Thorny Bloggers, #1 | Amori malati



Ciao lettori, 
quest'oggi inauguro una nuova rubrica, a cadenza mensile, in collaborazione con altri blog.  Prima di iniziare il mio lungo sproloquio, voglio dirvi di che cosa tratta esattamente la Thorny Bloggers. Si tratta di una catena di discussioni - polemiche, spinose e, forse, un po' sopra le righe - di un determinato argomento, che si scegliere di comune accordo, in cui ogni blogger dirà la sua opinione al riguardo
Opinione soggettiva
Con ciò intendo dire che lo scopo non è l'insulto. Né io né le mie colleghe intendiamo insultare chi legge questa tipologia di argomento. Non è una crociata contro nessuno, né autore né lettore, ma solo un modo per esternare tutto ciò che pensiamo su un determinato argomento. 
In questo preciso contesto, io intendo rendervi partecipi di tutto lo schifo che provo. 



Da quasi un anno ho iniziato a leggere un genere letterario che mi ha sempre incuriosita ma che non ho mai letto perché totalmente estraneo alla mia comfort zone e ai vari generi che ho sempre apprezzato. 
Sto parlando del dark romance. Cosa mi ha sempre incuriosito di questi libri e di queste storie? Innanzitutto, la popolarità che hanno. Poi volevo capire. Volevo capire come e perché le protagoniste finiscono per innamorarsi, nella maggior parte dei casi, ma non è una cosa sempre presente, dei propri aguzzini. 
Ho letto molti dark romance per farmi un'idea del genere. Alcuni li ho apprezzati per storia, personaggi, stile di scrittura. 
Altri ancora, e sono la maggior parte, mi hanno semplicemente fatto schifo
Ebbene sì: schifo
Mentre li leggevo mi sono sentita completamente e totalmente disgustata. 
Ma sono solo i romanzi dark romance che parlano di amori malati o di relazioni disfunzionali? NO. Purtroppo no. 
Da un dark romance un amore malato te lo aspetti. Ti aspetti qualcosa che non è rose e fiori. Ti aspetti che non ci sia il lieto fine con gli unicorni rosa. 
Perché sai perfettamente a cosa vai in contro
Perché sai perfettamente che le relazioni sentimentali si basano, nella maggior parte dei casi, sulle violenze. 
Ma da libri che sono alla portata di tutti, da libri che vengono venduti come ‘IL CAPOLAVORO DEL 20**” non te lo aspetti. Ti aspetti tutto fuorché una cosa simile. 
Ci sono libri - identificati come YA/NA - che mi hanno fatto incazzare oltre ogni limite. Storie che non vi ho mai recensito perché mi rifiuto categoricamente di pubblicizzare tali cose. 
Non mi interessa nemmeno se tale libro l’ho ricevuto da tale casa editrice con cui collaboro. Se una storia va contro ogni mio credo e morale, io non ne parlo. Molto semplice. Perché, per quel che mi riguarda, quei libri sono utili sono per accendere un falò. 

Quali sono queste relazioni disfunzionali di cui parlo? Gli amori malati sono quelli dove è presente una violenza psicologica, dove ci sono le botte, dove c’è uno stupro? 
Sì e no. 
La categoria ‘amore malato’ riguarda molte più tematiche. Molte più di quanto il lettore medio immagina. 
Se tu, uomo o donna, stai annullando la tua persona e la tua identità per amore, non stai vivendo una relazione sana. 
Se tu, uomo o donna, ti senti costantemente minacciato o bullizzato dal tuo partner, non stai vivendo una relazione sana. 
Se tu, uomo o donna, ti senti costantemente sorvegliato, se non puoi uscire con nessun amico del sesso opposto, se non puoi fare più niente di quello che facevi prima, non stai vivendo una relazione sana. 
Se il tuo partner si approfitta delle tue insicurezze, delle tue debolezze, di ciò che ti è successo nel tuo passato, per farti restare al suo fianco, non stai vivendo una relazione sana. 
Lui/Lei non ti ama. Non ti rispetta
E sapete quanti libri esistono che trattano questi argomenti? Tantissimi. 
Sapete quanti lettori li leggono e apprezzano? Milioni. 
E prima che qualcuno venga a dirmi “Ma è solo un libro! Mica vita vera!”. 
No! Non è solo un libro. Non stiamo parlando di un fantasy con protagonisti dei draghi. Tu non puoi uscire di casa e trovarti davanti un drago. Se succede le cose sono due: o hai un allucinazione oppure ti sei drogato pesantemente. 
Stiamo parlando di cose che succedono nella vita di tutti i giorni
E sapete che cosa fanno gli autori della maggior parte di queste storie? (che è, fra l’altro, la cosa che mi fa più rabbia). 
Giustificano. 
Giustificano il partner violentatore. 
Giustificano lo stupratore. 
Scuse su scuse. Scuse prodotte solo ed unicamente per far passare il partner come qualcuno da dover obbligatoriamente amare. 
Perché tu sei la paladina che può salvarlo
Tu sei colei che può riportarlo sulla retta via. 
Mi sentite ridere? Lo sto facendo. Una risata isterica, però. 

