Recensione | "Nevernight. Mai dimenticare" di Jay Kristoff

Buongiorno e buon ritrovati, lettori! Finalmente settembre è arrivato e con esso il mio ritorno perché, ahimè, le vacanze sono giunte al termine. So che non ne potete già più di sentir parlare di questo romanzo, ma quest'oggi ho deciso di lasciarvi la mia recensione di Nevernight. Mai dimenticare di Jay Kristoff. I pareri sui prossimi libri invece arriveranno piano piano, con calma, giusto per non farvi venire il desiderio di uccidermi. 



Nevernight. Mai dimenticare (Libro primo degli accadimenti di Illuminanotte, #1)

di Jay Kristoff
Mondadori
€ 9,99 (ebook) € 20,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
In uscita oggi, 3 settembre 2019
In una terra dove tre soli non tramontano quasi mai, un'apprendista assassina entra a far parte di una scuola di assassini, in cerca di vendetta contro i poteri di coloro che hanno distrutto la sua famiglia.
Figlia di un traditore giustiziato, Mia Corvere è riuscita a scampare per un pelo alla ribellione fallita di suo padre. 
Sola e senza amici, si nasconde in una città costruita sulle ossa di una divinità morta, inseguita dal Senato e dagli ex compagni di suo padre. Ma la sua capacità di parlare con le ombre la conduce fino alla porta di un killer in pensione, e verso un futuro che non avrebbe mai immaginato.
Ora, Mia è un'apprendista dei più mortali assassini in tutta la Repubblica - La Chiesa Rossa.
Se riuscirà a dimostrarsi la migliore tra i suoi compagni in una gara di lama, veleno e arti sottili, sarà introdotta tra le Lame della Signora dell'Omicidio Benedetto, e sarà un passo più vicino alla vendetta desiderata.
Ma un killer si aggira tra le mura della Chiesa, il sanguinario segreto del passato di Mia ritorna a perseguitarla, e un complotto per far crollare l'intera congrega comincia a spiegarsi tra le ombre che Mia ama così tanto. 
Riuscirà la ragazza a sopravvivere alla sua iniziazione per compiere così la sua vendetta? 


«Mai tirarsi indietro. Mai avere paura. E mai, mai dimenticare.»



Mai dimenticare si apre con una Mia Corvere di soli dieci anni mentre assiste alla distruzione della sua famiglia: il padre viene giustiziato con l'accusa di alto tradimento mentre la madre e il fratellino vengono imprigionati nella Pietra Filosofale, l'impenetrabile prigione della capitale. La sola a salvarsi è proprio la bambina che riesce a scappare e nascondersi per i successivi sei anni, grazie anche all'aiuto di un uomo che la accoglie in casa propria e che la tira su come se fosse sua figlia.
Ora Mia è pronta per vendicare la sua famiglia uccidendo i responsabili di tutto - il Console Julius Scaeva e il Gran Cardinale Francesco Duomo - e per farlo è decisa ad entrare a far parte della Chiesa Rossa, il gruppo di assassini più letale della Repubblica. Ogni aspirante assassino deve competere con altri novizi migliorando le proprie abilità con le spade, i veleni e l’arte della seduzione, fra allenamenti e prove fino al giorno dell’iniziazione. 
Solo quattro di loro sono destinati a diventare delle Lame, per gli altri il destino sarà di essere delle Mani. In questa impresa Mia non è sola bensì è accompagnata da Messer Cortese, un gatto d'ombra che si è unito alla ragazza subito dopo la perdita dei suoi cari e che vigila su di lei.
Ad un passo dalla fine della sua istruzione presso la Signora dell'Omicidio Benedetto, Mia si troverà costretta a riflettere su quali azioni è davvero disposta a compiere per ottenere la propria vendetta.


«I libri che amiamo, ci amano a loro volta. E proprio come noi segniamo certi passi sulle pagine, quelle pagine lasciano il loro segno su di noi. Lo posso vedere in te, come sicuramente tu lo vedi in me. Tu sei una figlia delle parole. 
Una ragazza con una storia da raccontare.»

Prima di parlarvi di cosa mi è piaciuto di questo libro voglio darvi darvi due piccoli avvertimenti. Innanzitutto, a differenza di quello che sostiene la trama pubblicata dalla Mondadori, toglietevi dalla testa di trovare una specie di Hogwarts fra questa pagine perché l'accademia per giovani maghi e streghe e la Chiesa Rossa non hanno nulla in comune. Se non si tiene conto dell'ovvio ed io non ne tengo conto. In secondo luogo, gli Accadimenti di Illuminanotte non è adatto ad un pubblico giovane. La lettura non è in alcun modo indicata per i lettori molto sensibili, facilmente impressionabili o per chi ha problemi con parolacce/imprecazioni. È una storia dai contenuti lievemente violenti e caratterizzata per un linguaggio molto colorito. Diffidate da chiunque affermi il contrario perché vuol dire che non ha capito un tubo di quello che ha letto. 

