Recensione | "Rebel. Il deserto in fiamme" di Alwyn Hamilton

Ciao lettori, 
ieri sera vi ho detto sulla pagina FB che oggi avrei pubblicato la recensione de Rebel. Il deserto in fiamme di Alwyn Hamilton, descrivendolo come una piccola meraviglia. 
E lo è. Lo è davvero. Lo è talmente tanto che sono certa che sarà una delle mie saghe fantasy preferite. 


Rebel. Il deserto in fiamme (Rebel of the Sands, #1)
di Alwyn Hamilton
Giunti
€ 4,99 (ebook) € 17,00 (cartaceo)
Uscito il 21 ottobre 2015
Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento. Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano di Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l'ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell'acqua... Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.

Amani vive a Dustwalk, un paesino nel mezzo del deserto, abitato da poche anime che sopravvivono grazie alla fabbrica di armi del Sultano, come rifornimento per l'esercito dei Gallan. La ragazza ha sempre avuto il desiderio di scappare via da quel luogo e di andare verso la Capitale, dove sa che abita sua zia. Quando sua madre muore e lei è costretta ad andare a vivere dallo zio, il desiderio di avere una vita diversa - dove le donne hanno un proprio valore, dove non sono considerate solo come mogli, dove si vedono e si sentono - diventa più importante di qualunque altra cosa. Fin da piccola si è allenata a sparare contro le bottiglie di vetro, tra la sabbia e le ceneri, divenendo una tiratrice eccezionale. Grazie alla sua mira infallibile, e al travestimento da uomo, tenterà la sorte per guadagnare i soldi che le permetterebbero di andarsene.
Deadshot è 
il luogo delle scommesse, delle vincite e delle umiliazioni, ma soprattutto quello delle opportunità. Qui Amani parteciperà ad un torneo che le farà guadagnare il soprannome di Bandito dagli Occhi Blu e le farà conoscere un ragazzo che la aiuterà in una situazione di pericolo inaspettato, ma il giorno dopo sarà lei stessa a restituirgli il favore.
Oramai conosciuta da tutti come Bandito e dopo aver salvato la vita di un ribelle, Amani se ne andrà finalmente da Dustwalk verso i confini del deserto. Al galoppo di un Buraqi 
e in compagnia di un ricercato, Amani intraprenderà un viaggio pieno di insidie, di molteplici problemi, di verità inaspettate e di colpi di scena che faranno rimanere a bocca aperta.


«Cos'é un Demdji?» domandai, rendendomi conto troppo tardi che avrei dovuto dire 'grazie'. [...] «Sono figli di Djinni e donne morali» spiegò Shazad «C'e n'è una dozzina nell'accampamento. Ahmed in pratica li colleziona.»

Tutti i personaggi sono caratterizzati in modo molto dettagliato, così come lo è l'ambientazione e le varie creature che popolano questo mondo.  

Amani è la classica protagonista di un fantasy che si rispetti: ribelle, coraggiosa, scaltra, intelligente, abile tiratrice e maestra nel dissimulare. Tuttavia, il motivo per cui mi è piaciuta tanto è che è molto umana e, come tale, qualche volta sbaglia. L'altro personaggio di tutto rispetto è Jin, anche conosciuto come 'Il serpente dell'Est'. Lui non è chi credevo che fosse ma tanto meglio.
L'intera storia ha come ambientazione primaria il deserto ed è in questo Mare di Sabbia che vivono i Primi Esseri. 
Oltre ai Buraqi, ci sono gli Incubi, gli Skinwalker, i Djinni e i Demdji. Questi ultimi avranno un grosso peso all'interno della storia. Non voglio dire troppo quindi vi lascio un passo del libro che li riguarda. 
Ciò che mi è piaciuto di più di questa storia è il modo in cui l'autrice è riuscita a mescolare un mondo fatto di magia con quello dei miti arabi. La componente magica si avverte in ogni sfumatura dell'intreccio, soprattutto dalla metà in poi del romanzo. Lo stile dell'autrice è diretto, scorrevole, con termini idonei ai temi trattati, con alcuni termini lasciati in lingua originale. Fidatevi, però, che questa è stata una scelta molto saggia poiché se essi fossero stati tradotti avrebbero assunto tutt'altro sapore.
Così come per molti fantasy, l'autrice ci porta in un mondo meraviglioso ma anche molto spietato. Nel Deserto c'è in corso una guerra fra l'Esercito del Sultano e i Ribelli, Amani si ritroverà invischiata in qualcosa di più grande di lei. Subirà un'evoluzione nel corso dell'intera vicenda e alla fine non sarà più la ragazza che avevamo conosciuto a Dustwalk.
In conclusione, consiglio a chiunque di leggerlo perché è davvero un bel libro e non ve ne pentirete! 

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Cosa ne pensate di questa recensione? Se qualcuno l'ha già letto, mi dica cosa ne pensa!
A presto, 
Leen

6 commenti

  1. Uuuuh! L'ho recentemente letto e ora ne sto preparando una recensione.
    Comunque concordo, la Hamilton è stata molto brava a portarci in questo suo mondo. Si imparano un sacco di cose e la scelta di lasciare i termini originali è stato un bonus per la storia. In realtà, anche se non mi prefisso quasi mai delle aspettative, non riesco a dargli un punteggio massimo. Ti lascerò il mio parere non appena avrò terminato la bozza :D

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    1. Eccolo qui :)
      http://gottareademallyass.blogspot.com/2015/12/rebel-il-deserto-in-fiamme-alwyn.html?m=1

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    2. Con un mese di ritardo, mi spiace, ma sono arrivata! Vado a leggerla subitissimo!

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  2. Non ho mai letto questo genere di libri, ma questo qui deve essere molto bello, lo aggiungo alla mia lista :)

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    1. A me è piaciuto molto. La storia, i personaggi, la narrazione. Se lo leggerai, poi fammi sapere cosa ne pensi!:)

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  3. Ciao, ma che bella recensione ^^
    Io ho davvero davvero amato questo libro, così pieno di mistero, con un’ambientazione favolosa e insolita e dei personaggi forti e intraprendenti, soprattutto femminili (amo Shazad, giusto per citarne uno), ma diciamo che anche Jin ha il suo perché *ammicca con gli occhi a cuore*
    Unica pecca le spiegazioni dell’apparato di leggende/miti e del passato del regno di Amani, troppo complesse e poco chiare a tratti, ma del tutto passabili c:

    Se vuoi dare un’occhiata alla mia recensione la trovi quiiii c:
    Rainy

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