Buon mercoledì, lettori! Quest'oggi vi parlo di Non stancarti di andare di Teresa Radice & Stefano Turconi, una delle letture che ho fatto lo scorso dicembre.
Non stancarti di andare
di Teresa Radice & Stefano Turconi
Bao Publishing
€ 8,48 (ebook) € 27,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 9 novembre 2017
Iris inizia a mettersi comoda nella casa di Verezzi mentre Ismail torna a Damasco per sistemare le ultime faccende. Separati da un destino violento e imprevisto, Iris si scopre incinta mentre Ismail lotta per tornare in Italia. Costellato di personaggi memorabili, Non stancarti di andare è un romanzo grafico lungo, denso, impegnato e impegnativo, sul senso dell'esistenza e della distanza. Una storia per distruggere le barriere, per imparare ad amare senza riserve, scritta con immenso coinvolgimento emotivo da Teresa Radice e disegnata, a colori, da uno Stefano Turconi che inventa nuovi trucchi per rendere su carta le emozioni della sceneggiatrice. Un libro che coltiva l'anima e la fa sbocciare, non importa quanto freddo faccia, fuori.
Non stancarti di andare segue le storie di diversi personaggi, tutti uniti fra di loro da un legame. Da una parte abbiamo le vicende che capitano ad Iris ed Ismail, due giovani che si amano e hanno deciso di andare a vivere insieme per iniziare a cementare le basi del loro futuro. Poco dopo il trasferimento nella nuova casa, Ismail decide di tornare in Siria per un breve periodo per aiutare alcuni amici a svuotare un museo prima che la guerra arrivi anche lì e distrugga tutto. Questa scelta gli costerà cara poiché l'uomo avrà difficoltà a tornare in Italia. Dall'altra parte abbiamo invece la giovinezza travagliata di Maite, la madre di Iris, con cui non ha mai avuto un buon rapporto madre-figlia, e la sua migliore amica Tiz. Attraverso le pagine ambientate nel passato si scoprirà molto di cosa ha vissuto la donna e di come, il suo vissuto, potrebbe aiutare ora la figlia ad andare avanti con la sua prima gravidanza.
«Non fermarti alle carte, ai calcoli, ai cartelli. Guardati dalle apparenze, impara a leggere al di là delle righe. Lasciati guidare dal cuore: scegli la strada stretta e tortuosa ma che porta in alto, sta lontano/a dalle vie larghe e affollate per la loro facilità, cerca la tua direzione indipendentemente dalle folle. Troverai tesori in ogni dove. Li pagherai con fatica, con le cadute e le ammaccature che si incideranno sul tuo corpo, sulla tua pelle, che ti scriveranno addosso la tua storia, unica e irripetibile, solo tua.»
Non stancarti di andare è la prima grapich novel che leggo del duo Teresa&Stefano e non sarà l'ultima. Sfortunatamente, non è stata all'altezza delle aspettative che mi ero fatta e, pur non avendola trovata assolutamente brutta, non mi ha entusiasmata come speravo. O per meglio dire, la parte di storia che riguarda Ismail ed il suo viaggio in Siria mi ha emozionata tanto mentre tutto ciò che ha riguardato Iris e l'Italia no.
I personaggi sono un aspetto che ho davvero apprezzato all'interno della storia poiché sono tutti molto diversi gli uni dagli altri. Il mio preferito è Ismail, un uomo buono e gentile che ama la sua terra e le sue radici tanto quanto ama Iris. Mi è davvero piaciuto soprattutto per lo spirito con cui affronta il lungo viaggio per tornare in Italia e l'aiuto fondamentale che darà ad alcuni suoi compagni che hanno perso le speranze. Un personaggio che a sorpresa ho apprezzato è Maite. All'inizio faticavo non poco a sopportarla per via del suo atteggiamento nei confronti di chiunque, soprattutto di Iris, ma poi leggendo i capitoli riguardanti il suo passato e scoprendo tutto il suo vissuto, sono riuscita a capirla meglio.
Iris è invece il personaggio che mi è piaciuto meno di tutti. Non l'ho trovata simpatica ma avrei anche potuto passarci sopra. Purtroppo non sono riuscita ad empatizzare con il suo personaggio neanche in un istante. Non mi è piaciuto il suo non aver avuto il benché minimo scompenso emotivo quando non ha più avuto notizie del fidanzato, il suo atteggiamento (che non è sembrato assolutamente dovuto a qualche tipo di shock) mi ha lasciata senza parole.
Un altro aspetto che ho apprezzato di questa storia sono i temi che vengono snocciolati al suo interno. Mi è piaciuto leggere di religione, diversità culturale e guerra, così come di odio e amore, ma ciò che mi ha toccata è stata la decisione da parte degli autori di contrapporre la gravidanza desiderata (Iris) con una non voluta (Maite). Queste sono tematiche molto attuali che tuttavia non si trovano spesso nei romanzi, quasi come se fossero ancora un tabù.
In conclusione, se Iris non fosse mai esistita probabilmente Non stancarti di andare mi sarebbe piaciuto senz'altro di più.
I personaggi sono un aspetto che ho davvero apprezzato all'interno della storia poiché sono tutti molto diversi gli uni dagli altri. Il mio preferito è Ismail, un uomo buono e gentile che ama la sua terra e le sue radici tanto quanto ama Iris. Mi è davvero piaciuto soprattutto per lo spirito con cui affronta il lungo viaggio per tornare in Italia e l'aiuto fondamentale che darà ad alcuni suoi compagni che hanno perso le speranze. Un personaggio che a sorpresa ho apprezzato è Maite. All'inizio faticavo non poco a sopportarla per via del suo atteggiamento nei confronti di chiunque, soprattutto di Iris, ma poi leggendo i capitoli riguardanti il suo passato e scoprendo tutto il suo vissuto, sono riuscita a capirla meglio.
Iris è invece il personaggio che mi è piaciuto meno di tutti. Non l'ho trovata simpatica ma avrei anche potuto passarci sopra. Purtroppo non sono riuscita ad empatizzare con il suo personaggio neanche in un istante. Non mi è piaciuto il suo non aver avuto il benché minimo scompenso emotivo quando non ha più avuto notizie del fidanzato, il suo atteggiamento (che non è sembrato assolutamente dovuto a qualche tipo di shock) mi ha lasciata senza parole.
Un altro aspetto che ho apprezzato di questa storia sono i temi che vengono snocciolati al suo interno. Mi è piaciuto leggere di religione, diversità culturale e guerra, così come di odio e amore, ma ciò che mi ha toccata è stata la decisione da parte degli autori di contrapporre la gravidanza desiderata (Iris) con una non voluta (Maite). Queste sono tematiche molto attuali che tuttavia non si trovano spesso nei romanzi, quasi come se fossero ancora un tabù.
In conclusione, se Iris non fosse mai esistita probabilmente Non stancarti di andare mi sarebbe piaciuto senz'altro di più.
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Cosa ne pensate della mia recensione? Avete letto il romanzo e concordate con il mio parere oppure avete un pensiero differente?
Fatemi sapere,
Leen
Io l'ho trovata molto molto carina, a tratti pesante, ma forse poteva essere sviluppata meglio.. Però, tutto sommato, bella!
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