BlogTour | "Wolfsong. Il canto del lupo" di T.J. Klune


Ciao lettori! Oggi il blog partecipa ad un evento per l'uscita italiana di Wolfsong. Il canto del lupo di T.J. Klune, primo volume di una saga fantasy per adulti. 


Wolfsong. Il canto del lupo (Green Creek, #1)
di T.J. Klune
Triskell Edizioni
€ 5,99 (ebook) € 15,00 (cartaceo)
Uscito il 27 luglio 2020
Ox aveva dodici anni quando suo padre gli impartì una lezione davvero importante. Gli disse che non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via.
Ox aveva sedici anni quando incontrò un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno e che viveva con la famiglia che si era trasferita nell’abitazione in fondo al sentiero.
Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola, di alfa, beta e omega.
Ox aveva ventitré anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci.
Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.


DOMANDE AI LETTORI

Quest'oggi qui sul blog ospito Monica (Ikigai - libri e altre passioni), Sofia (Sofia Barboni)  e Chiara&Virginia (Tangled in Stories) per una piccola intervista su Wolfsong. Ringrazio molto tutte e quattro per aver accettato di rispondere alle mie domande  :)

Prima di iniziare Wolfsong cosa ti aspettavi da questo libro? 

M: Ho iniziato a leggere MM 5 o 6 anni fa e da allora ho trovato poche storie che mi abbiano davvero appassionata. A volte gli MM sono scritti male e con storie veramente assurde. Cercando su Goodreads ho trovato questa serie e dell'autore avevo sentito parlare molto bene. Mi aspettavo quindi un libro scritto molto bene, con una storia interessante e personaggi costruiti bene e devo dire che non è andata affatto male.

S: La primissima volta che presi in mano Wolfsong mi aspettavo una storia di intrattenimento senza troppe pretese, e una storia decisamente trashotta. Vuoi per la copertina discutibile, vuoi per la trama che odorava cliché da tutti i pori, la mia idea era quella. Anzi, ti dirò di più: se non mi fosse stato altamente e continuamente consigliato, non credo avrei mai preso in mano questo libro. Oggi, ovviamente, ringrazio moltissimo chi ha insistito con me per farmelo leggere, perché sì, Wolfsong è una storia effettivamente di intrattenimento e un po’ trashotta, una storia che non si prende troppo sul serio, ma sotto questo primo strato ce n’è un altro, molto più intenso, fatto di sentimenti genuini, e dolore e famiglia. L’uscita del libro in italiano per me ha significato una rilettura del libro, dato che lo avevo già letto in originale, e questa volta mi aspettavo proprio di ritornare a casa, e così è stato.  

C: Mi aspettavo una versione solo lupesca di Twilight.

V: Una storia d'amore che coinvolgesse dei lupi mannari, non sapevo altro.

Quali sono i difetti che hai riscontrato fino ad oggi? Pensi che si sarebbe potuto evitare di inserirli? 

M: Non me ne vengono in mente tanti onestamente. Ho trovato l'inizio piuttosto lento e il punto di vista di Ox abbastanza pesante. All'inizio del libro è estremamente insicuro di sé e seguire i suoi pensieri non è sempre stato facile. Il libro è anche piuttosto lungo, qualcosa l'avrei tagliato.

S: Autentici difetti, lo devo dire, non ne ho trovati nel libro. Wolfsong è un libro da una struttura molto solida: è ben costruito e intrattiene. Insomma, il suo lavoro lo fa alla grande. Le uniche cose che magari mi sento di evidenziare, e che potrebbero disturbare alcuni lettori, è la presenza di una differenza di età molto significativa tra due personaggi – anche se io ho trovato comunque che sia stata trattata con il giusto mezzo, senza eccessi – e la presenza di un linguaggio a volte ripetitivo. Questo perché il libro è narrato da un particolare punto di vista, e per me il linguaggio usato rappresenta benissimo la voce del personaggio. Le ripetizioni iniziali ci stanno, perché è esattamente come quel personaggio parla. Eliminarle avrebbe significato, in qualche modo, snaturale l’autenticità del personaggio. Mi sembra scontato dire, a questo punto, che non credo sarebbe stato possibile evitare di mettere questi due elementi all’interno del romanzo.

C: Il problema principale è che è troppo prolisso e che l'autore si serve di molti cliché per cui la trama è abbastanza prevedibile. 

V: In realtà il mio problema con Wolfsong è che non mi piace lo stile con cui è scritto, ma è una cosa mia. Un'altra cosa che mi ha dato noia è stata la lunghezza eccessiva, secondo me la storia sarebbe migliorata se si fossero tolte 200 pagine, soprattutto nella parte iniziale.

Senza fare spoiler, qual è l'aspetto che ti è piaciuto di più e quello che hai apprezzato meno? 

M: Ho amato il senso di famiglia che si respira leggendo. La famiglia Bennett è davvero interessante e sono tutti molto legati tra i loro. Leggere la loro storia è stato davvero bello. 
Ho apprezzato meno la lentezza di alcuni passaggi e alcuni viaggi mentali fatti da alcuni personaggi, Ox in particolare. Stargli dietro a volte era complicato.

S:  Senza fare spoiler è difficile. Posso dirvi che l’aspetto che ho apprezzato moltissimo è stata l’abilità di TJ Klune di aver trovato un equilibrio perfetto tra l’ironia e l’intensità presenti nel libro. È un libro che ti fa ridere e ti spezza il cuore in eugual misura. Per l’aspetto che ho apprezzato meno, forse, è il numero e il modo di descrivere i personaggi femminili presenti nel libro. 

C: Mi è piaciuto molto veder evolvere i sentimenti e il senso di appartenenza dei personaggi e di pari passo il loro modo di interagire.
Non ho avvertito una maturità superiore da parte di alcuni dei personaggi più adulti, che invece secondo me doveva esserci. Spesso non c'è differenza nel modo di comportarsi dei più grandi da quello dei più giovani, e questo non mi è piaciuto un granché. 

V: Non ho particolarmente apprezzato come viene gestito lo scorrere del tempo; invece conoscere il branco dal punto di vista di Ox ed entrare nella loro mentalità mi è piaciuto un sacco.

C’è un personaggio - o anche più di uno - con cui ti identifichi per pregi, difetti e ideali?

M: Non so se si può dire che mi identifico, ma ho apprezzato molto il personaggio di Elisabeth, la mamma di Joe. È una persona che pensa sempre al benessere degli altri ed mi ci ritrovo abbastanza. È anche una persona che preferisce elaborare i propri sentimenti in solitudine e anche su quello ci assomigliamo.

S: Senza dubbio Ox. Mi sono rivista moltissimo in lui: la sua umiltà, il suo non sentirsi mai abbastanza, il suo voler difendere la famiglia che è riuscito a trovare. In moltissime cose mi rivedo in lui, sia per pregi che per difetti. Credo che sia uno dei motivi per cui questo libro mi è entrato tanto nel cuore, perché Ox, dalla cui voce noi apprendiamo tutta la storia, riuscivo a capirlo perfettamente.

C: Alla luce della lettura di tutti i libri usciti finora in lingua inglese, magari Kelly, uno dei fratelli di Joe. 

V: In realtà non proprio, non ho connesso né con Joe né con Ox, però mi ispirano abbastanza i fratelli di Joe, spero che nei sequel vengano approfonditi.



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Cosa ne pensate delle risposte alle mie domande? Vi hanno incuriosito abbastanza da decidere di leggere la storia di Ox&Joe? 
Fatemi sapere, 
Leen

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