Review Tour | "Sei di corvi" di Leigh Bardugo



Ciao lettori! Finalmente è arrivato anche il mio momento di parlarvi di Sei di corvi di Leigh Bardugo e sappiate che lo farò in termini molto entusiastici perché l'ho semplicemente amato.


Sei di corvi (Sei di corvi, #1)
di Leigh Bardugo
Mondadori
€ 8,99 (ebook) € 18,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 24 settembre 2019
A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare.
Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura - un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni... 


Non posso esprimere a parole le felicità che ho provato quando ho scoperto che Sei di corvi sarebbe arrivato in Italia ma sappiate che ero totalmente persa. Erano anni che aspettavo di poter leggere questa duologia e ammetto che oramai mi ero persuasa dell'idea che avrei dovuto recuperare la sua versione in lingua. Per fortuna, però, grazie alla serie tv che arriverà su Netflix il prossimo anno, una casa editrice italiana si è finalmente resa conto del suo incredibile potenziale. 

Sei di corvi si apre con Kaz Brekker, uno spietato ladro di Ketterdam, vivace cittadina famosa per i suoi scambi commerciali e sede di numerose organizzazioni criminali, che un  bel giorno riceve un'offerta che non può rifiutare. Deve far evadere uno scienziato dall'impenetrabile Corte di Ghiaccio di Fjerda. E in cambio otterrà una ricca ricompensa e la gloria di essere riuscito in un'impresa impossibile Per farlo, Kaz decide di mettere insieme una banda di delinquenti con diverse ed eccezionali qualità: Inej, Jesper, Nina, Matthias e Wylan. Il grande problema è che per riuscire nella missione i sei ragazzi devono essere in grado di collaborare, fidarsi l'uno dell'altro e disposti ad affidare la propria vita nelle mani dei compagni. 

Quando tutti pensano che tu sia un mostro non devi più perdere tempo a fare cose mostruose. 

A differenza di ciò che dicono in molti, io non ho provato alcuna difficoltà nel leggere l'inizio di questa storia sebbene mi mancasse un pezzo, ovvero le vicende accadute nella Grisha Trilogy e ambientate due anni prima. Un po' perché le due cose sono davvero slegate, un po' perché l'autrice non dà per scontato che tu sappia già tutto. Infatti, lei stessa afferma che ci si può approcciare a questa storia senza aver mai letto nulla del Grishaverse e proprio per questa ragione spiega fin dal principio come è costruito il suo mondo. 
Il world building creato dall'autrice è certamente una delle cose che ho amato di più di questo romanzoLeigh Bardugo ha creato un mondo che prende spunto da nazioni e culture realmente esistenti e anche da alcuni eventi ambientati nel nostro passato. Infatti, Ketterdam ricorda molto Amsterdam, con i suoi canali ed i suoi ponti, e tutto dai nomi delle strade a quello dell'abbigliamento hanno il sapore dell'Europa del Nord. Leggendo di Fjerda, poi, la fredda nazione  dove è ambientata la seconda parte della storia, viene automaticamente in mente l'Islanda o la Scandinavia. Insomma, il Grishaverse è stato proprio pensato minuziosamente e descritto meravigliosamente

