Recensione | "Dentro l'acqua" di Paula Hawkins

Buongiorno, lettori! 
Come avete passato il fine settimana? Ha fatto caldo caldissimo - 30 gradi! - anche da voi? 
Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Paula Hawkins uscito da pochissimo per la Piemme. 


Dentro l'acqua
di Paula Hawkins
Piemme
€ 10,99 (ebook) € 19,50 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 2 maggio 2017
Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell'Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l'hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare.
Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n'è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine - donne "scomode", difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite.
Allora qual è il segreto che l'ha trascinata con sé dentro l'acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l'acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.

Ho conosciuto quest'autrice lo scorso anno con La ragazza del treno, un libro che non mi è piaciuto praticamente per nulla. Ebbene sì, è proprio vero. La storia è bella, per carità, ma tutto il resto no. 
Ho voluto comunque dare una seconda possibilità alla Hawkins perché sì ed è stato un bene perché questo libro mi è piaciuto. Certo, lo stile è ancora un po' meh, ma è migliorata sotto molti aspetti!  

Esistono persone che sentono il richiamo dell'acqua: una specie di sesto senso, 
qualcosa di ancestrale che le riporta sempre a dove l'acqua scorre. Io sono una di loro. 
Mi sento viva solamente quando sono vicina all'acqua. 

Julia Abbott ha vissuto lontana da Beckford, la città dove è cresciuta, per diversi anni e credeva che non avrebbe più dovuto mettere in quel luogo che a lei rievoca solo ricordi spiacevoli. Sarà l'inspiegabile suicidio di sua sorella a riportare la donna in quella città per sistemare le faccende in sospeso - l'indagine, il funerale e una nipote adolescente che non ha mai conosciuto - e a costringerla ad un viaggio nei meandri nella sua mente. Julia e Nel non sono mai state tanto legate, complici le offese gratuite che la seconda diceva alla prima quando erano giovani, e negli ultimi anni non si sono affatto sentite; però Lena ha bisogno di qualcuno che si occupi di lei e una zia lontana e sconosciuta è oramai la sola famiglia che le resta. 
Arrivata in città scopre che secondo la polizia sua sorella si è suicidata nello Stagno delle Annegate, un fiume colmo di storia e tragedie che l'ha sempre ossessionata. In quelle stesse acque hanno trovato la morte tante giovani donne e Nel ha deciso di celebrare la loro scomparsa scrivendo un libro su ognuna di loro. Potrebbe essere per questo che Nel è morta? Potrebbe avere scoperto qualcosa che non avrebbe dovuto? 
Lena crede fermamente che sua madre non si sia suicidata e questa sicurezza farà sì che le indagini sulla morte di Nel continuino. Ma cos'è che nasconde la ragazza? Quali sono i segreti che non vuole rivelare e quanti di essi potrebbero avere a che fare con la morte di sua madre? 
Louise Whittaker, la madre di Katie, una ragazza che si è suicidata sei mesi prima nello stagno, potrebbe essere una dei possibili indiziati? Potrebbe la morte della figlia averla sconvolta così tanto da ritenere Nel colpevole? 
Sono tanti i segreti che girano attorno a quel fiume e verranno tutti rivelati uno ad uno all'interno del libro.

Non sei mai cambiata. Avrei dovuto saperlo. Anzi, in realtà lo sapevo. Hai sempre amato il mulino e il fiume, ed eri ossessionata da quelle donne, dalle cose che avevano fatto, da ciò che si erano lasciate alle spalle. E adesso questo. Oh, Nel, sei davvero arrivata a tanto?

Dentro l'acqua è un romanzo corale. I punti di vista di questa storia saranno tantissimi: Julia, Lena, Josh, Erin, Sean, Nickie, Mark.. Nessun personaggio è stato messo lì per caso, nessuno è secondario alle vicende, ognuno è il portavoce di piccoli colpi di scena. Ognuno di loro ha un segreto da nascondere e ognuno è legato al fiume. 
Ed è proprio il fiume di Beckford il fulcro narrativo del romanzo. Tutto gira attorno a quelle acque ribattezzate con quel nome macabro, un luogo di numerose leggende e tante verità taciute. 
Un libro che, a parer mio, ha un unico difetto: una narrazione troppo lenta. Stesso difetto che ho riscontrato anche nell'altro suo libro quindi, non so, magari è un marchio dell'autrice. 
Per il resto, la storia fila che è una meraviglia. Personaggi e luoghi ben descritti e delineati. Un caso investigativo che tiene incollati alle pagine e un sapore di occulto che rende la storia molto più coinvolgente.
Lo consiglio oppure no? Ovviamente sì. Lo consiglio a chi ha letto e apprezzato La ragazza del treno, ma anche chi è alla ricerca di un thriller fatto bene. 

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Cosa ne pensate? Avete già letto questo libro o l'altro dell'autrice?
Fatemi sapere, 
Leen

2 commenti

  1. Ciao Leen ❤
    A me La ragazza del treno era piaciuto molto e ho già acquistato anche questo secondo romanzo, che spero si riveli una bella lettura come la precedente!

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