Ciao
lettori! Oggi riprendo una rubrica che ho lasciato un po' ad
impolverarsi e lo faccio con un libro inedito in Italia (spero che
qualche CE lo noti!). Io lo sto già leggendo in spagnolo per ripassare
la lingua in vista dell'esame che dovrò fare a gennaio, tuttavia mi
sembra che sono ad un buon punto... Okay, va bene, forse qualche parola
devo andare a cercarla sul dizionario e qualche frase non la capisco al
primo colpo, ma capisco ciò che leggo - chissà se sono anche riuscita a
tradurlo in un linguaggio coerente xD - e questo mi sembra già un bel
traguardo.
Ad ogni modo, dopo questa intro di cui non vi interessa una cippa, arrivo al libro in questione. The distance between us di Katie West (leggete qui) è il romanzo che ho scelto oggi.
Chi ben comincia...
Rubrica creata dal blog Il profumo dei libri.
Ad ogni appuntamento vi proporrò un incipit preso a caso da un libro contenuto nella mia libreria.
Ad ogni appuntamento vi proporrò un incipit preso a caso da un libro contenuto nella mia libreria.
...............................................
Sto
per bruciare la pagina con lo sguardo. Per capire il perché, dovreste
sapere che normalmente posso analizzare un'equazione con estrema
facilità ma oggi non ne sono proprio in grado.
Suonano al campanello perciò mi affretto a nascondere i compiti sotto al banco e alzo lo sguardo e vedo entrare un ragazzo che sta parlando al cellulare.
E questo è davvero strano.
Non il cellulare, ma il ragazzo. Non che gli uomini di solito non entrino in un negozio che vende bambole di porcellana... Va bene, no, in realtà non lo fanno. Gli uomini di solito non entrano in negozi come questo. Perciò, vederne entrare uno è uno spettacolo strano.
Solitamente, quando entrano, camminano trascinando i piedi finché non vedono le figure femminili e diventano estremamente imbarazzati... o annoiati.
Tuttavia questo ragazzo non sembra né annoiato né imbarazzato.
E' completamente solo e sembra molto fiducioso. La classica fiducia che solo i soldi sono in grado di dare. Moltissimi soldi.
Sorrido un pochino. Ci sono due categorie di persone che vivono nel nostro piccolo paese costiero: i ricchi e la gente che vende le cose ai ricchi. All'apparenza, il ragazzo sembra ricco e ciò significa che colleziona cose inutili, come le bambole di porcellana (l'aggettivo inutile non si deve mai utilizzare vicino a mia madre). I ricchi sono la nostra fonte di guadagno.
- Cosa vuol dire che vuole che sia io a scegliere? - Dice il signor Ricco al telefono - No, nonna non ti ha detto qual'è quella che voleva? - Sospira. - Va bene. Scelgo io.
Mette il telefono in tasca e mi fa cenno di avvicinarmi. Sì. Un cenno. Questo è esattamente quello che fa. Non ha nemmeno guardato nella mia direzione, ma ha alzato la mano per tirare due dita verso di lui. Con l'altra si gratta il mento mentre esamina le bambole davanti a lui.
Lo valuto con lo sguardo mentre mi avvicino. Un occhio inesperto non riuscirebbe a catturare la ricchezza che emana, ma io la conosco bene, ed il ragazzo puzza di essa. Solo ciò che indossa costerà più di tutti i vestiti del mio piccolo armadio.
Tuttavia, non sembra costoso; è un insieme che volutamente nasconde la sua ricchezza: pantaloni cargo e una camicia larga, con bottoni rosa e le maniche rimboccate. Ma gli abiti di questa tipologia vengono acquistati in qualche posto specializzato. Chiaramente quel ragazzo poteva comprare tutto il negozio, se solo lo voleva. Beh, non lui, i suoi genitori. Non mi sono resa conto in un primo momento, perché sembrava più vecchio, ma ora che mi trovo vicina a lui posso dire con certezza che è giovane. Forse ha la mia età, diciassette anni? Oppure un anno in più. Com'è possibile che qualcuno della mia età sia così esperto a fare scena? Ovviamente, ha avuto un'intera vita privilegiata per fare esperienza.
