Review Party | "The Loop" di Ben Oliver


Quest'oggi vi parlo di The Loop di Ben Oliver, uscito qualche settimana fa nelle librerie italiane. Ringrazio Silvia di Hook a Book per avermi chiesto di partecipare all'iniziativa e la Rizzoli per la copia arc. 


The Loop 
di Ben Oliver
Rizzoli
€ 4,99 (ebook) € 18,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 5 maggio 2020
Il Loop è una prigione perfetta, gestita da Happy, l'intelligenza artificiale che si occupa di ogni aspetto della vita dei detenuti. Nel Loop ogni giorno è uguale al precedente. Ogni giorno è un tormento. Ma qualcosa comincia a cambiare. Circolano voci di una guerra. Strane cose accadono ai prigionieri. E la guardiana, l'unica che gli abbia mai dimostrato un minimo di umanità da quando è stato imprigionato, gli consegna un messaggio: Luka, devi fuggire... Ora Luka deve decidere se evadere dal Loop è davvero la sua unica possibilità di sopravvivenza, e soprattutto deve trovare un modo per salvare le persone che ama, dentro e fuori la prigione. Ma ben presto scopre che all'esterno la vita è di gran lunga più terrificante di quanto avesse mai potuto immaginare. E se vuole salvare coloro a cui tiene, Luka deve scoprire chi è il responsabile del caos in cui è sprofondato il mondo intorno a lui.

The Loop è ambientato in un futuro non troppo lontano, in cui il mondo così come è conosciuto nel ventesimo secolo non esiste più. 
Protagonista e voce narrante in questo romanzo è Luka Kane,  un sedicenne che ha vissuto  gli ultimi due anni all'interno del Loop. Il Loop è una prigione di massima sicurezza e super tecnologica in cui vengono imprigionati tutti i criminali con meno di diciotto anni. L'unico modo per evitare di morire al suo interno è accettare di prendere parte ad un Rinvio, ossia una serie di test medici, che potrebbero ritardare l'inevitabile o accorciarlo. A Luka mancano poco meno di dodici mesi prima di venire disintegrato a causa del crimine che ha commesso e il solo modo in cui riesce a rimanere lucido mentalmente è aggrappandosi a fantasie e guardando fuori dalla piccola finestrella che dà sulla città. Ogni giorno prima di addormentarsi osserva la pioggia scendere sulla città per mezzora. Finché una notte la pioggia tarda ad arrivare e quella dopo proprio non si presenta. Quello è il momento in cui la monotonia ripetitiva del Loop si spezza e una serie di eventi si abbatte su Luka e gli altri prigionieri. 

Il senso di futilità, di impotenza… è questo che capita quando si elimina la compassione dall’autorità, la clemenza dal giudizio, quando lasci che le macchine decidano il destino degli esseri umani.

Via il dente, via il dolore, The Loop non mi è piaciuto tanto quanto mi aspettavo. Non che sia un brutto romanzo, perché non è assolutamente così, ma le mie aspettative erano un tantino più alte e la storia si è rilevata piuttosto scontata. Avrei senz'altro preferito se il tempo trascorso all'interno della prigione fosse stato un po' più lungo e approfondito perché è stata di certo la parte più interessante della vicenda. 
Ciò che ho apprezzato molto di questo primo volume è il world building. Il mondo in cui Luka vive ha attraversato varie guerre ed è stato spettacolo di esplosioni nucleari che hanno decimato la popolazione e reso la Terra abitabile solo in pochi pezzi di terreno. Grazie alle IA e agli strumenti super tecnologici, la società è riuscita a ricostruire parte di ciò che era stato perduto e la popolazione è sopravvissuta dividendosi in due classi sociali. Da una parte ci sono gli Alt, ossia i ricchi, coloro che vengono geneticamente modificati alla nascita per essere perfetti, mentre dall'altra ci sono i Normali, la fascia più povera della società, che deve commettere crimini per poter tirare avanti e sopravvivere. I due gruppi vivono in netta disparità, ma non esiste alcuna separazione quando commettono crimini punibili con la prigionia. Il Loop e il  Blocco sono due prigioni di massima sicurezza, la cui evasione è impossibile, e sono gestite da intelligenze artificiali che si occupano di tutti gli aspetti della vita dei detenuti. Entrambe le strutture sono alimentate dall'energia dei prigioni ed è proprio questo prelievo uno degli aspetti più brutali di questo nuovo mondo.
Un altro aspetto molto interessante è che per tutto il libro mi sono chiesta se ciò che stava accadendo ai prigionieri fosse reale o fosse invece tutto frutto di un'allucinazione prodotta dalla mente di Luka. Chiederselo è più che lecito, se si tiene conto che il ragazzo è stato sottoposto ad una serie di test clinici che potrebbero averlo finire in coma oppure fargli vivere un sogno continuo.  
L'aspetto che invece mi è piaciuto meno riguarda Luka e gli altri personaggi secondari. Non sono riuscita ad entrare in sintonia con nessuno di loro e non ho granché apprezzato i vari interessi amorosi istantanei di Luka. Anzi, se proprio devo essere sincera Luka mi è stato molto antipatico ed è il personaggio che ho apprezzato meno di tutti. 

Fortunatamente lo stile semplice dell'autore e il ritmo scorrevole della narrazione hanno permesso di leggere il libro con facilità. Il finale mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca, in particolare a causa di tutta la confusione che lo precede, ma è stato inquietante e sorprendente il giusto. Si può anche considerare come un epilogo alla storia se non si vuole continuare a leggere la trilogia. 

In conclusione, mi è piaciuta l'idea alla base del romanzo ma non il suo sviluppo. Guarderò senz'altro la serie tv che verrà prodotta ispirandosi a questa storia e spero che sarà più nelle mie corde!

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Cosa ne pensate della mia recensione? Avete in programma di leggere questo romanzo?
Fatemi sapere, 
Leen

2 commenti

  1. Sebbene i loop temporali siano un cliché letterario che normalmente apprezzo molto - nonostante siano stati sfruttati fino allo stremo continuano ad intrigarmi un sacco! - devo ammettere che questo libro non ha mai attirato particolarmente la mia attenzione.
    Sebbene non lo giudichi un brutto romanzo in toto, dopo aver letto la tua recensione e gli elementi che non ti hanno convinto credo proprio che io me ne terrò alla larga ahah

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  2. io non ho ancora capito se è autoconclusivo o no, perchè su goodreads mi pare che l'autore abbia scritto che stava lavorando a possibile seguito...

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