Mettiamo per un momento da parte il mondo della letteratura e parliamo di vita vera. 
Quella che viviamo tutti i giorni. 
Se sentite alla televisione di un caso di stupro, qual è la vostra reazione? Che cosa provate nei confronti dello stupratore? Lo analizzate? Studiate la sua vita nei dettagli e andate alla ricerca di un qualche motivo per cui ha agito in questo modo? 
Se sentite alla notizia di un caso di rapimento in cui si è perpetuato una violenza, cosa fate? Giustificate il rapitore/violentatore? 
Se sentite che una donna ha la Sindrome di Stoccolma e si è innamorata del suo rapitore, che cosa pensate davvero
Perché va bene giustificare il violentatore se si tratta di un libro, ma non va bene quando si tratta della realtà? 
Le azioni che processate nella vita vera sono le stesse che i personaggi di carta compiono
Sono seria. Non sto prendendo in giro nessuno. Voglio davvero sapere che cosa vi passa per la testa. 

I libri sono un rifugio. I libri sono un mondo in cui nascondersi perché la vita vera fa schifo. Perché la vita vera non ci aggrada. 
Perché vogliamo di più, perché sogniamo in grande
Perché vorremmo essere nati in un mondo in cui la magia esiste. Perché vorremmo un amore che vinca su tutto. Perché vogliamo identificarci nell'eroe/eroina che riesce a rivoluzionare il suo mondo. 
I libri servono a portare in un altro universo e farci vivere, per una manciata di ore o giorni, la vita di qualcun altro. 

In sostanza, che cosa condanno nei libri che hanno questi argomenti?
No, non condanno chi scrive di amori malati. 
No, non condanno chi scrive di relazioni disfunzionali. 
No, non penso che chi scrive dark romance sia un malato di mente. Non penso che voglia essere stuprato o violentato.
No, non penso che chi scrive di ciò lo fa perché pensa che la donna sia un essere inferiore.
Non condanno chi scrive né chi legge. 
Condanno il modo in cui vengono trattati determinati argomenti
La poca cura che viene loro riservata. Il poco tatto. 
Sia da chi scrive, sia da chi legge. 
Se si scrive di una relazione nata da uno stupro, perché lei è stata rapita o perché è stata venduta, non può finire con loro due che se ne vanno mano nella mano e si giurano amore eterno.
Perché, a quel punto, hai cambiato genere. Non parli più di romance, ma di fantasia.

PS: Questo post non è un attacco ai romanzi dark romance. Ho iniziato parlando di loro, verissimo, ma perché è in questa tipologia di libri che si trovano più relazioni disfunzionali, ma la mia critica non è verso quei libri. 
Sbagliare nel descrivere una relazione disfunzionale lo fanno moltissimi autori, indipendentemente dal genere letterario di cui il libro tratta.  


