Recensione: "Prima di incontrarti" K.A. Tucker

Recensione
Buon pomeriggio, lettori! In questi giorni sono a casa a causa dell'influenza e sto cercando di dedicarmi per quanto mi è possibile alla lettura. Fuori piove, fa freddo, ed è il momento migliore per stare a casa, sotto le coperte, con una tazza di the fumante ed un buon libro in mano.
So che vi avevo detto che avrei prima pubblicato tutte le recensioni sui libri letti a Settembre e poi sarei passata alle letture di questo mese, ma non ce l'ho proprio fatta a trattenermi dal dirvi ciò che penso su questo libro.
La recensione sarà suddivisa in due parti, perché? Perché volevo dare una possibilità anche a chi non ha letto Dieci piccoli respiri (il primo libro dell'omonima saga, la recensione è qui) di dare una sbirciatina al libro. Pur essendo un prequel non penso affatto che sia il primo libro da leggere se si ha intenzione di iniziare la saga - a meno che non si voglia scoprire il punto clou del primo libro - ma comunque se qualcuno dei miei lettori vuole iniziare la lettura, voglio che sappia che cosa lo aspetta.
Quindi, dicevo, due parti. Una per chiunque e l'altra solo per chi ha letto almeno il primo libro. Perché sebbene sia una recensione, non voglio in alcun modo trattenermi dal darvi certi particolari. Chiaramente vi indicherò quando inizia la parte a bollino nero.
Detto ciò, buona lettura!


TITOLO: 
Prima di incontrarti
AUTRICE: K. A Tucker
EDITORE: Newton Compton
PREZZO EBOOK: € 0,99
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 Ottobre 2015

Cole Reynolds è un ragazzo che ha tutto. Finché una notte prende una singola, tragica decisione sbagliata... e perde ogni cosa. 

Un bicchiere di troppo e il rientro dopo una festa ala college si trasforma in tragedia. Muoiono sei persone e da un momento all'altro la vita di Cole Reynolds, uno dei superstiti, cambia irreversibilmente. Non è facile per lui fare i conti con le proprie responsabilità nell'accaduto. In passato avrebbe chiesto aiuto ai suoi amici di sempre, quelli che sono cresciuti con lui e gli sono stati accanto da quando ha mosso i primi passi, ma non ci sono più. E a causa sua ora c'è una ragazza di soli sedici anni che lotta per la vita in un ospedale, un'esistenza distrutta a causa di una birra e di un mazzo di chiavi. 
Tutti gli dicono che non è colpa sua, che non avrebbe potuto prevedere ciò che poi è successo, ma Cole non può fingere di non notare quegli sguardi su di sé, quei sussurri alle sue spalle. Né può ignorare il devastante senso di colpa nei confronti di quella ragazza nel suo letto d'ospedale. Vorrebbe incontrarla per chiederle scusa, ma non gli è concesso.
Con il passare dei mesi, la vergogna e la solitudine prendono il sopravvento, e Cole perde interesse in tutto ciò che prima reputava importante: il college, la sua ragazza, il suo futuro. La sua vita. Finché non arriva a toccare il fondo, ed è allora che intravede una via d'uscita dal suo inferno personale: il perdono. ma c'è solo una persona al mondo che può concederglielo.