Detto questo, ho adorato immensamente Mai dimenticare. Dopo averne sentito parlare per tanto tempo, in lungo e in largo, e con pareri solo positivi, la delusione poteva essere dietro l'angolo. E invece così non è stato. 
Il world building e l'ambientazione mi sono piaciute moltissimo e sono una delle ragioni che mi hanno fatto innamorare di Kristoff. Il setting di Nevernight si basa su un semplicissimo quesito, ovvero cosa sarebbe accaduto se l'Impero Romano non fosse mai caduto e avesse resistito fino al Rinascimento italiano. Di fatti, Godsgrave, capitale dell'Impero di Itreya, la città di ossa e ponti che ricordati uno scheletro umano, è liberamente ispirata alla nostra Venezia ed è governata da una Repubblica con al vertice il Console Julius Scaeva. Il world building creato è veramente maestoso. Kristoff ha creato un universo basato fortemente su miti, religione e la magia. Nell'Impero di Itreya ci sono tre soli - il Veggente, il Sapiente e il Sorvegliante - che illuminano ogni cosa e non calano praticamente mai; solo una volta ogni due anni e mezzo i soli tramontano e si può assistere al verobuio - la notte come la intendiamo noi. Secondo la religione di Itreya, i tre soli non sono altro che gli occhi di Aa, il Semprevigile, Dio e Padre della Luce mentre la notte viene rappresentata dalla sua sorella-sposa Niah, Dea della Notte, che è anche colei che viene venerata dalla Chiesa Rossa. 

Altro punto di vera forza di questa trilogia è la sua protagonista. Mia è un personaggio molto complesso che ho amato davvero moltissimo. È un'anti eroina in piena regola, sempre in bilico fra il bene e il male e quasi sempre per un proprio tornaconto personale, ma è anche una persona fondamentalmente buona disposta a tutto per proteggere la sua Familia, sia di sangue che per scelta. È composta da tanta 
rabbia e sete di vendetta, emozioni molto forti che l'accompagnano per tutti gli anni della sua adolescenza e la fanno desiderare di divenire un'abile assassina per portare a termine la sua vendetta. È anche una persona molto vulnerabile che ha causa di ciò che ha vissuto si fida poco e apre il cuore a pochi. Dal carattere spietato e schietto, Mia è irriverente, sarcastica, volgare, coraggiosa e un tantino sconsiderata; in particolare perché non ricorda cosa significhi avere paura. Infatti, Messer Cortese, il demone d'ombra che è al suo fianco fin da quando era una bambina, vive nella sua ombra e si nutre costantemente del suo terrore. Ciò porta la ragazza a prendere molto spesso decisioni ben poco ragionate. Messer Cortese, tuttavia, non la rende solo irresponsabile ma anche una tenebris - che sono persone dotate della capacità di governare le ombre e spesso accompagnate da daemon, anch'essi fatti di ombra.
Assieme a Mia nel suo percorso di crescita e vendetta ci sono numerosi personaggi secondari che influenzeranno la sua vita, chi più e chi meno. Mercurio, Tric e Ashlin sono certamente i più caratterizzatiMercurio è colui che ha ospitato Mia in casa propria per sei lunghi anni, mentre tutti credevano che fosse morta. Tric è una accolito della Chiesa Rossa ed è davvero un bravo ragazzo, buono e gentile, con un fiuto infallibile e molto scaltro. Lui mi è piaciuto praticamente da subito e ho apprezzato tanto che il suo rapporto con Mia si evolvesse piano piano. Anche Ash, figlia di una Lama in pensione, con un caratterizzo tutto pepe mi è piaciuta e ho apprezzato la sua amicizia con Mia. Bel stratagemma per sottolineare che l'amicizia è comunque un tassello importante, anche se si vive e respira sangue e omicidio. 

Gli ultimi punti a favore di questo volume che non si possono non citare riguardano l'intreccio, il metodo e lo stile di narrazione. Io ho veramente adorato lo stile di narrazione di Kristoff così cruento, volgare, pomposo, ricco di metafore talvolta senza il minimo senso, sopra le righe e.. volgare l'ho già detto? Mia è una scaricatrice di porto ed io mi sono sentita molto affine a questo suo modo di essere. Il narratore degli Accadimenti è onnisciente e narra la storia di Mia Corvere sotto forma di biografia, dalla sua nascita alla sua morte, e su due diversi piani temporali - uno passato e uno presente. Descrivendo il tutto con dovizia di particolari e avvalendosi di note a piè di pagina per arricchire il suo racconto; un particolare che personalmente non sempre mi è piaciuto. In certi punti il narratore parla direttamente con il lettore e questo è un aspetto che in generale non sempre apprezzo, ma questa volta mi ha fatta molto ridere quindi direi che è andata bene. L'intreccio, poi, con i colpi di scena e le grandi rivelazioni è qualcosa di stupendo e mi ha tenuta incollata alle pagine. 
In conclusione, sono convinta che Jay Kristoff abbia fatto un ottimo lavoro con Mia e la sua storia e che questa trilogia possa rivelarsi una mossa vincente. Voi dovreste seriamente prendere in considerazione di leggerla. 
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Cosa ne pensate della mia recensione? Non vedevate l'ora che questa trilogia arrivasse anche da noi e siete ansiosi di leggerla?
Fatemi sapere, 
Leen

4 commenti

  1. Io ho faticato molto per buona metà del libro, all'inizio non capivo quasi nulla ahahah
    Però la fine ha rivalutato tutto *_*

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    1. All'inizio anche io ho fatto un po' fatica, ma poi sono partita spedita e l'ho divorato. Il finale mi ha distrutta un pochino ç_ç

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  2. lo sai che lo leggerò solo perché ti è piaciuto, vero? xD

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  3. Ciao, bella recensione! Finalmente ho letto questo libro (qui la mia recensione!), non vedevo l’ora di mettere le mani su questa trilogia e finalmente eccoci qui!
    Splendido! Un po’ scontato, forse, in alcune sue parti, ma assolutamente affascinante per quanto riguarda l’ambientazione, l’impianto socio-politico, l’aspetto religioso… E poi che protagonista! Mia è l’eroina che penso tutti vorremo essere e senza dubbio uno dei personaggi che ho amato di più in tutta la mia esperienza di lettrice.
    Non vedo l’ora di leggere il secondo!
    Un abbraccio, Rainy

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