Recensione | "La chimera di Praga" di Laini Taylor


Oggi si conclude il gruppo di lettura ed è arrivato il momento di parlarvi de La chimera di Praga di Laini Taylor, primo volume dell'omonima trilogia. Siete pronti a scoprire cosa ne penso? 


La chimera di Praga (La chimera di Praga, #1)
di Laini Taylor
LainYA
€ 6,99 (ebook) € 14,50 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 4 maggio 2012

Karou ha diciassette anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intrigante filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale.
Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell’immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia”, Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.


«Ti sei mai chiesto se sono i mostri a fare la guerra o la guerra a fare i mostri?»

Karou è una diciassettenne molto atipica che grazie ai suoi sgargianti capelli blu e il corpo pieno di tatuaggi, non passa di certo inosservata e appare come una persona misteriosa. Studentessa di un'accademia artistica, Karou ha un'inclinazione nel disegno di creature fantastiche, dalle forme e i colori più particolari, che potrebbero provenire dalla sua fervida immaginazione ma che in realtà hanno a che fare con la sua doppia vita. Karou infatti è stata cresciuta da un gruppo di Chimere, creature antropomorfe con metà corpo umano e metà animale, che le hanno donato affetto e l'hanno resa ciò che è. Sulphurous, il suo padre adottivo e mentore, è in realtà il Mercante dei Desideri e sono numerose le persone che lavorano per lui in giro per il globo. Karou, in effetti, può essere considerata come una sua impiegata poiché svolge per lui piccole commissioni. Attraverso un portale magico, viene trasportata dal Mercato dei Desideri - che è in un luogo distaccato dalla Terra e infatti anche per arrivare lì c'è bisogno di oltrepassare una soglia incantata - in varie città del mondo, dove acquista, rivende e recupera oggetti particolari. 
La sua esistenza già molto incasinata verrà scombussolata ulteriormente quando verranno avvistati i Serafini, nemici originali delle Chimere, che sigilleranno tutte le porte magiche e chiuderanno fuori Karou dal resto della sua famiglia. 
Perché gli angeli sono tornati proprio ora sulla Terra e perché hanno deciso di scindere i due mondi? E per quale ragione uno di loro, un angelo bellissimo che risponde al nome di Akiva, sembra tanto interessato a Karou?

La sua vita era questo: magia, vergogna, segreti, denti e un profondo, lancinante vuoto al centro del suo essere, dove, con assoluta certezza, mancava qualcosa.

Quando ho scoperto che Chiara, La lettrice sulle nuvole, stava organizzando il gruppo di lettura per la trilogia La chimera di Praga mi sono buttata a capofitto nell'iniziativa poiché era un sacco di tempo che volevo concluderla - ho letto il libro quando uscì la prima volta poi non sono più andata avanti. Ecco, ora arriva la parte dolente, io non ricordavo la ragione che mi aveva spinta ad abbandonarla e credevo inconsciamente che fosse dovuto all'interruzione della stessa. Non è così, ma per fortuna in questa rilettura le cose che mi sono piaciute superano di gran lunga i lati negativi. Se così non fosse stato avrei abbandonato nuovamente la saga senza alcun tipo di ripensamento. 
Ciò che mi è piaciuto particolarmente di questo libro sono l'ambientazione, il sistema dei desideri, l'alone di mistero che alleggia sull'intera storia e lo stile di scrittura. Praga è una città che mi affascina da sempre e la voglio visitare da che ne ho memoria ed è stato così bello leggere di lei in questo libro. Non solo perché è una scelta inusuale per un fantasy, che solitamente sono ambientati tutti o in mondi fantastici o negli Stati Uniti, ma perché grazie allo stile particolare ed evocativo dell'autrice mi è sembrato di essere lì e di vivere Praga sulla mia pelle. In più, la capitale della Repubblica Ceca non è la sola città che visitiamo all'interno della storia, ma una di tante. Infatti, Karou ci porterà con lei nei suoi viaggi in giro per il mondo e ogni tanto verrà raccontato qualche aneddoto di una commissione passata. Altra cosa che mi è piaciuta molto è il funzionamento dei desideri e il perché servano i denti, anche umani se ve lo state chiedendo, per farli funzionare. La ragione viene spiegata verso la fine e mentirei se non vi dicessi che la risposta a questa domanda è una delle cose che mi ha fatto andare avanti nella lettura.
Sui personaggi invece sono un po' combattuta: Karou, Zuzanna e le tre Chimere mi sono piaciute un sacco mentre Akiva mi è piaciuto fino ad un certo punto, poi ha iniziato a infastidirmi un tantino. Poi c'è anche il 'caso Madrigal' che mi è stranamente piaciuta, è uno stereotipo ambulante, ma avrei di gran lunga preferito che non esistesse.
Per quel che riguarda i difetti, invece, ciò che non mi è piaciuto riguarda l'assurdità di alcuni eventi, a cui viene data una spiegazione troppo semplice e banale, e lo squilibrio all'interno della storia. Avrei apprezzato se il passato e il presente fossero mischiati anziché avere un blocco unico di flashback alla fine. Questo ha smorzato un sacco l'interesse che avevo nei confronti della storia e mi ha lasciata con l'amaro in bocca. 
Poi... per chi ha letto questo libro e mi legge da un po' saprà probabilmente già cosa sto per dire, qual è il gigantesco sasso che ho portato nella scarpa per un mese e che non ho ancora nominato all'interno di questa recensione, qual è la cosa che più di tutte mi ha fatto pensare ma perché?!, che ho trovato più assurda e che non lo nego mi ha fatto abbassare la valutazione finale. 
L'istant-love. Ebbene sì, la Taylor a quanto pare è abbastanza fissata con questa cosa ed io mi domando per quale ragione, quando lo slow burning è così bello e anche molto più originale (visto che lo usano in pochissimi)! Per carità, ci sono persone a cui questo cliché piace, c'è a chi non piace, ma poi ci sono quelli come me a cui questo luogo comune fa venire l'orticaria e il desiderio ardente di bruciare il libro che ne parla. In questo libro, poi, è stato anche piuttosto assurdo, in qualunque modo la si guardi. Akiva si innamora al primo sguardo e okay, va be, ci sta che lui potrebbe essere una pera cotta, ma fa ridere pensare che qualcuno come Karou si innamori nel giro di tre secondi.
Nonostante questa gigantesca pecca, La chimera di Praga mi è piaciuta e la lettura è stata interessante quindi continuerò la trilogia. 