Recensione:
Ammetto che non sapevo della sua esistenza finché un'amica non mi ha chiesto chi diavolo fosse questo Cole Reynolds e perché c'era un libro su di lui. Ne sono rimasta sconcertata, devo dirvelo. Non credevo affatto possibile che la Tucker avesse scritto la storia dal suo punto di vista e, in effetti, così non è stato. Perché la storia narrata dagli occhi di Cole è la sua storia. Ci viene data una visuale prima e dopo l'incidente senza che essa vada ad intaccare in alcun modo la storia del primo libro. Devo ammetterlo un po' sono rimasta delusa che non ci siamo avventurati nei pensieri di Cole durante ciò che succede in Dieci piccoli respiri ma dall'altra sono contenta perché quella parte della storia è solo di Kacey. E' giusto che sia così. Rivivere la storia dagli occhi di un'altra persona non avrebbe avuto lo stesso effetto.
Prima di incontrarti 
è dunque la storia di un Cole Reynolds che non abbiamo mai conosciuto. La Tucker ha ammesso che è stato difficile scrivere questo libro e, fidatevi, è difficile anche da leggere. Cole è un ragazzo che in una sola notte si è visto strappare via la sua vita, i suoi sogni, i suoi due migliori amici e per uno sbaglio imperdonabile ha distrutto la vita di un'altra ragazza. Perché dall'incidente sono sopravvissuti solo loro due. Tuttavia, allo stesso tempo, non è sopravvissuto nessuno.
Quella notte Cole è morto. Una parte di lui - la più felice e spensierata - se ne è andata per sempre, assieme ai suoi amici di tutta la vita. Ha perso una parte importante di se stesso e sa, a differenza di chi gli sta intorno, che non tornerà indietro, che non sarà mai più lo stesso ragazzo perché certi avvenimenti ti cambiano per sempre. Arrivano a scavarti nel profondo e ti mutano. E non c'è niente che si possa fare per tentare di riportare a galla qualcuno che, oramai, non è altro che un'ombra.
Cole in quell'incidente perde Sasha e Tyler, i suoi due migliori amici di sempre. E' cresciuto con loro, ha fatto ogni cosa con loro e non riesce a vedere un'esistenza senza loro affianco. Sasha è stato il suo primo amico, il vicino di casa, quello da cui andare quando aveva bisogno di una spalla. Il fratello che non ha mai avuto. Colui che l'ha minacciato quando ha scoperto che stava con la sorella. Tyler, invece, è il bambino che è arrivato dopo e con cui ha stretto un legame solido e indissolubile. Sono le parti migliori di Cole. E' grazie a loro che lui è ciò che è. Con questa consapevolezza, ora che se ne sono andati, Cole non sa più chi è, non sa più cosa vuole, non sa più se vivere o meno.
I suoi genitori cercano di supportarlo come possono, di stargli vicino e di tirarlo fuori dalla fossa ma ci riescono. Megan, la sua ragazza, la sorella minore di Sasha, pur provando un dolore indescrivibile, cerca di aiutare Cole ma anche lei fallisce.
Cole arriva al punto di non volere più nessuno al suo fianco perché c'è solo un'unica persona che capisce ciò che sta passando ma è anche la sola che non vuole avere nulla a che fare con lui. Kacey. Kacey è la sua ossessione. Kacey è l'altra sopravvissuta. Kacey lo odia per ciò che le ha fatto, per ciò che le ha strappato, perché è ancora vivo. Perché lei è ancora viva.
Col pensiero di far del bene a se stesso la cercherà per capire come ha reagito, per vedere con i suoi occhi se si sta distruggendo come lui o se lei è riuscita ad andare avanti. E capirà ciò che deve fare per essere di nuovo se stesso. Lui deve farsi perdonare da Kacey, deve trovare la forza dentro di sé per andare da lei e scusarsi. Non c'è altra soluzione. Non c'è altra via d'uscita. Ma non sempre ciò che vogliamo è effettivamente realizzabile. Non sempre il perdono che ricerchiamo con tanta avidità è nelle mani di altri.
[Da questo punto in poi sconsiglio vivamente la lettura a chiunque non voglia spoiler gratuiti. Lettore avvisato, lettore salvato. State alla larga dalla continuazione se non volete rovinarvi la novella e il primo libro della saga perché davvero se leggete vi rovinate ogni cosa.]
