Ciao lettori! Oggi vi pubblico la recensione di Una scommessa per sempre, secondo volume della serie The Game di Emma Hart. Nel primo romanzo (qui) abbiamo conosciuto Maddie e Braden e li abbiamo visti innamorarsi, ora è arrivato il turno dei loro amici.
di Emma Hart
Fabbri
€ 4,99 (ebook) € 16,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 15 Ottobre 2015
Megan e Aston non potrebbero essere più diversi e in pubblico bisticciano come cane e gatto: lei è la classica studentessa perfetta con il naso sempre affondato tra le pagine di un romanzo; lui è uno di quelli che cambia ragazza ogni sera e pensa solo a sé. Ma c’è qualcosa di potente che li attrae l’uno verso l’altra, e basta una notte, un bacio rubato, per sconvolgere le loro vite. Eppure Aston non avrebbe mai voluto avvicinarsi così tanto a lei. Perseguitato da un’infanzia difficile, da demoni che si rifiuta di affrontare, sa che è l’unica che potrebbe strappargli quella maschera di indifferenza che ha deciso di indossare per proteggersi dal dolore. Megan invece teme che, stando insieme ad Aston, Braden, il loro migliore amico, da sempre iperprotettivo nei suoi confronti, possa sentirsi tradito. Però il loro amore è ogni giorno più intenso, più forte delle paure, dei dubbi e degli incubi che affollano le notti di Aston. È arrivato per loro il momento di mettersi in gioco: devono scegliere se mantenere segreta la loro storia o rivelarsi al mondo. Devono scommettere su loro stessi. Perché chi scommette sull’amore non perde mai.
Megan e Aston sono entrambi i migliori amici di Braeden e sono l'opposto l'uno dell'altro. Megan è la classica brava ragazza e studentessa modello, l'amica che chiunque vorrebbe avere. Ama trascorrere le sue serate fra i libri e ciò l'ha sempre spinta a cercare un tipo di persona da avere al suo fianco. Non vuole la perfezione, ma romantica come è vorrebbe avere un Mr. Darcy tutto per sé. Aston, invece, è tutto party e ragazze diverse ogni sera. Ama far baldoria con la sua confraternita e ancora di più ama non mostrare ciò che davvero si cela dentro di lui. Tutta la vita di Aston è una menzogna, un'identità fasulla ben congenita che nemmeno i suoi amici più stretti conoscono.
In verità, lui è un ragazzo che soffre tantissimo a causa di un passato burrascoso, da cui continua ad essere tormentato.
Tra i due ragazzi c'è un'attrazione irresistibile ben coperta da un sentimento di antipatia, da un botta e risposta di battutine acide e impertinenti. Loro vorrebbero lasciarsi andare a questa connessione, ma non possono proprio farlo. Megan è offlimits e Aston non è affatto il ragazzo giusto. Per di più sono entrambi legati a Braeden e lui non approverebbe mai una relazione.
Ad ogni modo, i due protagonisti decidono di far andare a benedire i buoni propositi e di guardare in faccia la realtà. Si vogliono, si desiderano e alla prima buona occasione si baciano. Da quel momento inizia una relazione clandestina - Megan non vuole far sapere nulla a Braeden altrimenti lui si comporterebbe come un cavernicolo del Medioevo - fatta di sguardi, baci e attimi rubati, occhiate storte e parole sussurrate.
Più il tempo passa e più i due si conoscono, si uniscono ed i sentimenti crescono. La loro relazione diventa reale ed autentica, qualcosa di unico e tangibile. Megan entra completamente nel mondo del ragazzo e lo stravolge per il meglio, lo salva da se stesso e da un passato che vorrebbe solo cancellare. Aston è il ragazzo giusto per Meg. Non è perfetto, è tormentato, ma è un quello giusto per una come lei.
Posso dire con certezza che, se non per certi aspetti, mi è piaciuta più Maddie di Megan, ma possono dire con assoluta certezza che Aston vince su tutta la linea! Il resto del gruppetto l'ho trovato sempre lo stesso e mi sono tutti piaciuti quanti, anche se qualche volta mi è preso il desiderio di strozzare Megan perché seguiva i consigli di Lila. Ecco, non ho compreso questo attacco alla ragazza. Non sapeva niente, zero totale, ha fatto solo ciò che un'amica farebbe solitamente. Era Megan quella che doveva zittire il tutto e comportarsi in maniera diversa.
Lo stile della Hart è molto simile a quello visto nel primo libro. Se non che c'è un'introspezione maggiore che segna un maturamento stilistico. La lettura è scorrevole tanto che l'ho letto in pochissimo tempo, semplice, a tratti ironico e con un linguaggio molto adatto al target indirizzato. La storia non è delle più originali dato che tutti sanno come andrà a finire ancora prima di iniziare a leggere, e di certo non è ai livelli di altre autrici che trattano il genere drammatico, ma è una storia molto romantica e non da buttar via. Ci sono delle cose, però, che mi hanno fatto storcere il naso. Alcuni aspetti sono poco curati (il passato di Aston) ed altri lo sono in modo troppo marcato (vedi rapporto Megan/Braeden). E a proposito di Braeden, per me è stato un grande 'no' in questo secondo libro. Il suo comportamento non mi è piaciuto neanche un po'. Con Megan si comporta come un fidanzato geloso o un fratello troppo ossessivo. Dal suo punto di vista, Megan dovrebbe diventare una suora e non può assolutamente parlare di sesso o ragazzi perché altrimenti Braden perde la testa. E questo atteggiamento non è assolutamente condivisibile né quando si tratta davvero di un fidanzato o di un fratello, figuriamoci quando si parla di una semplice amicizia. Per quanto stretta sia. Tra l'altro anche questo continuo rivangare il loro rapporto da parte di Megan non mi è affatto piaciuto. Cioè, seriamente? Io non so che cosa avesse in mente la Hart con loro due, ma per un secondo ho avuto il sospetto che volesse farli finire assieme in un futuro lontano. Come se Maddie e Aston fossero solo di passaggio.
L'altra cosa che non mi è piaciuta molto è il passaggio da semplice attrazione fra Aston e Megan a relazione vera e propria. L'ho trovato fin troppo frettoloso. Così come la decisione di far aprire subito Aston a Megan, di rivelarle subito il suo passato e tutto ciò che nasconde. Non so, mi è sembrato un po' irreale. Ha tenuto la maschera per tutta la vita, non dicendo nulla nemmeno ai suoi migliori amici, e rivela tutto ad un ragazza solo perché capisce che lei gli piace davvero? Mi sembra un atteggiamento un po' incoerente.
Sono certa che se la narrazione fosse stata più lenta, se il tutto si fosse svolto in modo naturale, mi avrebbe presa molto di più. Avrebbe toccato certe corde che altri romanzi hanno toccato più e più volte.
Detto ciò, il libro lo consiglio perché non è una storia brutta però non aspettatevi troppo.
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Fatemi sapere,
Leen
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