Recensione | "Rebel. Il tradimento" di Alwyn Hamilton

Buona sera, lettori! 
Oggi vi do la buona notte con la recensione di un libro che ho recentemente riletto, sia in occasione dell'uscita dell'ultimo volume della trilogia sia per potervene finalmente parlare. 
Se non sapete di cosa sto parlando, qui potete trovare la recensione del primo meraviglioso volume!


Rebel. Il tradimento  (Rebel of the Sands, #2)
di Alwyn Hamilton
Giunti
€ 9,99 (ebook) € 16,00 (cartaceo)
Uscito il 2 novembre 2016
Amani, ormai consapevole dei poteri sovrannaturali ereditati dal padre, si è unita alle forze della resistenza in lotta contro il Sultano. Gli scontri stanno sfuggendo al controllo del principe Ahmed per evolvere verso una guerra che i ribelli non sono ancora pronti a vincere: quando in una remota città del deserto la filosofia della ribellione viene usata per giustificare un massacro, anche tra i seguaci di Ahmed scoppiano i primi profondi contrasti. Segreti e antichi rancori familiari, agguati, tradimenti, un susseguirsi di colpi di scena in un mondo in cui nulla è ciò che sembra: Amani arriverà a chiedersi se davvero il Sultano è un tiranno, come lo dipingono i ribelli, e non invece un sovrano che cerca disperatamente di difendere il paese che ama dall'invasione di un nemico straniero. Un mondo di passioni intense dove i padri sono pronti a uccidere i propri figli, ma anche dove l'amore è ardente come il deserto.

Dopo la conclusione de Il deserto in fiamme non vedevo l'ora di tornare nel mondo creato dalla Hamilton e di farmi inghiottire nuovamente dalle avventure di Amani e dei Ribelli.
Avevo molte idee e teorie su questo romanzo, ma non mi sarei mai aspettata tutto ciò che in realtà è successo. 
Il tradimento è stato un volume di mezzo veramente molto bello e avventuroso, pieno di emozioni e di intrighi. Caratterizzato da colpi di scena che si susseguono uno dopo l'altro, azione e combattimenti, e tanta magia. Ed essendo l'originalità il marchio di fabbrica di questa trilogia, in questo volume si scopriranno tante nuove verità che si celano dietro alle figure mitologiche presenti. 

Poi arrivò una ragazza. Una ragazza chiamata Bandito dagli Occhi Blu, nata tra le sabbie e plasmata dal deserto, con il fuoco che le ardeva nelle vene. 
E per la prima volta il Principe Straniero comprese cosa suo fratello amava del deserto.

Sono passati sei mesi da quando Amani ha lasciato la città di Dustwalk e si è unita al gruppo dei ribelli campeggiato dal Principe Ahmed. La rivoluzione del Principe Ribelle che un tempo le era così estranea e lontana, ora è il suo presente e futuro; sempre al fianco di Jin, il Principe Straniero, colui che l'ha salvata e aiutata, colui per cui ha finito per provare un turbine di sentimenti. 
Tuttavia, quando qualcosa va storto durante l'ultima missione e Amani rischia di morire, Jin sceglierà di andare in missione verso un luogo sconosciuto senza di lei. Al suo risveglio la ragazza si sentirà abbandonata e tradita dall'unica persona di cui si fidava ciecamente e sceglierà di partire per una spedizione che la farà finire dritta fra le mani del Sultano e la trasformerà nella pedina principale per eliminare la minaccia della Ribellione. 

Indifesa senza i suoi poteri e obbligata a rimanere nel Palazzo, Amani scoprirà che non tutto è ciò che sembra. Tutto ciò che ha sempre creduto di sapere sul Sultano Oman non corrisponde alla realtà dei fatti e al suo comportamento nei confronti del popolo del Miraji. Forse c'è una minima probabilità che il nemico da sconfiggere non sia lui. 
In un territorio nemico, senza amici con cui confidarsi e persone su cui contare, Amani dovrà combattere una guerra interiore senza possibilità di perdita. 
Riuscirà il Bandito dagli Occhi Blu a non farsi ammaliare dalle belle parole del Sultano e a vedere qual è davvero la verità che si cela dietro al suo piano? E qual è lo scopo principale dei Djinni? Perché il Sultano li vuole con sé?

Lei non era affatto come la figlia del signore. Non era stata fatta per essere ammirata a venerata. 
Lei si era fatta da sola per imbrogliare il mondo intero.

Ciò che mi è piaciuto di più  di questo libro è ancora l'ambientazione - città immerse in deserti senza fine - e i personaggi.
L'evoluzione di Amani è sorprendente e le sue relazioni con i ribelli sono molto diverse, ma tutte quante fantastiche. L'amicizia con Shazam, il rispetto per Ahmed e i battibecchi con gli altri demdji. Amani e Jin si amano ancora, tranquilli, e anche se saranno lontani per gran parte del romanzo, questo non li farà sembrare degli invertebrati. Fortunatamente, nessuno dei due è divenuto un idiota solo perché si è innamorato.  
In questo secondo volume entreranno in scena vecchie conoscenze e nuovi possibili alleati. Conosceremo tre fratellastri di Ahmed e Jin, molto diversi fra di loro, avremo il piacere di rivedere Shazi e conosceremo Sam, un demdji molto divertente e simile ad Amani. 
Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è il miglioramento di stile da parte della Hamilton. Si nota che questo non è più il suo romanzo d'esordio poiché la scrittura è molto più lineare e scorrevole e accattivante. 
Concludo consigliandovi la lettura di questo libro se non lo avete ancora fatto e dell'ultimo volume della trilogia - di cui vi parlerò giovedì. 

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Cosa ne pensate di questa recensione? Avete letto questo romanzo e il precedente? 
Fatemi sapere, 
Leen 

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