Recensione | "Alice di sogno in sogno" di Giulio Macaione & Giulia Adragna

Buongiorno e buon inizio settimana, lettori! Quest'oggi vi lascio la mia recensione sulla grapich novel Alice di sogno in sogno di Giulio Macaione e Giulia Adragna.


Alice di sogno in sogno
di Giulio Macaione & Giulia Adragna
Bao Publishing
€ 18,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 31 ottobre 2019
Dopo essersi trasferita in Ohio, Alice è costretta a condividere la camera da letto con suo fratello e, peggio, a condividere i suoi sogni. L'unica cosa che funziona è il rapporto con il suo migliore amico, Jamie, ma il passato che lega le rispettive famiglie va più in profondità di quanto Alice non si renda conto, e ci sono segreti sepolti che solo lei sarà in grado di esplorare... ma solo in sogno.



Alice di sogno in sogno è incentrato sulle vicende che ruotano attorno alla quindicenne Alice da quando è tornata a vivere a Cincinnati. La ragazza non è molto contenta del ritorno alla città natale perché sta attraversando una sorta di periodo infernale sia a scuola - dove è bullizzata da un gruppo di coetanee a causa della sua passione per il fumetto - sia a casa poiché costretta a dividere la stanza con il fratello.
Condividere la stanza non sarebbe nulla di troppo complicato da affrontare per un breve periodo, se non fosse che Alice ha la capacità di entrare nei sogni di coloro che le dormono accanto. Un potere che purtroppo non è in grado di controllare. L'unica persona a conoscenza di questo suo dono è Jamie, suo amico d'infanzia, con cui condivide un legame molto profondo, che sfortunatamente subirà una battuta d'arresto quando il ragazzo inizierà ad allontanarsi da lei senza alcuna ragione.
Il comportando di Jamie tuttavia non è la sola cosa strana. Alice, infatti, vede il riflesso di una ragazza che le somiglia moltissimo e a causa di ciò rischia di affogare dentro uno stagno. Chi è la donna nella sua visione e perché solo ora ha deciso di mostrarsi? 


Come per la precedente opera di Macaione, anche questa volta ciò che mi ha attirato verso questa storia è stata la parte fantasy della vicenda. Ovvero, la capacità di Alice di entrare nei sogni di chi le dorme accanto. Un potere che, personalmente, trovo fighissimo fin dai tempi di Roswell. In questo contesto mi è piaciuto ancora di più perché inizialmente la protagonista ne è vittima, non riesce a controllarlo e si fa risucchiare dagli incubi del fratello senza  poter far nulla per impedirlo. Nel corso della storia la consapevolezza delle sue capacità, unita alla presa di coscienza di sé e della sua autostima, fanno sì che Alice impari a manipolare i sogni, ad entrare e uscirne a piacimento.
Alice è stata una protagonista molto interessante di cui leggere e con cui sono riuscita a rivedermi per più di una ragione. Anche gli altri personaggi secondari, fra cui Jamie e la famiglia di Alice, sono stati molto belli e ben caratterizzati.
L'aspetto che ho trovato più interessante riguarda i disegni molto accesi e il modo in cui essi sono stati pensati dall'autore. Infatti, a fine libro c'è un interessante spiegazione di come sono stati creati i personaggi e le vicende. 
Altro punto molto interessante è il tema dell'incomprensione che Alice vive con i suoi genitori, che non ha nulla a che fare con il dono della ragazza poiché come già detto i parenti non ne sono a conoscenza. I genitori di Alice non capiscono, o sembrano non capire, perché la figlia sia così tanto arrabbiata per il trasferimento e coltivi il desiderio di essere indipendente; o ancora perché si arrabbi quando scopre una cosa che le hanno tenuto nascosto. Tutto ciò mi ha ricordato, seppur per motivi diversi, le liti che ho vissuto con i miei genitori da adolescenti.
L'unica nota dolente è il finale, che ho trovato troppo perfetto e con tanti cliché. Capisco  che essendo indirizzato ai ragazzi giovani non poteva che esserci l'happy ending, ma sarebbe stato più credibile se le situazioni non fossero cambiate così drasticamente. 


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Cosa ne pensate della mia recensione? Avete già letto questa grapich novel e concordate con il mio pensiero? 
Fatemi sapere, 
Leen

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