Bene, ora posso parlare liberamente senza avere paura di dire qualcosa di troppo. Immagino che tutti voi vi chiederete com'è che Cole Reynolds sia diventato Trent Emerson. Ebbene, la storia è particolarmente interessante e anche molto comprensibile.
Cole Reynols è il sopravvissuto all'incidente che lui stesso a causato. Per uno sbaglio, per un'errore, per una fiducia mal riposta. Cole è il ragazzo del prima, quello felice e che aveva ogni cosa. Il bravo ragazzo, il campione sportivo, il ragazzo amato da famigliari amici e ragazza. Ma, come detto sopra, Cole è morto. In quell'incidente lui è morto. Quel ragazzo non esiste più. Non può più esistere se i suoi due migliori amici se ne sono andati e se ha causato la morte di altre cinque persone, il dolore delle famiglie, il rancore di una ragazza.
In un attimo di lucidità Cole capisce che non essendo più quella persona, non può neppure più chiamarsi come tale. Quindi decide di cambiare nome. Trent è il suo secondo nome di battesimo mentre Emerson è il cognome della madre da nubile. E' sempre lui. E' sempre la stessa persona, solo che allo stesso tempo non lo è affatto.
Trent può essere migliore. Trent può cercare di riportare a galla la sua vita, di ricostruire i pezzi che sono andati in frantumi.
Trent può essere l'ancora di salvataggio di Kacey. Il suo angelo custode. Ma non nel modo che noi conosciamo perché non siamo ancora arrivati a quel punto.
Cole l'ha cercata Kacey. Prima su Facebook, poi andando a trovarla all'ospedale, andando a vedere come stava a casa degli zii. L'ha cercata e l'ha trovata. Prima era solo una buona azione quotidiana, poi ne è diventata un'ossessione. Non avendola potuta salvare dal dolore per la morte dei genitori, della migliore amica e del ragazzo, cercherà di salvarla da se stessa. Dalla sua autodistruzione. In questo libro scopriremo che Cole/Trent conosceva Kacey prima di Miami. Che ci ha già avuto a che fare e i momenti che loro due passavano assieme - sapendo ciò che sapevo - erano pieni di sentimento.
Arriveremo anche a pensare che Trent assomiglia un po' troppo ad uno stalker e che pure lui pensa di esserlo un po'. Insomma, lo conosceremo nel profondo. Scopriremo cose che non potevamo sapere prima perché non le ha mai rivelate a Kacey.
Mentre leggevo il primo libro, quando si arriva alla parte di Kacey che si trova nella clinica, mi chiedevo come erano state le sedute fra Trent e il dottor Stanley. Ebbene, sì, lo ritroveremo! Vedremo come il dottore ha interagito con Trent prima di arrivare a Kacey e noteremo le differenze e le similitudini che hanno avuto entrambi i protagonisti nei suoi confronti. Certo, c'è da ricordare che Stanley non è proprio un medico che utilizza metodi basilari nelle sue sedute. E' un po'... stravagante, ecco. Ma molto molto bravo nel suo lavoro!
In conclusione posso dirvi che ho amato questo libro. Non quanto Dieci piccoli respiri ma si avvicina molto. Cole/Trent è un bellissimo personaggio, pieno di sfaccettature e leggere di lui mi ha riempito di gioia. Lui è il carnefice e la vittima. Lui è il sopravvissuto e il colpevole. Questo è un libro che aiuta a perdonarsi. A capire che certe scelte hanno un'incredibile importanza nella nostra vita.
Ci fa anche aprire gli occhi su quanti incidenti ci siano ogni giorno fra le strade del mondo. Cosa significhi essere dalla parte del torto. Cosa si provi a sapere di aver spezzato delle vite e non poter far nulla al riguardo.
Ci fa essere empatici. Ci fa capire che le scelte sbagliate le fa chiunque perché sbagliare è umano. Nessuno è perfetto e nessuno fa sempre e solo scelte giuste. Che il passato è quello che è ma non deve avere alcun rilievo sul nostro futuro.
Consiglio a chiunque la lettura. A chiunque. Ma soprattutto a chi ha amato Trent con Kacey.

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Vi devo dire che mi è venuta molta voglia di rileggere la storia dal punto di vista di Kacey perché, ora, conoscendo tutti i particolari, voglio capire cos'è che mi era sfuggito alla prima lettura. 
Cosa ne pensate della recensione? La pensate come me oppure non vi è piaciuto affatto questo libro, nel caso l'abbiate letto?
Fatemi sapere nei commenti,
a presto!

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