Se volete leggere altre opinioni a riguardo, andate su: 
La lettrice in soffitta The Avid Reader | Anima in Penna | Milioni di Particelle |  I miei magici mondi

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Spero davvero di non ritrovarmi con zero followers dopo questo post! Se volete, ditemi che cosa ne pensate, altrimenti no. 
A presto, 
Leen

20 commenti

  1. Come ti ho già detto, ti amo platonicamente <3 Ma ti prego non paragonare certi schifezze un fantasy. Altrimenti sì che mi arrabbio XD

    "Le azioni che processate nella vita vera sono le stesse che i personaggi di carta compiono." Trovo questa frase molto illuminante, per quanto ovvia. A volte mi sembra che il confine fra finzione è realtà sia troppo sottile e spesso al medesimo tempo. Nessuno oserebbe giustificare eppure non sempre ci comportiamo al medesimo modo anche in un ambito diverso.

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    1. Doveva essere 'fantasia', ahah Ho modificato xD

      Oddio, c'è anche chi giustifica comunque comportamenti del genere ed è da lì che arriva la mia domanda. Se si giustifica un comportamento, si deve giustificare anche l'altro, sebbene sia in un contesto diverso, perché è appunto il medesimo comportamento. Altrimenti sei incoerente.

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    2. Questo è proprio il punto! Mi sono espressa male nella frase finale XD

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  2. Ciao,
    Mi piace da matti questa iniziativa e se si può mi unirei volentieri anche io!
    Comunque il tuo sfogo mi ha fatta sorridere perchè ho letto tutto il post immaginandomi il tuo tono incazzato e devo dire che sono d'accordo con te!
    Io mi sono sempre tenuta a distanza da questo genere di libri proprio perchè so che mi farebbero solo arrabbiare, preferisco le storie che trasmettono messaggi positivi perchè almeno nei libri voglio trovare qualcosa di buono.
    Come te non ho nulla contro gli scrittori/lettori di questo genere, solo mi spaventa pensare che ragazzini più piccoli possano formarsi e prendere come esempio dei personaggi che trasmettono messaggi pericolosi.
    Sono curiosa di scoprire quale sarà il prossimo argomento discusso :)
    Un abbraccio
    Emili del Blog L per Libro

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    1. Ciao Emili,
      più scrivevo, più l'arrabbiatura scemava quindi, si può dire, che questo sfogo mi ha fatto anche bene!
      Sono contenta che ti sia piaciuta e non vedo l'ora di sapere cosa ne penserai del prossimo argomento.

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  3. Hai espresso perfettamente il tuo parere e mi sembra più che giusto

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  4. Ciao Leen. Innanzitutto voglio complimentarmi con te e con le altre per aver proposto questa rubrica. Senza dubbio ci vuole molta tenacia mettere online tematiche che sono abituate a rimanere nel sottobosco.
    Ho sentito - correggimi se sbaglio - troppa rabbia da parte tua riguardo questo argomento. Non che la rabbia sia un male: ovviamente se qualcosa ti fa incazzare, è giusto far vedere che sei incazzata. L'essere arrabbiati è un'emozione rispettabile come le altre. Quello che voglio dire è che, forse, per via di questa tua rabbia, tu sei passata all'attacco, riguardo questo argomento. Non ho sentito una via aperta per un possibile dialogo. (Ma forse questa è una mia impressione, figurati)

    Per quanto riguarda la tematica, voglio dire qualcosa che forse risulterà un po'...controverso. Non prendere male questa cosa perché in molti punti che tu hai portato come argomentazione, sono perfettamente d'accordo con te. Concordo che, se si vuole affrontare questo argomento, bisogna essere preparati; bisogna sapere di star affrontando un argomento spinoso, che va trattato con rispetto.
    Concordo con il fatto che c'è la possibilità di influenzare giovani lettrici riguardo comportamenti che, nella vita reale, sono intollerabili. (E, a mio avviso, è compito della scuola educare alla lettura, e alla varietà nella lettura, ma questo è un altro discorso).

