Recensione | "Insegnami a vedere l'alba" di Josh Sundquist

Buon giorno, lettori! 
Come sta andando la settimana? State facendo letture interessanti? Al momento io sto leggendo Non vorrei lasciarti mai di Emily Bleeker e mi sta piacendo per adesso. Si vedrà più avanti. 
Quest'oggi, comunque, vi voglio parlare di un libro che mi è piaciuto molto e che consiglio!



Insegnami a vedere l'alba

di Josh Sundquist
Giunti
€ 7,99 (ebook) € 13,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 19 aprile 2017
Will, pur essendo cieco dalla nascita, decide di frequentare un liceo pubblico, vincendo i timori della madre iperprotettiva. Inizia così un’esilarante tragicommedia: in mensa si siede sulle gambe di un compagno, una ragazza ha una crisi di nervi convinta che lui la stia fissando… Per riparare, Will si offrirà di aiutarla a scrivere un articolo su una mostra di Van Gogh: impresa difficilissima, perché a Will mancano totalmente il concetto di prospettiva, di colore, e Cecil deve spiegargli ciò che vede evitando qualsiasi metafora visiva. 
Quando a Will viene offerta la possibilità di affrontare un’operazione sperimentale che potrebbe ridargli la vista il padre, medico, cerca di dissuaderlo perché i casi di successo sono rarissimi e le ricadute psicologiche spesso pesantissime. Ma Will decide di rischiare e le conseguenze, seppur inaspettate e difficili da superare, gli rivoluzioneranno meravigliosamente la vita.


Frequentare la scuola per ciechi giorno dopo giorno, un anno dopo l'altro, mi ha fatto sentire come se fossi intrappolato sulla linea di partenza anche nella vita vera. 
Ero al sicuro lì, certo. Però mi annoiavo anche. 
Avrei voluto liberarmi e avanzare sulla tortuosa strada arcobaleno della vita.

Insegnami a vedere l'alba è la storia di Will, un ragazzo cieco dalla nascita che vorrebbe sentirsi come gli altri ragazzi della sua età e vivere la sua condizione in modo indipendente. 
Decide quindi di trasferirsi dalla bolla di sicurezza della scuola per non vedenti e andare a studiare in un liceo, affrontando le sue insicurezze nei confronti degli altri e le sue paure. Sa che la strada non sarà affatto facile, ma non ha assolutamente intenzione di lasciarsi scoraggiare e sceglie di affrontare questa sfida con coraggio, spensieratezza e una buona dose di sarcasmo (l'incontro con il vice preside è qualcosa di troppo divertente!). 
Il primo giorno conosce un gruppo di ragazzi con cui stringerà amicizia e che gli darà una possibilità per ricredere sulla bontà delle persone. Il trio andrà oltre la sua diversità, la sua incapacità di vedere, e lo considererà con uno del gruppo fin da subito. Anche a scuola le cose vanno comunque abbastanza bene, nessuno lo tratta in modo diverso o lo isola perché non è come tutti quanti. 
Tuttavia, il primo giorno accadrà qualcosa che lo vedrà in prima linea e come protagonista. E nel torto, più o meno. All'ora di giornalismo fisserà troppo insistentemente una ragazza che, non sapendo che lui sia cieco, penserà che la stia fissando per la sua diversità e avrà una crisi. Il suo nome è Cecily, è il quarto membro del gruppo, ed è una persona appassionata di fotografia.
Incuriosito dal suo modo di reagire e desideroso di conoscerla, Will si farà mettere in coppia con lei per andare ad una mostra su Van Gogh dove potranno parlare, confrontarsi e dove Cecily gli darà una lezione. Di dipinti, di colori e di prospettive, Will non sa nulla, tuttavia quel pomeriggio si trasformerà ben presto in un momento di felicità e sarà uno dei momenti migliori del libro. Cecily gli farà scoprire che cosa sono i dipinti, lo istruirà sull'arte e gli insegnerà a vederla. 
Il rapporto fra i due si manterrà per praticamente tutto il libro su un legame d'amicizia, alimentato soprattutto dagli altri tre ragazzi del gruppo, e dalla non consapevolezza dei propri sentimenti da parte di entrambi. 
Finché la madre di Will non gli propone un intervento che potrebbe dare la ragazzo la vista. Un'operazione molto delicata e molto rischiosa a livello emotivo e mentale - sia in caso di esito negativo che positivo - che tuttavia accende una piccola fiammella di speranza nel ragazzo. Lui vorrebbe poter vedere. Pur avendo vissuto tutta la sua vita con la consapevolezza che la vista gli sarebbe stata sempre preclusa, e avendo quindi fatto affidamento sugli altri suoi sensi, il suo desiderio è vivo e reale. La madre e gli amici lo incoraggiano a scegliere questa via, tuttavia sia il padre e sia Cecily sono di un altro avviso. Per due ragioni differenti, ma non sono completamente d'accordo sulla scelta. Ma se Will riesce a capire la reticenza del padre, non ha idea del motivo per cui la ragazza pensi che sia meglio una vita da non vedente. 
La possibilità di poter vedere il mondo che lo circonda farà decidere al ragazzo di rischiare e sottoporsi all'operazione. Riuscirà a vedere? E se sì, come cambierà la sua vita? 

