Recensione | "Caraval" di Stephanie Garber

Buongiorno lettori! Dopo due anni dalla sua pubblicazione italiana, quest'oggi vi parlo di Caraval di Stephanie Garber. Vi anticipo che la mia opinione è molto impopolare.



Caraval (Caravel, #1)
di Stephanie Garber
Rizzoli 
€ 8,99 (ebook) € 18,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 2 novembre 2017
Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l'imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l'aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall'isola e dal suo destino... Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l'edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre...

Dopo anni trascorsi ad aspettare ansiosamente una risposta da Legend, il proprietario di Caraval, il circo itinerante a cui Rossella ha inviato anno dopo anno delle lettere, la ragazza ha perso ogni speranza di ricevere un invito. Ne è talmente persuasa che, oramai, per poter sfuggire alle grinfie del crudele padre e allontanarsi dall'isola in cui è cresciuta, si è convinta di dover accettare la proposta di matrimonio di un uomo che non ha mai visto. Ma proprio ad un passo dall'altare, Legend decide di rispondere. La gente comune darebbe la cosa più preziosa che possiede per avere una sola opportunità di partecipare ad un evento simili mentre Rossella per poco non si lascia scappare l'occasione. Sarà Donatella, la sorella minore, molto più istintiva ed avventata, ad organizzare la fuga da Trisda con l'aiuto di un affascinante marinaio. Una volta raggiunta l'Isla de los Suenos tuttavia, Tella scompare senza lasciare alcuna traccia. Rossella non dovrà aspettare tanto prima di scoprire che il gioco della nuova edizione di Caraval consiste proprio nel ritrovare la sorella. Al fianco della ragazza ci sarà Julian, un giovane molto intrigante che la aiuterà con i vari indovinelli e le farà capire quanto  certe volte il rischio valga la partita. 

Qualsiasi cosa tu abbia sentito raccontare di Caraval non è paragonabile alla realtà. 
È molto più di un semplice gioco o di uno spettacolo. 
È quanto di più vicino alla magia esista a questo mondo.


La ragione per cui non vi ho mai parlato di Caraval è che questo libro non mi è piaciuto. Non quanto mi aspettavo, almeno, e ci ho impiegato un bel po' a farmi passare la delusione. Un po' per la bellissima cover, un po' per la trama ammaliante e un po' per tutto l'hype che c'era attorno a questo titolo quando è uscito, io avevo le aspettative al massimo. Ero convinta che mi sarei trovata davanti ad un meraviglioso fantasy ambientato in una sorta di circo, uno spettacolo senza alcun tipo di paragone neanche nella realtà, intriso di magia e mistero. Invece, tutta questa grande bellezza non l'ho trovata. È stato tutto troppo, troppo confuso. Il mondo e le ambientazioni di Caraval vengono giusto accennate per lasciar vagare l'immaginazione e farti rimanere con un pugno di mosche. 
Un altro punto dolente è senz'altro stata la protagonista. Rossella Dragna è quel tipo di personaggio per cui si dovrebbe sempre fare il tifo poiché ha avuto una vita davvero sciagurata. Sempre a doversi sacrificare per il bene dell'adorata sorella minore contro il loro padre-padrone. Tuttavia, superata la prima parte in cui ho provato una forte compassione per lei, non l'ho tollerata. È veramente troppo fastidiosa. Rossella ha vent'anni, ma in verità di testa ne ha dodici. Io capisco che non sia mai uscita fuori dalla sua isola, ma non è davvero possibile che si imbarazzi per un nonnulla e che trascorra il suo tempo a lamentarsi di ogni minima cosa. Lei dovrebbe essere quella più saggia fra le due sorella Dragna e invece... no. Invece fa un sacco di scemenze e agisce la dodicenne che in realtà è. Se non ci fosse stato Julian con lei, di cui fra l'altro si innamora dopo mezzo secondo, non sarebbe durata una giornata. Invece, Donatella, che è praticamente odiata da chiunque, l'ho apprezzata un po' di più. Sì, è vero, è un po' un cliché vivente, ed è davvero troppo avventata, però ha molto più carattere e spessore della sorella maggiore - e non c'è stata per la maggior parte del libro, per dire! Arrivata alla fine, tuttavia, anche Donatella l'ho mal sopportata. I suoi ragionamenti mi hanno davvero fatto credere che non stesse bene di testa. Spero migliori nel seguito.
Gli altri due personaggi degni di nota sono Julian e Legend. Julian, che è il marinaio che ha rapito Rossella e l'ha portata sull'isola dietro la richiesta di Tella, e che poi diventa un partecipante di Caraval per stare al fianco della protagonista, è un personaggio che ho trovato davvero interessante. Mi sarebbe piaciuto di più se non fosse caduto preda dell'amore per Rossella in mezza pagina, ma va be. La storia d'amore ce la si deve ficcare dentro a forza ovunque nei fantasy oramai. Anche se ahimè devo ammettere che è stata una parentesi carina. Legend, che dovrebbe essere l'antagonista principale della storia,  ma che per me è stato semplicemente una comparsa e la dice lunga, misterioso e senza identità, non mi è affatto dispiaciuto ma spero che nel seguito si scopra di più su di lui perché non può rimanere per tutta la trilogia come una figura sullo sfondo. 

Insomma, in conclusione, dentro Caraval c'era talmente tanto di quel potenziale non utilizzato che mi viene ancora da piangere dopo due anni. 


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Cosa ne pensate di questa recensione? Avete letto il romanzo e siete in disaccordo con me? 

Fatemi sapere, 
Leen

4 commenti

  1. Avevo rimosso quanto mi stesse antipatica la protagonista XD

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  2. io ce l'ho sullo scaffale ormai da due anni mi sa e devo ancora prendere coraggio per leggerlo perchè sinceramente la voglia mi è un po passata

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    1. Ma guarda, in Caraval non ti perdi assolutamente nulla...

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