non riuscirà subito a capire che immensa fortuna ha ricevuto in regalo. Perché assieme al piccolo tornado che gli saltella attorno come se lo stesse aspettando da una vita intera, Ox troverà anche un nuovo luogo da chiamare casa.
Avrebbe dovuto essere ovvio. Avrei dovuto capire ciò che erano, ma non stavo cercando l’incredibile che si celava dietro la normalità.
Ho scoperto di questo libro lo scorso anno tramite un’amica, ma sinceramente mi ha sempre ispirata poco e infatti l’ho tolto e rimesso nella tbr un’infinita di volte. Quando ho scoperto che sarebbe stato portato in Italia, ho definitamente deciso che avrei dato una possibilità al “romanzo dei licantropi gay” (giuro che è così che l’ho conosciuto!) perché sotto sotto ero molto curiosa.
Wolfsong non ha rispettato in alcun modo le mie aspettative tuttavia ciò che viene raccontato fra queste pagine è stato qualcosa di piacevole e inaspettato. Io ammetto che mi immaginavo una semplice storia d’amore tra un umano e un licantropo, ma c’è tanto altro di più importante. Questo è un libro che fa un po’ da inno alla famiglia, al branco e al senso di appartenenza. È una storia che fa crescere tanto, allo stesso passo di Ox, e fa comprendere quali sono le cose importanti della vita per cui si deve lottare e sacrificarsi.
I personaggi mi sono piaciuti un po’ tutti, anche se la famiglia Bennet ha un posto speciale nel mio cuore perché li ho adorati tutti. Joe bambino è adorabile, Joe adolescente mi ha fatto sbellicare dalle risate e Joe adulto… è diverso. Un diverso che fa ugualmente sospirare.
Ho poi adorato i rapporti che Ox intrattiene con le sue tre diverse famiglie e il modo in cui lui stesso risulti essere un po’ il centro di tutte e tre - oltre a ciò che le tiene unite.
L’unica cosa che in verità non mi ha soddisfatta è la piega che prende la trama da un certo punto in poi. So che se non ci fosse stata nessuna parte un po’ drammatica, la vicenda sarebbe risultata essere troppo statica e probabilmente avrebbe annoiato, ma non mi è piaciuto comunque lo sviluppo.
Nonostante ciò, non posso non sentirmi di consigliare Wolfsong a chiunque sia alla ricerca di una storia particolare. Fra l’altro, non dovrete neppure preoccuparvi di dover aspettare per la continuazione della storia, perché il finale è chiuso!
io odio e amore per la parte "drammatica" ... quanto angst XD
RispondiEliminaio ho sofferto tanto nella parte angst, ma mi è piaciuta
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