Ottenere la vista per la prima volta da adolescente, quando puoi osservare e ricordare ogni momento di quell’esperienza, è molto più che un’opportunità unica, di quelle che ti capitano una sola volta nella vita. 
Sarebbe come vincere la lotteria. Potrei vivere un migliaio o un milione di vite e non avere mai più la possibilità di sperimentare di nuovo una cosa così speciale.

Will è un protagonista che mi è piaciuto moltissimo. Intelligente, gentile, spiritoso e auto ironico. Anche con se stesso. Non vedente dalla nascita ha imparato a stare al mondo e vivere la sua vita anche senza la vista, ma ampliando tutti gli altri sensi. Ciò gli permette ugualmente di vedere, ma in un altro modo e l'autore è riuscito a rendere perfettamente questa prospettiva.  Non potendo vedere, lui non classifica le persone in base alle etichette della società, non guarda la bellezza esteriore, ma va alla ricerca di quella interiore. Ha una famiglia splendida che lo sostiene e qualche volta lo mette anche in terribile imbarazzo. La madre è molto protettiva con lui e il padre è, certe volte, molto pessimista, ma queste due caratteristiche permettono di capire quanto i due tengano davvero al figlio e vogliano il meglio per lui. 
Cecily è una ragazza che come Will è definita diversa. Ha una famiglia disintegrata - genitori divorziati e il padre che vive lontano - e non va molto d'accordo con sua madre. Per lungo tempo è stata bullizzata dai suoi compagni di scuola e ciò l'ha resa oltremodo una persona molto insicura e timida.  Cecily è anche una persona gentile, molto dolce, intelligente, determinata e piena d'affetto da dare e ricevere. 

Non ti è mai venuto in mente che, in quanto tuo amico vero, avrei potuto voler essere messo al corrente di questa informazione chiave, in modo da poterci essere per te? 
Se solo mi avessi detto questa cosa, sarei riuscito a capire. Avrei capito come mai pensavi di non piacere a nessuno. Come mai eri convinta che nessuno sarebbe voluto uscire con te. 
E ovviamente avrei cercato di farti cambiare idea su ciascuna di queste idiozie, ma almeno avrei saputo da dove venivano.

Il libro tratta temi molto sensibili e lo fa con delicatezza, ma anche con un' ironia pungente. Le diversità fisiche, le disabilità, il bullismo e le cattiverie gratuite sono temi che verranno presi e analizzati. Will e Cecily sono due facce della medesima medaglia. Hanno entrambi una caratteristica fisica che li rende soggetti a scherzi da parte delle persone, ma se il primo ha imparato a vivere queste situazioni, Cecily è ancora molto fragile
Una lettura molto leggera, anche con i temi che tratta, ma con un finale troppo affrettato. L'idea che mi è venuta è che l'autore non sapesse come mettere il punto però, anche con questo microscopico difetto, la storia rimane comunque molto dolce e il libro bello. 

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Cosa ne pensate? Avete già letto questo libro?
Fatemi sapere, 
Leen

2 commenti

  1. L'avevo messo in wishlist non appena ho visto la sua cover originale ed è proprio il genere che piace a me. Ne sono ancora più convinta dopo aver letto la tua recensione. :)

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