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Cosa ne pensate della mia recensione? Lo avete letto e concordate con me oppure siete di un altro parere? 
Fatemi sapere, 
Leen 

22 commenti

  1. Anche a me non piace molto l'Insta-love, però nel complesso il libro mi è piaciuto molto

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    1. A me il libro è comunque piaciuto. Solo che mi sarebbe piaciuto molto di più se non fosse stato inserito questo!

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  2. ambientazione e costruzione della storia sono piaciuti anche a me... è il ritmo narrativo che mi ha un po' deluso

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    1. La Taylor è un fenomeno nel descrivere le varie ambientazioni dei suoi libri!

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  3. Mi trovo molto in sintonia col tuo giudizio: flashback troppo invadente, poco apprezzamento per la storia d'amore che oltre che istantanea non mi ha coinvolta e giudizio positivo sulla costruzione del mondo fantasy e sulla prosa dell'autrice. Vedremo il seguito

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  4. Lo sai cosa ne penso!
    Comunque io spero che molti aspetti negativi trovati nel primo, siano "corretti" nel secondo.

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  5. Gli instant love andrebbero aboliti per legge! Io li trovo irritanti oramai. :/

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  6. mi trovo molto d'accordo con te con la differenza che a me gli instalove non dispiacciono.
    le descrizioni di praga sono davvero ben fatte, un po' meno madrigal che ho trovato insopportabile fin da subito :(
    nonostante lei non vedo l'ora di continuare la lettura.

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    1. Come ho scritto nella mia tappa per il GDL, Madrigal mi piace. Semplicemente mi sarebbe piaciuta di più se fosse stata qualcun altro, ecco.

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  7. Anche a me subito l'istant love aveva lasciata perplessa ma poi continuando a leggere si può dire che tanto istant non era alla fine. Per i flashback alla fine devo dire che non mi sono dispiaciuti perchè lasciano che nella prima metà il lettore sia torturato dalla curiosià e legga poi il finale in un millesimo di secondo :D

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    1. L'istant-love c'è stato. Che poi l'autrice abbia trovato una scorciatoia per spiegarlo è un altro discorso.

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  8. Io non adoro gli instant love ma per Karou e Akiva non lo definirei così e la loro attrazione istantanea ci sta. Tra Madrigal e Akiva il tutto parte dal fatto che la ragazza lo ha risparmiato quindi c'è già un grande senso di riconoscenza e da lì la strada all'amore si spiega

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    1. La Taylor ha usato una scorciatoia per spiegare l'improvvisa attrazione che scoppia fra i due e non mi è proprio piaciuta. Fra Madrigal e Akiva le cose sono andate con l'acceleratore invece.

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  9. l'instant-love è proprio una pecca, sono d'accordo. Ma il worldbuilding compensa.
    Ottima analisi e sono contenta che nell'insieme ti sia piaciuto

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    1. Il world building è veramente fatto benissimo e spero che andando avanti vengano spiegate anche altre cose!

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  10. All'inizio questo libro non mi ispirava per nulla, sembrava davvero troppo complicato. E poi invece è stato amore a prima vista. Ora non vedo l'ora di cominciare a leggere il seguito!!! :)

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    1. Lo so, questo libro ha fatto quell'effetto a molti e infatti non aveva venduto molto nella prima pubblicazione D:

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  11. Effettivamente i flashback in blocco sono stati lunghi e pesanti, anche se alcuni più magici di altri.
    L'insta-love stavolta l'ho apprezzato. Sarà che sono incline a volere leggerezza e gioia. A volte ci sono momenti no e servono molto le cose facili.

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    1. A me non è piaciuto proprio perché risolve troppo in fretta le cose fra Karou e Akiva. Mi sarebbe piaciuto avere un po' di dramma fra i due e spero che nel secondo sarà così.

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