Ciao lettori! Devo ammettere che scegliere il libro da proporvi per il tema di questo mese è stato molto semplice. Anche se forse non ho rispettato proprio del tutto la richiesta perché, vedete, non esiste una tipologia di libri che leggo esclusivamente il estate. Sì, ci sono libri che prediligo durante le serate estive o che adoro portarmi dietro al mare per leggerli sotto all'ombrellone, ma sono libri che leggo comunque anche durante il resto dell'anno.
Ho quindi deciso di parlarvi di un'ultima lettura che rientra proprio in quel genere letterario a cui amo dedicarmi particolarmente durante le serate estive. Incrociando le dita che vada bene comunque.
Ho quindi deciso di parlarvi di un'ultima lettura che rientra proprio in quel genere letterario a cui amo dedicarmi particolarmente durante le serate estive. Incrociando le dita che vada bene comunque.
Il collegio (Dublin Murder Squad, #5)
di Tana French
Einaudi
€ 9,99 (ebook) € 21,00 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 28 maggio 2019
Il detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un'occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l'anno prima nel collegio più prestigioso d'Irlanda. L'indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt'altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri.
Il detective Stephen Moran lavora nella sezione cold case della polizia di Dublino, ma il suo sogno nel cassetto è entrare nella Omicidi. L’occasione gli si presenta una mattina sotto forma di Holly Mackey, adolescente figlia di un collega e testimone chiave di un suo vecchio caso. La stessa Holly che ora frequenta il prestigioso collegio femminile St. Kilda, in cui l'anno prima è avvenuto l'omicidio irrisolto del giovane Chris Harper, uno studente del collegio maschile vicino, e che afferma di avere possibili informazioni sull'indagine. Quella stessa mattina la ragazza ha trovato un biglietto molto enigmatico sulla bacheca del St. Kilda che l'ha fatta subito correre alla centrale della polizia. Qualcuno, infatti, ha lasciato intendere di conoscere l'identità dell'assassinio di Chris e non c'è alcun dubbio che sia stata una delle ragazze che frequenta quell'istituto a scriverlo.
Il detective Moran non perde tempo e consegna di persona la lettera alla detective incaricata del caso, la collega Antoniette Conway, e con la sua proverbiale determinazione riesce a strapparle l’occasione di affiancarla nella nuova indagine. Il tempo però stringe, i due detective devono tornare sul luogo del delitto per interrogare e scovare la ragazza che ha scritto il biglietto prima che l'assassino la trovi e la faccia tacere per sempre.
Ricordi quell’età? Non è la stessa cosa. Non vedono il quadro d’insieme. Per questo la metà delle cose che fanno sembrano da malati di mente certificati, a noi adulti. Da adolescente, le cose non hanno senso, e nemmeno tu hai senso. Non te lo aspetti neanche più, che ci sia un senso.
Il detective Moran non perde tempo e consegna di persona la lettera alla detective incaricata del caso, la collega Antoniette Conway, e con la sua proverbiale determinazione riesce a strapparle l’occasione di affiancarla nella nuova indagine. Il tempo però stringe, i due detective devono tornare sul luogo del delitto per interrogare e scovare la ragazza che ha scritto il biglietto prima che l'assassino la trovi e la faccia tacere per sempre.
Ricordi quell’età? Non è la stessa cosa. Non vedono il quadro d’insieme. Per questo la metà delle cose che fanno sembrano da malati di mente certificati, a noi adulti. Da adolescente, le cose non hanno senso, e nemmeno tu hai senso. Non te lo aspetti neanche più, che ci sia un senso.
Ho scoperto Tana French solo lo scorso giugno e vorrei poter dire che è stato amore a prima lettura ma sarebbe una bugia. Il suo primo libro, che è anche il primo volume di questa serie, non mi è proprio piaciuto nonostante le ottime premesse. Ero quindi un po' scoraggiata sul leggere ancora qualcosa di suo. Poi quando ho scoperto che avrei potuto continuare la serie in un ordine a caso perché i personaggi e i casi sono sempre diversi, mi sono buttata a capofitto in questo romanzo che era quello che mi ispirava di più e direi che la seconda volta è stata quella buona. Staccarsi dalle pagine di questo romanzo è stato davvero molto difficoltoso perché la storia mi ha presa davvero un sacco.
La storia racconta ne Il collegio si snoda su due filoni narrativi che si alternano e che hanno come punto in comune Chris Harper. C'è un prima che mostra come il sedicenne viveva la sua quotidianità di studente, analizzando in profondità i rapporti con amici e coetanei e, in particolare, i suoi comportamenti con le ragazze. E c'è un dopo che segue l'indagine dei detective mentre cercano di scoprire cosa è davvero successo l'anno prima nel boschetto che fiancheggia il collegio femminile, interrogando nuovamente tutte le persone coinvolte e scoprendo nuove importanti informazioni. Via via che l'indagine, il cerchio degli indiziati si chiuderà su otto ragazze - un gruppo di quattro capitanate da Julia e uno da Joanna - che non vanno molto d'accordo fra di loro e che erano le più vicine a Chris. E le sole, se l'assassino si nasconde davvero in un gruppo di liceali, ad avere una ragione per uccidere. Nonostante chiunque, detective inclusi, ha non poche difficoltà a credere che una sedicenne potrebbe essere capace di tanta crudeltà.
La decisione di alternare passato e presente dando così modo di avere un quadro più completo della vicenda mi è piaciuta molto, in particolare perché permette al lettore di fare ulteriori ipotesi sull'identità e il movente dell'assassino. Indagine, movente e assassino risultano davvero ben architettati e mi sono piaciuti molto.