Altra cosa che ho adorato molto, e che a dire il vero avrei dovuto citare per prima perché è il motivo per cui ho amato questo libro, sono i suoi personaggi. 
Kaz è il leader del gruppo ed è quello dal carattere più lungimirante, manipolatore ed enigmatico. È lui infatti che crea i piani da seguire e tira fuori gli altri quando incappano in qualche incidente di percorso. A causa di traumi che ha vissuto nel suo passato, e di cui non ha mai parlato ad anima viva, Kaz ha serie difficoltà a intraprendere rapporti personali con le persone. Disprezza anche il contatto umano, che evita grazie all'ausilio di un paio di guanti che indossa sempre. L'unica persona che sembra riuscire a capirlo oltre le sue numerose maschere è Inej. 
Inej Ghafa è la perfetta spia ed è conosciuta da tutti con il nome di "Spettro". Soprannome che si è guadagnata grazie alla sua incredibile dote di poter vedere e sentire qualunque cosa senza che tu possa vedere o sentire lei. È molto leale a Kaz poiché l'ha aiutata a tirarsi fuori da una brutta situazione, ma non è sempre d'accordo con la sua visione del mondo e non si fa alcun problema a comunicarglielo. Cresciuta in un circo assieme ai suoi genitori acrobati, Inej è una persona che crede molto nel concetto di amicizia e famiglia.  
Jesper Fahey è un tiratore scelto e il braccio destro di Kaz. Le sue due più grandi passioni sono le sue pistole, da cui non si separa mai, e il gioco d'azzardo. A causa di questa sua dipendenza, Jesper è spesso visto come una persona inaffidabile, di cui è difficile fidarsi completamente. Grazie al suo essere spensierato e dalla battuta sempre pronta, fa da perfetto contrapposto alla serietà di Kaz. 
Nina Zenik è l'unica Grisha del gruppo ed è un'ex soldato della Seconda Armata di Ravka, che si trova a Ketterdam per rimediare ad un errore. Per poter sopravvivere in una città che rende schiavi i Grisha, Nina ha scelto di mettere a disposizione i suoi poteri - è una Corporalki quindi è in grado di manipolare il corpo umano - al servizio della Casa della Rosa Bianca. È una persona molto allegra e chiassosa che non si fa fermare da niente. È anche una ragazza estremamente affascinante, tanto da riuscire a turbare le  convinzioni di un Drüskelle. 
Matthias Helvar è un soldato di Fjerda a cui è stato insegnato fin da bambino che i Grisha sono il male. Rinchiuso alla Bocca dell'Inferno a causa di Nina, il ragazzo vorrebbe solo poter trovare il modo di vendicarsi. L'anno trascorso nella disumana prigione lo ha reso molto più freddo e brutale di quanto non sia mai stato, ma la vicinanza con il gruppo lo farà pian piano tornare ad essere il ragazzo che era un tempo. 
Infine, ma non meno importante, c'è Wylan Van Eck. Wylan è colui che ha la personalità più innocente del gruppo, forse perché è cresciuto nella parte privilegiata di Ketterdam o forse perché è una persona molto gentile e premurosa. Inserito nel gruppo fondamentalmente come pedina, poiché figlio di colui che ha affidato l'impresa nelle mani di Kaz, Wylan si fa riconoscere per la sua mente curiosa e la conoscenza degli esplosivi. 

Sei personaggi tutti superbamente descritti, dal loro background fino alle loro differenze. Di loro si scopre ogni cosa molto lentamente, da ciò che erano nel loro passato a ciò che li ha portati ad essere perfetti per una missione potenzialmente suicida. 
A parte l’iniziale antipatia a pelle provata per Matthias, è stato semplicissimo empatizzare e affezionarsi a tutti loro. I miei preferiti per il momento sono Kaz e Nina, ma in verità amo tutti quanti. Anche Wylan, di cui, in verità, si sa solo ciò che lui dice agli altri poiché il suo punto di vista è il solo assente in questa prima parte di storia. Ma spero che in futuro vi sia rimedio a ciò. 


Nessun rimpianto, nessun funerale. 


Non si può certo dire che i punti di forza di questa storia finiscano qui. Perché sarebbe una menzogna. L'unico "difetto" (per la sottoscritta non lo è) che si può attribuire a questo libro è l'iniziale lentezza. Oltre a world building e personaggi, ciò che mi è piaciuto molto di questo romanzo riguarda la storia della missione di salvataggio, che mi ha ricordato certi film d'azione che ho tanto adorato, le varie sotto trame che vedono protagonisti Kez, Inej, Jesper, Wylan, Nina e Matthias sia singolarmente che in coppia/gruppo, lo stile fluido e accattivante dell'autrice, e tutte le tematiche importanti che vengono affrontate in queste pagine. Come ad esempio lo scontro fra cultura e verità, le varie sfaccettature della sessualità, le difficoltà di una dipendenza, la persecuzione delle minoranze etniche, la disabilità fisica e la schiavitù. 
In conclusione, consiglio la lettura di Sei di corvi a chiunque sia alla ricerca di una bella storia corale che non parli necessariamente solo di magia. E sappiate che questo libro è una miniera d'oro per le citazioni quindi munitevi di post it perché ve ne serviranno parecchi.


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Cosa ne pensate della mia recensione? Rendetemi felice dicendo che avete già questo libro nella lista dei libri da leggere nel prossimo futuro!

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