Recensione | "Novemila giorni e una sola notte" di Jessica Brockmole

Novemila giorno e una sola notte è il romanzo d'esordio di Jessica Brockmole, pubblicato nel 2013. Io l'ho scoperto solo qualche mese fa e, trovandolo super scontato in una bancarella dell'usato, l'ho subito acchiappato e l'ho lentamente divorato. 
Un romanzo epistolare bellissimo e struggente, un inno alla magia delle parole e alla potenza dell'amore. 


Novemila giorni e una sola notte
di Jessica Brockmole
Nord
€ 7,99 (ebook) € 16,00 (cartaceo)
Uscito il 13 settembre 2013
Margaret non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato, limitandosi a mormorare: «Il primo volume della mia vita è esaurito», mentre gli occhi le si velavano di malinconia.
Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l’unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa, così, improvvisamente, senza neppure una parola d’addio.
Una lettera che è l’appassionata dichiarazione d’amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà infine a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla?
Come fili invisibili, tirati dalla mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia isola di Skye, nell’umile casa di una giovane poetessa che, venticinque anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore, dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente.
La portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma della sua passione, che non ha mai permesso all’odio di spegnerla. La guidano verso un uomo orgoglioso, che ha sempre seguito la voce del suo cuore, che non si è mai piegato al destino.
Le fanno scoprire un amore unico, profondo come l’oceano che divideva Elspeth e David, devastante come la tragedia che incombeva su di loro, eterno come i novemila giorni che sarebbero passati prima del loro incontro… 

Novemila giorni e una sola notte non è il classico libro. Non è il tradizionale romance dove i personaggi interagiscono trovandosi nel medesimo luogo e dove volano scintille e fuochi d'artificio ad ogni loro sguardo, parola o tocco. In questa storia ci sono, sì, le scintille e ci sono, sì, le emozioni intense, ma tutto il libro è raccontato attraverso lettere. Fogli di carta che viaggiano fra gli anni e fra diversi continenti, fra due guerre e fra diverse persone. 
Siamo nel 1912 quando Elspeth, una giovane poetessa scozzese,  riceve la lettera di David, uno studente americano che vuole complimentarsi con lei per la sua opera. Non si aspetta alcuna risposta, non crede nemmeno che la lettera arriverà davvero a lei e che lei la leggerà; tuttavia, quella di David è la prima lettera di un fan che Elspeth riceve e non solo gli risponderà, ringraziandolo di quanto scritto, ma quello scambio sarà l'inizio di una lunga corrispondenza. 
David è un ragazzino che non sa ancora cosa vuole dalla vita, ma è pieno di entusiasmo. Studia per divenire medico perché è stato il padre a scegliere per lui, ma ha un sogno di ballerino nascosto nel cassetto. Elspeth vive sull'isola di Skye, un luogo di leggende e magie, ed è insoddisfatta della propria vita. Non ha mai lasciato la sua isola poiché ha il terrore dell'acqua e vive la sua vita scrivendo poesie ed aiutando in famiglia. 
I due ragazzi sono così diversi, hanno contro le convenzioni sociali della loro epoca, le aspettative delle proprie famiglie e una guerra alle porte, tuttavia ciò non li fermerà dallo scriversi e dal vedersi. Nemmeno quando David sceglierà di arruolarsi in guerra e scoprirà finalmente qual è la sua strada.

Avrei voluto restare sempre con lì con te. Nove giorni perfetti. Svegliarsi ogni mattina e vedere quel tuo buffo sguardo stranito nel trovarmi ancora lì. Addormentarmi fra le tue braccia, cullata dalle nostre chiacchiere assonnate nel buio. 
Ho raccolto ogni parola come una perla, per poi infilarle l'una dietro l'altra nelle mie notti solitarie, di ritorno a Skye. Il tuo è il primo accento americano che abbia mai sentito. Mi piace soprattutto quando dici «Ti amo».

Qualcosa però deve essere successo fra i due, negli anni, se nel 1940 troviamo una giovane ragazza di nome Margaret, la figlia di Elspeth, ma nessun accenno a David. Siamo in tempo di guerra e Margaret sta vivendo ciò che tanti anni prima la madre ha vissuto sulla propria pelle. Il suo migliore amico, il ragazzo che le ha chiesto la mano è un soldato ed è al fronte. La loro relazione si basa su delle lettere e delle fugaci visite, incontri troppo brevi ma molto intensi. 
Ed è in questo contesto, con i tedeschi che stanno bombardando l'Inghilterra, che Margaret scopre che la madre le ha tenuto nascosto il primo volume della sua vita. E sarà attraverso le indagini della ragazza - un percorso che la porterà a Skye, l'isola dove vive sua nonna, che la ricondurrà a Finley, il fratello perduto di sua madre, e ad un passato che la tocca da vicino - che scopriremo cos'è successo ad Elspeth e David e quali sono i segreti che si celano dietro il loro inevitabile distacco

Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono saturare l’anima.

Ciò che la Brockmole racconta non è un'unica storia, ma sono più storie nella stessa. Il libro non racconta solo di una storia d'amore in tempi di guerra, ma anche dei motivi che hanno spinto una madre a nasconderla alla sua stessa figlia; di legami famigliari che si sono spezzati. Un alone di mistero alleggia su tutta la storia, dalla prima all'ultima pagina, e per scoprire i misteri che ci sono dietro alle cose non dette, alle parole non pronunciate, bisogna aspettare il momento giusto. 
Bisogna vivere la storia assieme a Elspeth, David, Margaret e Paul. 
Novemila giorni e una sola notte è un romanzo che mi ha sorpresa, in positivo. Non credevo che mi sarebbe piaciuto tanto poiché c'è una sentita mancanza di dialoghi, tuttavia ciò ha reso solo ancora più bella e particolare la storia. 
Un libro, questo, che consiglio a tutti di leggere.

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Cosa ne pensate di questa recensione? Avete letto il romanzo in questione e avete il mio stesso pensiero? Oppure no?
Fatemi sapere, 
Leen

6 commenti

  1. L'ho comprato in sconto una marea di tempo fa perché ne avevo sentito parlare molto bene *o* per quanto mi riguarda, la forma epistolare è la cosa che mi attira di più ^.^ è da un pezzo che non leggo un libro scritto così... non vedo l'ora di trovare il tempo di leggerlo :) bella recensione comunque!

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  2. Questo libro l'ho letto quasi per caso e mi è piaciuto tantissimo, è stata davvero una bellissima sorpresa

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