    Quello che però mi fa pensare è il tuo aver posto una linea di confine tra realtà e fantasia troppo sottile. Mi spiego meglio: tu hai detto che, se io condanno uno stupratore nella vita reale, allora devo condannarlo anche nei libri, indipendentemente dal contesto. Potrei essere d'accordo, ma secondo me il contesto in questo particolare caso è fondamentale. Metti caso che io sia una lettrice esperta, matura, una lettrice con alle spalle la lettura di più generi diversi, e che ogni tanto mi piaccia leggere un dark romance. Non credo che questa lettrice, accusando uno stupratore nella vita reale e "tollerandolo" all'interno del libro sia incoerente. Questo perché, appunto, sa ben distinguere tra realtà e lavoro di fantasia. Un dark romance, a mio avviso, non è altro che un porno senza supporto visivo. Se vai a cercare su Youporn o qualsiasi altro sito del genere, scoprirai che ricerche di questo tipo sono frequentissime. Questo ci rende tutti potenziali stupratori? No. Appunto perché ci rendiamo conto del contesto; che quella è realtà e questa fantasia. Il contesto è tutto. E c'è a chi piace e a chi no. Anche se so che comportamenti simili sono intollerabili nella vita reale, perché se cercati in un testo mi renderebbero incoerente? Come hai scritto tu, sai perfettamente a cosa vai incontro. Si tratta di libri.

    So di aver scritto un commento pungente e, se vuoi, sono disponibile a parlarne in chat se credi che la risposta sarà troppo lunga. Ho scritto a posta un commento simile, dato a posta un punto di vista diverso, perché mi piacerebbe un confronto. Se vuoi mandarmi a cagare, invece, vai tranquilla. :)
    Adesso vado a farmi un giro anche per gli altri articoli!

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    1. Ciao Sofia!
      Figurati, sono apertissima al dialogo e alle opinioni differenti dalla mia. So che potrebbe non sembrare così considerando che si nota quanto questo argomento mi fa rabbia, ma lo è. Con persone che, ovviamente, non vengono ad insultarmi. Tu non lo hai fatto perciò sono apertissima al confronto:)
      Forse mi sono spiegata male, ma il mio articolo non è contro il dark romance e contro chi lo scrive/legge. Sono partita da lì, è vero, ma perché è il genere letterario per eccellenza che tratta questi argomenti. Tuttavia, non è l'unico. E se, appunto, in un dark romance posso anche passarci sopra - se la tematica di amore malato/relazione disfunzionale è scritta bene lo faccio pure -, in un libro young adult o new adult non lo faccio. Non intendo in alcun modo farlo. Anche se è scritta bene. Questo perché i libri di questo target finiscono, nove volte su dieci, con il lieto fine.
      E questo, il lieto fine in relazioni simili, non posso proprio accettarlo.

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  5. Mi è capitato di leggere qualche libro di questo genere, spinta dalla curiosità e da amiche che mi hanno consigliato alcuni titoli, e devo dire di essere rimasta piuttosto perplessa, tanto che poi li ho evitati accuratamente e ora sono una di quelle categorie che non leggo a priori ^^' Non fanno proprio per me.

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    1. A me è capitato di leggere alcuni libri in cui la relazione romantica veniva etichettata come "la miglior storia d'amore del secolo" e poi ritrovarmi ad avere a che fare con una protagonista che si annullava completamente per il suo partner. Oppure libri in cui lui la trattava malissimo, ma lei era innamorata persa e pensava di riuscire a salvarlo.
      E succedeva. Lui improvvisamente capiva i suoi sbagli, capiva che il comportamento era sbagliato, e il libro si concludeva con un lieto fine.
      Un cambiamento dal giorno alla notte senza alcuna vera spiegazione, ma solo il potere dell'amore.
      Ed era un normalissimo libro di genere romance. Non un dark.

      E cose così, nella vita vera, non succedono. Sono eccezioni. Ed un libro, per me, deve essere realistico.

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  6. Il dark romance non è proprio il mio genere. Non ho mai letto nulla, ma so già che, per i temi trattati, non riuscirei a sopportarlo o, comunque, non mi piacerebbe. Non giudico chi li legge/scrive, anche se concordo con te sul fatto che bisognerebbe affrontare certi temi in modo diverso.

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    1. Fossero solo i romanzi dark romance a trattare certe tematiche! Il 'problema' è quando sono romance contemporanei, targati YA o NA, e tu non sai che la relazione nasce e si evolve con questa tipologia di temi.
      Ho letto alcuni dark romance che trattavano la tematica con grandissima attenzione, proprio per evitare che passasse un messaggio sbagliato, mentre alcuni libri romance non hanno la medesima attenzione. Anzi.. fanno passare quel tipo di relazione come qualcosa di ricercare o da volere.

