Questa volta leggo, #9 | "La casa che mi porta via" di Sophie Anderson

Eccomi nuovamente, lettori! Questo mese la scelta del tema della rubrica Questa volta leggo è ricaduta sui romanzi fantasy ed io ho deciso di prendere la palla al balzo e leggere un libro che stava prendendo un po' troppa polvere dalla mia libreria fisica. La casa che mi porta via di Sophie Anderson, uscito lo scorso gennaio per la Rizzoli, è un romanzo per ragazzi che mi ha conquistata totalmente! 




La casa che mi porta via
di Sophie Anderson
Rizzoli
€ 8,99 (ebook) € 17,00 (cartaceo)
Uscito il 22 gennaio 2019
Marinka ha dodici anni e la cosa che vuole di più al mondo è trovare un amico. Un amico vero, in carne e ossa, umano. Ma non è facile farsi degli amici se si è nipoti di Baba Yaga e si vive con lei in una casa con zampe di gallina che si sposta in continuazione. La nonna di Marinka, infatti, è una Guardiana dei Cancelli che accompagna le persone nell'aldilà e anche lei è destinata a seguire le sue orme. Ma si deve per forza obbedire al destino che qualcun altro ci ha assegnato? Marinka non sopporta più la solitudine in cui è costretta a vivere e quando conosce una ragazza della sua età, forse l'amica che cercava, rompe tutte le regole. Non immagina certo le conseguenze!


Le possibilità sono infinite come le stelle

Protagonista de La casa che mi porta via è Marinka, una ragazzina di dodici anni che vive assieme alla nonna e al piccolo taccolo Jack in una casa molto curiosa. La dimora è viva, ha le zampe di gallina e si sposta in giro per il mondo. Questo succede perché sua nonna è una Baba Yaga, una Guardiana del Cancello, colei che aiuta i morti ad accettare il trapasso e li accompagna nell’aldilà. La ragazza si sta addestrando a reclamare la propria eredità, seguendo le orme di famiglia diventando la nuova Yaga quando Baba andrà in pensione. Tuttavia, la vita di una Yaga è un'esistenza solitaria e Marinka non ha alcuna intenzione di condurre una vita del genere. Lei desidera vivere normalmente, con una famiglia normale, una casa stabile e degli amici vivi. Ogni notte sogna di poter sfuggire alle regole della Casa, così come un tempo fece la madre quando conobbe il giovane uomo Yaga che poi sarebbe divenuto suo marito. La storia di come si sono incontrati i suoi genitori è, infatti, per Marinka la speranza di poter scorrazzare in giro per il mondo dei vivi senza subire alcuna ripercussione. Tuttavia, la casa non è dello stesso avviso e quando Marinka proverà a stringere amicizia con un ragazzino umano, la struttura deciderà di alzarsi e camminare durante la notte verso un altro luogo.  Arrabbiata e triste per non essere riuscita a realizzare il suo sogno, la ragazza proverà nuovamente a sfuggire al destino che, però, questa volta la metterà dinanzi ad una prova da superare.
Riuscirà Marinka a non cacciarsi nuovamente nei guai e far arrabbiare la sua Casa oppure la sua anima ribelle avrà la meglio? 

«Be’ a volte ci si sente soli pure a scuola, anche se sei in mezzo agli altri». 
«Come è possibile sentirsi soli in mezzo agli altri?» 
«Be’, magari non sono così tuoi amici, o non ti capiscono.» 
Ripenso alle notti passate ad accompagnare i morti, e a come a volte mi sento sola anche in mezzo a loro. Ho sempre pensato che mi succedesse perché loro sono morti e io viva. Non credevo che ci si potesse sentire così tra i vivi.

