Recensione | "La memoria di Babel" di Christabelle Dabos

Buon lunedì, lettori! Oggi vi parlo di La memoria di Babel di Christabelle Dabos, terzo volume della saga L'Attraversaspecchi (qui e qui le recensioni dei primi due libri). 



La memoria di Babel (L'Attraversaspecchi, #3) 
di Christelle Dabos
Edizioni e/o
€ 12,99 (ebook) € 16,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 9 ottobre 2019
Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?


La memoria di Babel riprende due anni e sette mesi dopo gli avvenimenti accaduti nel libro precedente. Ofelia è una persona diversa da quella che era prima, molto più coscienziosa sul mondo intorno a lei e tutto ciò la mette in una posizione pericolosa
Quello che vorrebbe più fare in assoluto è ritrovare Thorn, anche solo per sapere se sta bene, ma non ha idea di dove andare a cercarlo e non può fare un passo senza che le Decane non lo sappiano. Quando le si presenta l’occasione per fuggire dalla sua prigionia, la ragazza decide di dirigersi a Babel, l’arca della verità. Governata dai gemelli Polluce ed Helena, Babel è molto diversa sia da Polo che da Anima, ed è un luogo in cui anche la più piccola menzogna è severamente punita. Ofelia è sicura che Thorn sia lì a cercare la verità su Dio e sull’Altro poiché sull’arca vi è il Memoriale, un monumento-biblioteca che raccoglie la memoria di tutta la storia passata. Entrarci tuttavia non è per nulla facile e Ofelia dovrà utilizzare molti sotterfugi per avere anche solo una possibilità. 

Quello spazio era il riflesso del suo stato interiore. Né bambina né adulta, né ragazza né donna, era rimasta incastrata nella cerniera della propria vita. Aveva aspettato da Thorn parole e gesti che lei non aveva mai avuto per lui. In nessun momento aveva detto “noi”.

Non smetterò mai di dire grazie a Christabelle Dabos perché ha la buona abitudine di fare un mini riassunto ad inizio libro degli eventi precedenti. Molti più autori dovrebbero imparare da lei. Non che non mi ricordassi cosa fosse successo alla fine degli Scomparsi, perché è impossibile dimenticarsi quel cliffhanger inaspettato - sì, che Thorn acquisisse la capacità di divenire un Attraversaspecchi con il matrimonio non mi era mai neanche passato per l’anticamera del cervello - ma è stato utile averlo. 
Dunque, La memoria di Babel mi è piaciuto davvero tantissimo a livello di intreccio. Non so se c'entra il fatto che ci sia un'accademia o perché il libro è molto Ofelia-centrico, ma l'ho davvero adorato! Tanti sono i colpi di scena ed i misteri che si devono risolvere, così come sono tante le risposte che Ofelia (e noi) iniziamo ad ottenere su chi è Dio e cosa è accaduto tempo prima. Mi sono piaciuti molto anche i misteri riguardo i vari incidenti che sono capitati nel Memoriale e i vari ricordi che la nostra lettrice sembra vivere e rivivere. Insomma, mi è piaciuto un po' di tutto ma ahimè ci sono delle pecche anche in questo volume.
Il world building continua ad essere il grade punto forte. Babel è stato un gran bel cambio di scenario dalla gelida Polo. Così piena di colori e diversità  culturali, linguistiche ed etniche. Babel infatti è abitata da persone che arrivano da tutto il globo.
Altro punto che ho apprezzato molto è il personaggio di Ofelia. Fin dalle prime pagine si comprenderà quando è cambiata dal primo libro. Ovviamente, è molto diversa dall'Ofelia che è stata presentata nel primo libro e da quella che ha lasciato Polo sposata ma sola. Dico ovviamente perché dopo tutto quello che le è capitato un cambiamento caratteriale è il minimo. È molto più sicura, autonoma nelle sue scelte e determinata nello scoprire tutto. La sua forza d'animo diventa il suo coraggio e la sua arma più forte, ancora più degli artigli che comunque è poco pratica ad utilizzare. 
Thorn, invece... un grande boh. Ovviamente nel romanzo c'è, anche se bisognerà aspettare un po' prima della sua comparsa e, sì, sarò la sola, ma non mi è dispiaciuto non averlo intorno per qualche scena. Quest'uomo mi ha fatto profondamente arrabbiare fin dal primo istante in cui è comparso e questo ha un po' tanto influito sulla felicità di rivederlo. Lui non è cambiato di una virgola. Sempre freddo, sempre distaccato, sempre uno stronzo. Alla fine del libro si è un po' ripreso e si è compreso perché si è comportato così, ma per me non è bastato. Io sono ancora arrabbiata e non capisco come invece Ofelia non lo sia. Mah. 
Di personaggi secondari ce ne sono un po' anche qui ma solo due hanno una certa rilevanza: Vittoria e Mediana. La prima è la figlia di Berenilde e Farouk e leggere i suoi capitoli è stato molto strano perché questa bambina ha due anni! Invece Mediana si può dire essere l'antagonista di Ofelia. Anche lei frequenta l'Accademia e anche lei vorrebbe entrare nel Memoriale e non ha alcuna intenzione di cedere il suo posto all'ultimo arrivata. 
Unica pecca continua ad essere l'aspetto romance. Non fraintendetemi, adoro che non sia la storia d’amore fra Ofelia e Thorn a muovere i fili della storia, ma non mi sarebbe mica dispiaciuto se le dinamiche fra i due fossero state diverse e ci fosse stato magari un po' più di trasporto. Okay che vivono la loro relazione come se fossero in epoca vittoriana, ma speravo che dopo il matrimonio e le dovute dichiarazioni si sarebbero un po’ lasciati andare. 

Concludo dicendovi che non vedo l'ora di leggere l'ultimo volume, anche solo perché voglio scoprire se tutte le strampalate idee che mi sono nate da questo libro sono vere, ma devo confessarvi di provare un po' di timore. Non so davvero come la Dabos riuscirà a risolvere tutte le questioni che si porta dietro dal primo momento e dare, al contempo, un degno finale. Posso solo incrociare le dita e sperare!

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Cosa ne pensate della mia recensione? Avete letto il romanzo e siete d'accordo con il mio pensiero? 
Fatemi sapere,
Leen

2 commenti

  1. il riassunto iniziale è utilissimo perché comunque con libri di questo genere, che si leggono velocemente, io rischio sempre di dimenticarmi presto alcuni dettagli.
    Comunque su thorn hai ragione! E' l'unico personaggio ad essere rimasto quasi del tutto lo stesso.

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