Recensione | "L'importanza di chiamarti amore" di Anna Premoli

Ciao lettori, come state? Domenica qui è venuto giù il mondo, ha piovuto, diluviato e gradinato; ora che le temperature sono diminuite ho pensato di approfittarne un po'. 
L'importanza di chiamarti amore di Anna Premoli è il romanzo di cui vi parlo oggi. Uscito lo scorso 26 maggio per la Newton Compton, è il "seguito" di L'amore non è mai una cosa semplice (recensione). 

Giada, la protagonista, è presente anche nell'altro romanzo. Il suo ruolo, un po' marginale, era quello della migliore amica di Lavinia. Qui il suo ruolo cambierà e diventerà quello di protagonista, al suo fianco troviamo Ariberto Castelli - compagno d'università e di stage. 


L'importanza di chiamarti amore
di Anna Premoli
Newton Compton
€ 4,99 (ebook)  € 9,90 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 26 Maggio 2016

Giada sa bene di essere una ragazza dal carattere piuttosto difficile, quindi non si stupisce affatto di trovarsi in una fase della propria vita nella quale non va d’accordo quasi con nessuno: con il suo ragazzo storico la situazione è appesa a un filo e del rapporto con i suoi genitori… meglio non parlare. Ma Giada ha un obiettivo ben preciso: laurearsi con il massimo dei voti e il prima possibile. Il resto dei problemi può passare in secondo piano. Così credeva, almeno finché lo stage presso una prestigiosa società di consulenza di Milano non la mette di fronte a quello che per lei è sempre stato il prototipo dei ragazzi da evitare come la peste: Ariberto Castelli, fiero rappresentante del partito delle camicie su misura e dei pullover firmati. E tra loro c’è un precedente molto imbarazzante che potrebbe crearle qualche complicazione che non aveva assolutamente messo in conto... 

La storia si apre con una scena già vista nel romanzo precedente, ma da un'altro punto di vista. Giada, Lavinia e Alessandra si trovano in discoteca per passare una serata a divertirsi, sebbene non sia l'ambiente di nessuna delle tre, e qui trovano alcuni loro compagni d'università. Mentre Seb, incavolato, arriva e se ne va, portandosi Lavinia con sé, Giada fa la conoscenza di Ariberto. 
Giada è un peperino con un carattere pungente e tutto spigoli. Lei è ribelle, scontrosa, ironica e anticonformista. Dolce e leale con gli amici, è sempre pronta a consigliare ed aiutarli. Il rapporto con i suoi genitori è conflittuale, la sua storia d'amore è oramai agli sgoccioli e si ritrova inaspettatamente attratta da un ragazzo così diverso da lei e da ciò che ha sempre creduto di volere; e ciò non fa altro che metterla ancora più in difficoltà.
Ariberto è una ragazzo fantastico: dolce, premuroso, intelligente, sensibile, bello e molto paziente. Giada prima cerca di odiarlo, o almeno di non farselo piacere, quando però capisce di non riuscirci passa al piano B. Tenta - inutilmente - di farsi detestare, appioppandogli discutibili soprannomi (Berta, Ariberto Castelli "Vien - dal - mare") che avrebbero fatto incavolare chiunque, ma niente sembra riuscire a far desistere il ragazzo. Ari vuole approfondire la conoscenza con la ragazza, vorrebbe poter diventare almeno suo amico, e il momento perfetto arriva quando Giada e Ari saranno costretti a far squadra. 


Ho trovato i personaggi, sia principali che secondari, molto veri e realistici. Giada è un vulcano pronto ad esplodere da un momento all'altro, con una corazza molto spessa che nasconde la fragilità di una bambina. La ragazza è così com'è proprio a causa dei suoi genitori. Ha sempre voluto essere l'opposto di ciò che sono loro, fare il contrario di ciò che dicevano, e andare contro ad ogni loro regole. Anche Filippo, il suo ragazzo storico, è una conseguenza collaterale di questo comportamento. E sarà proprio Ari, il classico ragazzo della porta accanto, con il sorriso perennemente in visto, a farle aprire gli occhi. 

Ari l'ho trovato semplicemente meraviglioso e le parole da spendere su questo personaggio sono solo belle. A tratti l'ho trovato un po' irritante, soprattutto agli inizi, ma solo perché sono più simile - caratterialmente parlando - a Giada.  
Lavinia e Alessandra faranno la loro comparsa e saranno una sottospecie di cupidi. Anche le due famiglie si faranno vedere. Inutile dire che ho profondamente detestato i genitori di Giada mentre ho adorato quelli di Ari!
La storia non è molto originale, ma è un perfetto esempio di come gli opposti si attraggano. Lui, fra camicie costose e abiti firmati, è l'emblema di ciò che Giada più odia. Lei, riservata e ribelle, è un rompicapo che attrae Ariberto come una falena con la luce. Lui è l'allegria fatta persona, lei sembra essere sempre di malumore. Due persone agli antipodi che sentono un'inefrenabile attrazione l'uno verso l'altro. Impossibile non voler scoprire cosa accadrà. 
Ho trovato questo libro molto carino, una storia dolce e romantica al punto giusto. Purtroppo non ha superato l'adorazione immensa che provo verso la precedente opera, però comunque lo consiglio. 

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Cosa ne pensate della mia recensione? Avrei voluto scrivervi di più, ma le parole non riesco a farle uscire. Spero comunque che possa bastarvi:) 
A presto,
Leen 

6 commenti

  1. Io sono indecisa su questo volume, il primo mi era piaciuto ma non da impazzire e non sono molto tentata visti i caratteri dei personaggi >.< magari se fanno un'offerta lampo lo prendo ;D

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    1. Se sei indecisa se comprarlo o meno perché non sei certa che ti potrebbe piacere, sì, è il caso di aspettare. Prova a vedere se magari c'è in biblioteca:)

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  2. Ciao, leggerò presto questo romanzo: "L'amore non è una cosa semplice" mi era piaciuto molto e sono curiosa di conoscere qualcosa in più sull'amica di Lavinia e Ariberto :-)

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    1. Ciao! Ero molto curiosa anche io e sono contenta che la Premoli abbia deciso di scrivere questo libro :)

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  3. Ciao Leen,
    io ho preferito di gran lunga l'altro libro L'amore non mai una cosa semplice che ho semplicemente adorato. Questo mi è piaciuto un pò di meno ma trovo che la Premoli sia bravissima comunque

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    1. Ciao Susy,
      La penso esattamente come te. La Premoli é sempre bravissima, ma questo romanzo ha qualcosa in meno rispetto all'altro. Non per i personaggi, ma proprio per la storia in sé. La

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