- Posso aiutarla, signore?
Solo mia madre sarebbe stata in grado di sentire il sarcasmo avvelenato della mia domanda.
- Sì, ho bisogno di una bambola di porcellana.
- Mi scusi, ma le abbiamo finite tutte.
Alcune persone non capiscono il mio senso dell'umorismo. Mia madre dice che sono troppo ironica. Credo che significhi che non trova divertente ciò che dico, ma significa anche che sono la sola a sapere se sto scherzando o no. Forse, se ridessi, dopo una battuta, come fa mia madre quando sto aiutando i clienti, sempre più persone mi comprenderebbero, ma non sono capace di farlo.
- Che strano - dice, ma non lo fa come se fosse divertente davvero, ma piuttosto come se non volesse parlare affatto. Ancora non mi ha guardata nemmeno una volta. - In qualunque caso, quale di questi pensi che potrebbe piacere ad una donna anziana?
- Tutte.
Un muscolo si tende sulla sua mandibola e si volta verso me. Per la frazione di un secondo vedo sorpresa nei suoi occhi, come se si fosse aspettato una donna anziana... la colpa è della mia voce, che è molto più grave del normale. Comunque, ciò non gli impedisce di dire la frase che è già fuoriuscita dalle sue labbra: - E quello che piace di più a voi?
Mi permetterebbe di dire che mi piace nulla? Nonostante il fatto che il mio futuro è inevitabile, questo negozio è l'amore della vita di mia madre, non il mio.
- Io sono a favore dei piagnoni eterni.
- Mi scusi?
Gli faccio vedere la versione in porcellana di un bambino con la bocca aperta in un pianto silenzioso e gli occhi chiusi ermeticamente.
- Preferisco non vedere i loro occhi. Gli occhi possono dire molte cose. Tutte queste bambole dicono: "vogliamo rubarti l'anima e non ridartela indietro".
Suonano al campanello perciò mi affretto a nascondere i compiti sotto al banco e alzo lo sguardo e vedo entrare un ragazzo che sta parlando al cellulare.
E questo è davvero strano.
Non il cellulare, ma il ragazzo. Non che gli uomini di solito non entrino in un negozio che vende bambole di porcellana... Va bene, no, in realtà non lo fanno. Gli uomini di solito non entrano in negozi come questo. Perciò, vederne entrare uno è uno spettacolo strano.
Solitamente, quando entrano, camminano trascinando i piedi finché non vedono le figure femminili e diventano estremamente imbarazzati... o annoiati.
Tuttavia questo ragazzo non sembra né annoiato né imbarazzato.
E' completamente solo e sembra molto fiducioso. La classica fiducia che solo i soldi sono in grado di dare. Moltissimi soldi.
Sorrido un pochino. Ci sono due categorie di persone che vivono nel nostro piccolo paese costiero: i ricchi e la gente che vende le cose ai ricchi. All'apparenza, il ragazzo sembra ricco e ciò significa che colleziona cose inutili, come le bambole di porcellana (l'aggettivo inutile non si deve mai utilizzare vicino a mia madre). I ricchi sono la nostra fonte di guadagno.
- Cosa vuol dire che vuole che sia io a scegliere? - Dice il signor Ricco al telefono - No, nonna non ti ha detto qual'è quella che voleva? - Sospira. - Va bene. Scelgo io.
Mette il telefono in tasca e mi fa cenno di avvicinarmi. Sì. Un cenno. Questo è esattamente quello che fa. Non ha nemmeno guardato nella mia direzione, ma ha alzato la mano per tirare due dita verso di lui. Con l'altra si gratta il mento mentre esamina le bambole davanti a lui.
Lo valuto con lo sguardo mentre mi avvicino. Un occhio inesperto non riuscirebbe a catturare la ricchezza che emana, ma io la conosco bene, ed il ragazzo puzza di essa. Solo ciò che indossa costerà più di tutti i vestiti del mio piccolo armadio.