La casa che mi porta via può essere considerato un retelling a tutti gli effetti. Infatti, la Anderson si è ispirata alla fiaba di Baba Yaga, una leggenda poco conosciuta fuori dai confini slavi, e l'ha resa originale e molto particolare. Dimenticatevi quindi della mostruosa vecchietta, la strega terrificante e mangia-bambini, perché in questa storia Baba Yaga è un'adorabile nonnina che ama profondamente la scapestrata nipote e farebbe di tutto per renderla felice - tranne venire meno al suo dovere di 'protettrice del Cancello'. Yaga è un personaggio positivo e pacifico, che fa da maestro e guida per le generazioni future. Alcuni elementi della leggenda sono comunque presenti: la casa ha infatti le zampe di gallina e uno steccato composto da ossa di morti per tenere lontani i vivi. 
La scelta di riprendere Baba Yaga come una figura benevola e portatrice di consiglio mi è piaciuta parecchio! Così come mi è piaciuta molto la scelta di trattare con delicatezza e sensibilità temi molto difficili come il lutto e la morte. Le Yaga aiutano i morti ad accettare il proprio trapasso celebrando la loro vita, ascoltando i racconti delle avventure e disavventure che hanno vissuto e regalando loro un'ultima sontuosa cena. E se c'è qualche anima che non è ancora convinta dell'ultimo viaggio o se non vuole lasciare la vita, le Yaga le aiutano ad accettare l'inevitabile.
Anche Marinka è stato un gran bel personaggio di cui leggere, sebbene mi ha fatto arrabbiare molto. Non per il suo desiderio di libertà e di sognare di avere una vita diversa, perché questo lo comprendo e lo accetto, ma per il suo essere stata sconsiderata ed egoista. Per tutta la sua vita ha seguito il 'rito della morte' di Baba, aiutandola a preparare la cena ed ascoltando e assimilando la lingua dei morti, ma non ha mai davvero compreso fino in fondo  il significato della cerimonia. Non ha mai compreso cosa significhi essere una Yaga e il ruolo che esse hanno nell'unione fra la vita e la morte. E questa sua testardaggine nel non voler capire l'ho mal sopportata. Marinka ha comunque dei lati positivi e ciò che ho apprezzato di più del suo personaggio è il percorso evolutivo che affronta. 
Un altro aspetto che ho molto apprezzato di questa storia è stato il rendere la Casa un personaggio principale, con un suo ruolo ben preciso e molto importante. Le Case delle Yaga hanno una propria anima e provano emozioni e sentimenti. Sono molto intelligenti e leali con le loro padrone e fanno tutto ciò che è in loro potere per esaudire i desideri delle Yaga. Non sono solo un supporto, ma anche un'amica su cui poter contare sempre. 
Concludo questa recensione consigliandovi caldamente la lettura poiché questo è un romanzo per ragazzi davvero meraviglioso! 




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Cosa ne pensate del mio parere? Avete letto questo romanzo e siete d'accordo con il mio pensiero? 
Fatemi sapere, 
Leen

13 commenti

  1. Mi segno subito il titolo, non lo conoscevo ma mi hai incuriosita

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  2. Trovo che la cover sia bellissima e lo infilo in WL!

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  3. Non lo conoscevo ma sembra molto bello. Non sono nel mood delle letture per ragazzi in questo momento, però lo tengo presente

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  4. La tua recensione mi ha incuriosita parecchio. Titolo segnato, grazie!
    Bacci

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  5. ma sai che ho visto questo libro sabato in biblioteca ? non l'ho preso perchè devo rispettare le scadenze che ho per il blog ma adesso devo assolutamente prenotarlo!

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  6. Adoro i libri per ragazzi ed adoro i fantasy, quindi: perché no?

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  7. Bella recensione e libro molto interessante. Mi pare sia anche tra i finalisti del premio Andersen. Per la biblioteca l'ho già acquistato (Bacci puoi stare tranquilla che te lo presto io!). Ciao da Lea

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  8. La trama è molto particolare e carina. Mi sa che prima o poi lo leggerò 😘 grazie per la tua recensione

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  9. Questo libro mi ispira moltissimo, è un titolo della narrativa per ragazzi che avrei proprio voglia di leggere!

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