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  7. Riflessioni molti interessanti. Concordo soprattutto che non è tanto una questione di genere, quanto del modo in cui viene affrontato un determinato argomento.
    Ma in definitiva dipende anche da che tipo di lettura e di emozioni ricerca il lettore. Alcune lettrici ricercano nel dark romance, consapevolmente, situazioni disturbanti che non vorrebbero mai affrontare nella realtà, allo stesso modo di una persona che guarda un horror per la scarica di adrenalina e terrore.
    Io, per la mia sensibilità, evito gli uni e gli altri, non fanno per me e tendo a reagire come te a certe situazioni, ossia con disgusto. Ma a livello meramente intellettuale capisco anche chi fa scelte diverse.

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    1. Io capisco chi legge dark romance, o comunque romanzi che trattano l'argomento in questione, puramente per ricerca di emozioni forti e diverse. Non mi capacito di chi legge questi argomenti e, poi, vorrebbe che la coppia continuasse a stare insieme a conclusione del libro.
      Quelle non le capisco proprio.

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    2. Anch'io non capisco. Quando leggo commenti tipo: "Oddio, lo amo!" ed si sta parlando di uno stupratore... cioè... mi rotolano le balls per terra. Fosse per me quei personaggi alla fine del libro dovrebbero morire tutti. E male.

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  8. Ne abbia già discusso in passato, quindi in generale sai cosa ne penso!
    Libri del genere mi attirano e mi disgustano allo stesso tempo. Riesco a tollerarli solo se gestiti bene e se la storia viene presentata per quello che è (MALSANA) e non come storia d'amore. C'è una differenza enorme tra questo.

    ps. questa rubrica mi piace!

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    1. Ho un ripudio verso chi gestisce questa tipologia di relazione come una storia d'amore. Infatti, se mi capitano fra le mani non li concludo nemmeno.

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  9. Purtroppo sembra quasi vietato parlare di questo argomento. Dire la propria opinione. Osare dire che non ci piace, osare dire una cosa diversa da chi lo decanta tanto come genere. Sai gli insulti che mi sono beccata? Ma a me non interessa. Io i libri con amori malati LI ODIO, come odio gli Erotic Romance.
    Concordo sul fatto che se sai che quel libro è un Dark Romance, sai a cosa vai incontro. Quindi nel mio caso lo evito, come evito quello Erotic Romance.
    Ma se non lo sai?
    Se la trama e la copertina traviano?
    A me purtroppo è capitato. Mi è capitato di acquistare un libro che dalla trama sembrava una cosa e poi invece cercando su internet, per scoprire se era un singolo libro o una saga, ho scoperto che era un erotic romance. E la cosa mi ha fatto al quanto incazzare. Quel libro è ancora la, e nel frattempo i miei soldi se ne sono andati nell'acquistarlo. Chiarisco che non è che mi scandalizzo per le scene di sesso. Anche negli New Adult ci sono, non è di certo quello il problema. Ma che a mio parere, la maggior parte non hanno una storia, ma solo sesso e sesso. Non puoi su 300 pagine scriverne 299 solo di sesso, la storia dove la mettiamo? Ma parere mio personale.
    A sto punto incomincio a pensare che alcuni lo facciano apposta a scrivere trame fuorvianti, perché non è possibile trovare tanti libri che da fuori sembrano una cosa e poi all'interno sono tutt'altro.
    Che poi, posso capire chi cerca di scrivere una storia dove c'è la violenza da parte di uno dei due, per far capire che al mondo purtroppo succedono queste cose, ma scrivi anche che la persona che subisce la violenza, odia quello che succede. Che cerca di scappare, che ha paura, che cerca di fermarlo e tutto. Allora si. Ma non riesco a capire e NON capirò mai, il gusto nello scrivere di violenza e che l'altra persona accetti questa violenza e lo percepisca come amore. Ora, almeno che non sono tutti affetti da gravi patologie che non ti fanno capire che quell'amore è sbagliato e NON sano. Può capitare un personaggio del genere, per far capire. Ma tutti? Tutti i personaggi sono così? Non credo. Anzi, sono personaggi che amano questa violenza e mi chiedo che messaggio possano dare questi romanzi, queste storie, che poi finiscono pure bene. Con lieto fine e con tanto di matrimonio anche. Come a dire che secondo questi romanzi, la violenza è giusta. ASSURDO.
    Purtroppo come dici anche te, capita di trovare questi "titoli", nelle categorie sbagliate. Vengono definiti Young Adult o New Adult, e il lettore si aspetta una cosa e poi se ne trova un'altra. E questi titoli sono alla portata di tutti, ASSURDO. Per questo penso che a volte lo facciano apposta, perché sanno che in molti non lo comprerebbero. Perché che non mi vengano a dire che non sanno come catalogarli.
    Allora se vedete che in molti non lo leggono, pubblicate altro genere, no?
    Secondo me dovresti recensirli, servono molto le recensioni ben dettagliate, soprattutto in questi casi, almeno uno evita di acquistarlo.
    Quelli che molti non capiscono, è che non è che uno non vuole che venga trattato questo argomento. Ma è il come.
    Se qualcuno vuole trattare questo tema per denuncia, ci sta. Va molto bene. Purtroppo al mondo queste cose accadono, purtroppo esistono amori malati. Ma devono essere trattati nel modo giusto.
    Quindi, se lo si fa per denuncia e per dare un insegnamento in qualche modo, perché i libri anche a questo servono, allora si.