Tuttavia, non sembra costoso; è un insieme che volutamente nasconde la sua ricchezza: pantaloni cargo e una camicia larga, con bottoni rosa e le maniche rimboccate. Ma gli abiti di questa tipologia vengono acquistati in qualche posto specializzato. Chiaramente quel ragazzo poteva comprare tutto il negozio, se solo lo voleva. Beh, non lui, i suoi genitori. Non mi sono resa conto in un primo momento, perché sembrava più vecchio, ma ora che mi trovo vicina a lui posso dire con certezza che è giovane. Forse ha la mia età, diciassette anni? Oppure un anno in più. Com'è possibile che qualcuno della mia età sia così esperto a fare scena? Ovviamente, ha avuto un'intera vita privilegiata per fare esperienza.
- Posso aiutarla, signore?
Solo mia madre sarebbe stata in grado di sentire il sarcasmo avvelenato della mia domanda.
- Sì, ho bisogno di una bambola di porcellana.
- Mi scusi, ma le abbiamo finite tutte.
Alcune persone non capiscono il mio senso dell'umorismo. Mia madre dice che sono troppo ironica. Credo che significhi che non trova divertente ciò che dico, ma significa anche che sono la sola a sapere se sto scherzando o no. Forse, se ridessi, dopo una battuta, come fa mia madre quando sto aiutando i clienti, sempre più persone mi comprenderebbero, ma non sono capace di farlo.
- Che strano - dice, ma non lo fa come se fosse divertente davvero, ma piuttosto come se non volesse parlare affatto. Ancora non mi ha guardata nemmeno una volta. - In qualunque caso, quale di questi pensi che potrebbe piacere ad una donna anziana?
- Tutte.
Un muscolo si tende sulla sua mandibola e si volta verso me. Per la frazione di un secondo vedo sorpresa nei suoi occhi, come se si fosse aspettato una donna anziana... la colpa è della mia voce, che è molto più grave del normale. Comunque, ciò non gli impedisce di dire la frase che è già fuoriuscita dalle sue labbra: - E quello che piace di più a voi?
Mi permetterebbe di dire che mi piace nulla? Nonostante il fatto che il mio futuro è inevitabile, questo negozio è l'amore della vita di mia madre, non il mio.
- Io sono a favore dei piagnoni eterni.
- Mi scusi?
Gli faccio vedere la versione in porcellana di un bambino con la bocca aperta in un pianto silenzioso e gli occhi chiusi ermeticamente.
- Preferisco non vedere i loro occhi. Gli occhi possono dire molte cose. Tutte queste bambole dicono: "vogliamo rubarti l'anima e non ridartela indietro".
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E
su questa frase concludo il post. Anche a me, come alla protagonista,
le bambole di porcellana non mi piacciono affatto! E voi cosa ne
pensate, invece?
E del paragrafo cosa mi dite?
Fatemi sapere con un commento,
Leen
Leen
L'ho letto ed è dolcissimo *_*
RispondiEliminaSì, mi ricordo una foto del cartaceo! Io ho letto ancora poco ma per ora mi sta piacendo molto.. i libri della West non mi hanno mai delusa finora.
EliminaL'ho letto qualche mese fa ed è carinissimo ♡ adoro i libri della West! Non vedo l'ora esca "By Your Side".. Anche io tempo fa prese un libro in spagnolo per ripassare la lingua! (il primo della serie The Goddess Test). Vorrei leggerlo questo autunno. Spero di non essere troppo arrugginita XD
RispondiEliminaQuella serie ce l'ho in WL da un sacco di tempo! Dovrei decidermi a leggerla..
EliminaAnche io adoro i suoi libri e finora non mi ha mai delusa e spero che non accadrà nemmeno questa volta. “By your side“ é probabile che lo pre-ordinerò perché mi incuriosisce tantissimo!
Non l'ho letto ma wow.. lo attenziono assolutamente <3
RispondiEliminaPer il momento c'è solo in lingua, ma c'è qualche possibilità che venga pubblicato in Italia. Dopotutto, sono già usciti due romanzi di questa autrice (e forse ne uscirà un terzo). Quindi.. incrociamo le dita!
EliminaNon ho ancora letto nulla di Kasie West, ma i suoi libri mi ispirano tantissimo!
RispondiEliminaAllora ti dico di recuperare quelli che sono usciti in Italia per il momento perché ne vale la pena:)
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