Recensione | "Principe azzurro per un giorno" di Kasie West

Salve, lettori! Come consuetudine di ogni mercoledì, anche quest'oggi vi aspetta il www...Wednesday! Prima, però, volevo parlarvi di un romanzo che ho letto lo scorso mese - vi avevo anticipato che avrei recuperato qualche recensione in arretrato - e che mi è piaciuto un sacco. Kasie West l'ho scoperto da pochissimo, infatti prima di Reflections non sapevo della sua esistenza, ma devo dire che come stile e scrittura mi va molto a genio! 


Principe azzurro per un giorno
di Kasie West
Mondadori
€ 9,99 (ebook) € 17,00 (cartaceo)
Uscito il 1° settembre 2015
La sera del ballo di fine anno, quando sta per entrare con il suo ragazzo e presentarlo finalmente ai suoi amici, Mia litiga con Bradley, che se ne va e la lascia sola nel parcheggio. La serata, però, è troppo importante per lei: è candidata a essere eletta reginetta della scuola, ma soprattutto deve dimostrare a tutti che Bradley esiste veramente. La sua amica Jules, infatti, la accusa di essere una bugiarda e di aver mentito sulla sua storia. Così Mia chiede a un ragazzo fermo in auto nel parcheggio di farle da cavaliere per la serata, fingendosi Bradley. L'esito di quella scelta avrà risvolti imprevedibili per Mia, che dovrà districarsi tra bugie e finti appuntamenti in un viaggio alla scoperta dell'amore e di se stessa.




Ho letto Principe azzurro per un giorno per una casualità. Non ricordavo nemmeno di averlo comprato, ma fortunatamente l'ho fatto perché è stata davvero una bella lettura
La storia è incentrata su Mia Montgomery, una diciassettenne bella e popolare, presidentessa del Comitato Studentesco, che viene scaricata dal suo ragazzo - nonché accompagnatore - proprio nel parcheggio della scuola durante la serata del ballo studentesco. La ragazza è disperata, non tanto perché il suo ragazzo l'ha appena lasciata, tanto più perché l'ha fatto proprio nel momento in cui aveva più bisogno di lui. Infatti, quella stessa sera, Mia avrebbe dovuto presentarlo alle sue amiche - le quali credono che il suo fidanzato sia finto. 
La geniale idea arriva poco dopo: trovare un accompagnatore che finga di essere Bradley. E lì nel parcheggio c'è proprio chi fa al caso suo. Il ragazzo, pur essendo un attimo titubante che il piano possa effettivamente funzionare, alla fine accetta di stare al gioco per una serata, con la condizione che però alla fine fingeranno anche di lasciarsi. Così facendo Mia va al ballo con il ragazzo di cui le sue amiche hanno sentito tanto parlare. Alla fine la serata non passa come la ragazza aveva immaginato. Il suo accompagnatore non è solo un bravo attore, bensì è anche molto simpatico e divertente. Le fa passare una bella serata ed il giorno dopo Mia si rende conto di volerlo conoscere fino in fondo. Ma c'è un intoppo: non conosce nemmeno il suo nome. 
C'è solo una persona che può aiutarla a rintracciarlo ed è la stessa ragazza che ha causato la finta rottura. La sorella però non appare molto collaborativa fino a quando non mette Mia di fronte ad una scelta. La aiuterà se la ragazza aiuterà suo fratello. E la protagonista, logicamente, accetta. 

Lui mi stava guardando come se fossi fuori di testa. E io mi sentivo fuori di testa. 
- Vuoi che finga di essere Capitan America? - mi chiese indicando la strada. 
All'inizio non capii, poi mi resi conto che si riferiva a Bradley, che era piuttosto muscoloso. 
- Le mie amiche non l'hanno mai visto, quindi non sanno che aspetto ha. E tu sei... - Feci un gesto nella sua direzione lasciando la frase in sospeso. Cercai di pensare a un altro supereroe a cui lui poteva assomigliare, ma non mi veniva in mente niente.

E così inizia un percorso che porterà a una serie di bugie, ma al contempo porterà Mia a maturare sotto più punti di vista e le farà comprendere quali sono le cose importanti della vita. Lascerà da parte molti aspetti che non sente più suoi: come il suo essere stata superficiale in passato e la continua approvazione degli altri che ha sempre cercato. Tutto ciò grazie all'amicizia di due persone che le erano completamente sconosciute. Il finto Bradley (no, mi spiace, non vi svelerò il nome) è un ragazzo semplice, non il classico figlio di papà, alla mano, molto simpatico e genuino. Bec è una ragazza che non bada affatto alle apparenze e che va oltre esse, motivo per cui pur vedendo in Mia una ragazza viziata e snob imparerà a conoscerla ed apprezzarla.
Mi è piaciuto molto lo svolgimento del libro. I due protagonisti imparano a conoscersi piano piano, passando dall'essere due sconosciuti all'essere amici e poi qualcosa di più. Il tutto aiutandosi e supportandosi a vicenda. Il finto Bradley le starà affianco finché la rete di bugie che Mia stessa ha creato non si sfalderà. Ed è solo allora che Mia capisce quali sono le persone davvero importanti e per quali è disposta a fare qualche sacrificio.
Sia Mia che il protagonista maschile mi sono piaciuti molto caratterialmente, tuttavia ho apprezzato molto anche i personaggi secondari. La sorella in special modo.
Una cosa che non mi è piaciuta affatto, oltre al finale, è il comportamento delle amiche di Mia. Mia le ha definite per tutta la storia le sue migliori amiche ma non si sono comportate affatto come tali. Secondo il mio personalissimo punto di vista, Jules è riuscita a minare la fiducia che esse riponevano nella nostra protagonista perché già di base il rapporto era molto incerto ed inclinato. Per esempio, se una mia cara amica mi dicesse che si è fidanzata con un ragazzo lontano e un'altra ragazza che conosco da meno tempo mi confidasse che non si fida, che pensa che lei menta, io non mi fiderei affatto. Supporterei fino alla fine, magari sbagliando, la ragazza che conosco da più tempo soprattutto se l'altra non mi porta delle prove della sua certezza. 
Infine, la nota dolente. Il finale. E' stato un finale troppo affrettato e troppo, troppo, aperto. Alcune cose sono state lasciate in sospeso e non si ha una vera e propria conclusione, purtroppo questo ha penalizzato un poco il giudizio complessivo. Anche se c'è un gesto che fa comprendere al lettore come andrà a finire nel futuro, non mi è piaciuto. Ci voleva un finale che fosse chiuso per un romanzo con queste dinamiche.
Ho già avuto modo di apprezzare la scrittura della West e riconfermo con questo che mi piace molto, senz'altro leggerò ancora qualcosa di suo in futuro. Di lei mi piace molto il suo modo di rapportarsi ad una storia. Pur essendo questo etichettato come un romanzo d'amore non lo è nella sua pienezza; infatti, la storia d'amore non è il perno centrale bensì lo è l'evoluzione personale della protagonista.
In conclusione, consiglio a chiunque il libro. 
È una storia leggera, che si legge in fretta, piacevole e che fa sperare che dietro l'angolo ci possa essere il ragazzo perfetto. 

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Cosa ne pensate della mia recensione? Vi ho incuriositi abbastanza? 
Fatemi sapere, 
Leen

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