I personaggi sono ciò che tuttavia mi è piaciuto di più. Principali o secondari, adulti o adolescenti, sono tutti ben costruiti e molto credibili nel loro ruolo. Le loro sono personalità a tuttotondo e la French, soprattutto con gli adolescenti, non si è lasciata scappare neanche un particolare. Sono piacevolmente sorpresa nell'ammettere che mi sono piaciuti tutti, anche se ovviamente ho delle preferenze. Il detective Moran e Holly mi sono piaciuti veramente tantissimo e le loro interazioni, complice la reciproca conoscenza, sono state davvero belle.
Ho veramente apprezzato anche la scelta di inserire una varietà di tematiche, che spaziano da un'analisi sulla vita degli adolescenti, alle malattie mentali, fino a quella dell'amicizia. Il rapporto che lega Holly, Becca, Julia e Selena è qualcosa di veramente prezioso. Il loro è un legame molto solido, in grado di superare qualunque cosa e di non spezzarsi davanti a niente. Dall'altra parte si vede anche l'improbabile duo Conway-Moran e la loro cooperazione che potrebbe trasformarsi in un'amicizia lunga e molto solida.
Infine, c'è da fare una menzione allo stile di scrittura dell'autrice: diretto, ricercato ed evocativo. Le minuziose descrizioni sono affascinanti e coinvolgenti e trascinano all'interno di un thriller un po' atipico - che non posso fare a meno di consigliarvi.
La storia racconta ne Il collegio si snoda su due filoni narrativi che si alternano e che hanno come punto in comune Chris Harper. C'è un prima che mostra come il sedicenne viveva la sua quotidianità di studente, analizzando in profondità i rapporti con amici e coetanei e, in particolare, i suoi comportamenti con le ragazze. E c'è un dopo che segue l'indagine dei detective mentre cercano di scoprire cosa è davvero successo l'anno prima nel boschetto che fiancheggia il collegio femminile, interrogando nuovamente tutte le persone coinvolte e scoprendo nuove importanti informazioni. Via via che l'indagine, il cerchio degli indiziati si chiuderà su otto ragazze - un gruppo di quattro capitanate da Julia e uno da Joanna - che non vanno molto d'accordo fra di loro e che erano le più vicine a Chris. E le sole, se l'assassino si nasconde davvero in un gruppo di liceali, ad avere una ragione per uccidere. Nonostante chiunque, detective inclusi, ha non poche difficoltà a credere che una sedicenne potrebbe essere capace di tanta crudeltà.
La decisione di alternare passato e presente dando così modo di avere un quadro più completo della vicenda mi è piaciuta molto, in particolare perché permette al lettore di fare ulteriori ipotesi sull'identità e il movente dell'assassino. Indagine, movente e assassino risultano davvero ben architettati e mi sono piaciuti molto.
I personaggi sono ciò che tuttavia mi è piaciuto di più. Principali o secondari, adulti o adolescenti, sono tutti ben costruiti e molto credibili nel loro ruolo. Le loro sono personalità a tuttotondo e la French, soprattutto con gli adolescenti, non si è lasciata scappare neanche un particolare. Sono piacevolmente sorpresa nell'ammettere che mi sono piaciuti tutti, anche se ovviamente ho delle preferenze. Il detective Moran e Holly mi sono piaciuti veramente tantissimo e le loro interazioni, complice la reciproca conoscenza, sono state davvero belle.
Ho veramente apprezzato anche la scelta di inserire una varietà di tematiche, che spaziano da un'analisi sulla vita degli adolescenti, alle malattie mentali, fino a quella dell'amicizia. Il rapporto che lega Holly, Becca, Julia e Selena è qualcosa di veramente prezioso. Il loro è un legame molto solido, in grado di superare qualunque cosa e di non spezzarsi davanti a niente. Dall'altra parte si vede anche l'improbabile duo Conway-Moran e la loro cooperazione che potrebbe trasformarsi in un'amicizia lunga e molto solida.
Infine, c'è da fare una menzione allo stile di scrittura dell'autrice: diretto, ricercato ed evocativo. Le minuziose descrizioni sono affascinanti e coinvolgenti e trascinano all'interno di un thriller un po' atipico - che non posso fare a meno di consigliarvi.
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Cosa ne pensate della mia recensione? Avete letto qualche romanzo di questa autrice?
Fatemi sapere,
Leen
Non ho letto nulla di questa autrice. Il romanzo mi tenta, ma è abbastanza lungo e questo un po' mi spaventa. Sono indecisa.
RispondiEliminaMi affiderò al caso: se entro giovedì nessuno lo prende in prestito, lo porto a casa io. :-)
Ciao da Lea
sono molto in linea con il commento di Lea, però visto che si tratta di un quinto volume dovrei prima recuperare i precedenti. segno perchè mi interessa.
RispondiEliminaio amo andare di seguito nelle serie anche quando i personaggi cambiano, altrimenti mi sembra sempre che manchi qualche pezzo. Però me lo segno, sembra particolare
RispondiEliminaNon avrei mai potuto iniziare dal quinto, anche se si poteva farlo, mi sarebbe venuta come minimo una crisi d’ansia, ma tu hai seguito il tuo istinto e credo che, in questo contesto,sia l’unica cosa che conti davvero!
RispondiEliminaNon conosco questo romanzo
RispondiEliminaNon conosco l'autrice ma, leggendo che è il quinto di una serie, nonostante la curiosità mi manca il coraggio di leggere un'altra serie. Bella e precisa la tua recensione, grazie!
RispondiEliminaNon conoscevo né autrice né libro... Però mi hai stuzzicata! Potrei anche cedere alla tentazione di comprarlo e leggerlo XD
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