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    1. Se la vittima in questione denuncia, cerca di scappare, o viene aiutata o purtroppo viene uccisa.
      Ci sta come storia, come storia di denuncia.
      Ma se la vittima in questione poi alla fine si innamora del carnefice, no, no e NO! Ma scherziamo?!
      E poi senti in giro ragazzine che vorrebbero un amore del genere, dove finiremo?
      Siamo in un mondo dove vengono censurati i libri con storie omosessuali, ma dove vengono pubblicate questo tipo di storie.
      Sinceramente non so neanche cosa pensare degli scrittori o scrittrici che scrivono queste storie e giustificano questi comportamenti. Perchè non giriamoci intorno, è colpa loro per prima cosa.
      Poi di chi decide di pubblicarli e poi di chi li legge. Lo scrittore non è senza colpe in questo caso. Perché la storia è lui che la scrive e la vuole mettere in giro per tutti.
      Da una parte lo vorrei sapere anche io cosa passa nella loro testa, intendo di chi giustifica certe cose perché scritte in un libro, dall'altra no.
      Perché uno, non lo capirò mai il loro ragionamento.
      Due, perché sarei sempre contraria al loro pensiero.
      Per me un libro NON è solo un libro.
      Per me un libro è molto di più. Ovvio che uno legge per passione, per amore verso la lettura, per passare il tempo, per viaggiare in altri mondi, ma anche per apprendere cose nuove. La lettura è importante, a mio parere la lettura riesce a farti vedere i vari lati delle cose, delle situazioni. Ti fa capire che non tutte le situazioni sono uguali allo stesso modo. A non giudicare subito. A vedere la situazione dai diversi punti di vista.
      Quindi serve che un libro, oltre a raccontare una bella storia, che dia un insegnamento giusto.
      E come condanno nella vita lo stupro e tutto il resto, lo condanno anche in un libro. Come in un film, serie tv, anime e manga. Dappertutto. Lo condanno. E non me ne frega un cazzo del suo passato, scusami la parola. Perché sono stufa di leggere personaggi che vengono descritti con atroci passati, come giustificazione della violenza che compiono. MA STIAMO SCHERZANDO O COSA!??!!?
      Una violenza è violenza.
      Il fatto che tu hai avuto un passato di merda, non ti giustifica a fare del male, a fare violenze.
      Ma che cazzo di messaggio è? E riscusa per la parolaccia.
      Ci sarebbero altre cose che vorrei dire, su cose che personalmente non capirò mai. Ma evito, sennò qua davvero si scatena la lite, è già successo in passato, solo perché ho osato dire la mia.

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