Recensione | "Die for me" di Amy Plum

Buona sera, lettori! Questa mattina vi avevo detto di rimanere sintonizzati sul blog perché ci sarebbe stata una sorpresa. Ebbene, sono tornata a scrivere anche recensioni! Non con lo stesso ritmo di prima ma nelle prossime settimane cercherò di recuperare ogni singola recensione in arretrato che mi ritrovo. Così che, nel nuovo anno, possa andare tranquilla xD



Die for me (Revenants, #1)
di Amy Plum
DeA 
€ 14,90 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 14 ottobre 2014
Quando i genitori di Kate e Georgia muoiono in un incidente stradale, la vita delle due sorelle viene stravolta e le ragazze sono costrette a trasferirsi a Parigi dai nonni. L’unico modo che ha Kate per soffocare il dolore è rifugiarsi tra le pagine dei libri che ama di più. Fin quando non incontra Vincent. Bello, misterioso e affascinante, Vincent scioglie a poco a poco il ghiaccio attorno al cuore di Kate che si innamora perdutamente di lui. Ma Vincent non è un ragazzo come gli altri: è un Revenant, un vero e proprio angelo custode, destinato a sacrificare la propria vita per salvare le anime in pericolo, e a risvegliarsi tre giorni dopo la morte, in un circolo senza fine. Kate si ritrova quindi davanti a una scelta difficilissima: proteggere ciò che rimane della sua esistenza e della sua famiglia... oppure rischiare tutto per un amore impossibile?
Die for me è ambientato nella città dell'amore per eccellenza: Parigi. Ogni pagina di questo romanzo è pregna della sua atmosfera, ogni dettaglio è reso reale e tangibile, nulla è lasciato al caso. La città parigina diventa parte integrante del libro, un qualcosa di vitale e importante, non solo uno sfondo delle vicende. 
In seguito all'incidente che ha causato la morte dei loro genitori, Kate e sua sorella si trasferiscono a casa dei nonni. Kate, al contrario della sorella, preferisce affrontare il suo dolore chiudendosi in se stessa e chiudendo tutti i ponti con il passato e con ciò che lo riguarda - poiché è un costante promemoria di ciò che ha perso. Anziché affogarsi nel dolore, preferisce passare le sue giornate a visitare musei, biblioteche e leggere nei caffè. Eppure le sue giornate sono un susseguirsi di tristezza, solitudine e monotonia, finché non farà la conoscenza di Vincent, un affascinante diciannovenne dai modi gentili e galanti, che pian piano la aiuterà ad uscire dal suo guscio sicuro. 

Mi è piaciuto molto il modo in cui i due si approcciano l'uno all'altro, la loro lenta e graduale conoscenza che sfocerà in qualcosa di molto più profondo e problematico. Vincent, infatti, pur apparendo come un normale adolescente, è una figura mitologica immortale. 


“Noi non siamo zombie” intervenne Charlotte, irritata.
“Il termine corretto, credo, sia, ehm…non-morti" intervenne Gaspard con voce incerta.
“Fantasmi” propose Charles con un sorrisetto compiaciuto.
“Smettetela di spaventarla, ragazzi” tagliò corto Vincent. “Jules?”
“Kate è un po' più complicato di così. Noi ci definiamo Revenant.”

Ciò non sarebbe un problema per molte altre protagoniste di paranormal romance YA, ma per Kate lo è eccome. La morte è arrivata troppo presto nella vita della ragazza e le ha strappato qualcosa di prezioso. Kate non vuole più soffrire. Non vuole più avere a che fare con l'indicibile sofferenza che porta dietro la morte. E quando Vincent le dice chiaramente che il suo compito, in quanto revenant, è morire continuamente per salvare la vita delle altre persone, Kate si ritrova davanti a un bivio: rinunciare a colui di cui è innamorata o affrontare qualcosa che potrebbe portarla alla pazzia?
Il conflitto interiore che si scatena dentro Kate è una cosa che ho apprezzato davvero tanto di questo romanzo. Non si è buttata in una nuova e sconosciuta realtà solo perché c'è dentro qualcuno a cui tiene, ha voluto scegliere. Si è posta un dilemma.
L'unica cosa che non mi è piaciuta è stato l’arco temporale trascorso che c’è voluto per digerire la notizia. Tre settimane sono abbastanza, certo, peccato che il tutto sia stato narrato in poche righe. E no, mi sarebbe piaciuto molto veder Kate affrontare tutti i dubbi e le incertezze.
Come in molti altri paranormal, anche qui è presente la contro parte malvagia. I Numa sono l'altro lato della medaglia. Loro non salvano le vite, loro le prendono. I Numa creeranno un bel po' di scompiglio fra le parti e nella vita della nostra protagonista. 
Il punto di forza del romanzo è l'accurata descrizione di ogni singolo dettaglio che fanno sentire non solo il lettore a suo agio, ma come se si trovasse davvero all'interno di ogni scena.
È un libro che consiglio a chiunque sia alla ricerca di una bella storia d'amore e di magia. 

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Cosa ne pensate? Avete letto anche voi il romanzo e siete d'accordo con quanto detto? 
Fatemi sapere, 
Leen 

2 commenti

  1. ok lo volevo leggere da tanto.. ma in giro ne parlavano malissimo come di qualcosa di scontato e noioso. dalla tua recensione però mi pare di capire che non sia poi così malaccio e si lascia leggere, magari non sarà il libro del secolo ma ci sta..se leggi il seguito fammi sapere come lo trovi!

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  2. Ciao Saya,
    il libro non è affatto male. E' il primo di una trilogia quindi non può mettere tutta la carne sul fuoco adesso, deve lasciare un po' di... attesa, ecco. Ma non si può dire che non sia un bel libro.
    La storia sta in piedi e si lascia leggere con molta facilità.
    Io ti consiglio di provarci, almeno! Potresti lasciarti sfuggire una storia che, al contrario di ciò che dicono gli altri, potrebbe piacerti davvero tanto.

    Il secondo libro l'ho già letto e lo recensisco prima della fine dell'anno, spero!

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