Recensione: "Let it snow. Innamorarsi sotto la neve" di John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle

Buon inizio settimana, lettori!
Strano ma vero, quest'oggi sono qui per parlarvi di un libro che ho finito giusto qualche giorno fa. Let it snow. Innamorarsi sotto la neve è un romanzo scritto da tre autori famosi: John Green, Maurice Johnson e Lauren Myracle. In via teorica avrei voluto leggere questo libro durante il periodo natalizio ma purtroppo non ci sono riuscita a causa di vari impegni e di letture in arretrato; motivo per cui ho deciso che sarebbe slittato fra le prime letture dell'anno nuovo.
Di questi tre autori ho letto solo Green in Cercando Alaska, le altre due autrici le ho sentito spesso nominare ma non ho ancora avuto l'occasione di cimentarmi nella lettura di una delle loro opere. Mi rifarò.
Ecco a voi la prima recensione dell'anno!



TITOLO: Let it snow. Innamorarsi sotto la neve
AUTORI: John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle
EDITORE: Rizzoli
PREZZO CARTACEO: € 16,50
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 Novembre 2015

È la Vigilia di Natale a Gracetown. Scende la neve, i regali sono già sotto l’albero e le luci brillano per le strade. Sembra tutto pronto per la festa, ma una tormenta arriva a sparigliare le carte. Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e vagare per la città fino a incontrare un intrigante sconosciuto. Oppure prendere la macchina per raggiungere una festa che promette di essere memorabile, per scoprire che l’amore è più vicino di quanto pensassimo. O ancora ritrovare qualcuno che si credeva perduto, ma solo dopo una giornata piena di imprevisti e di… maiali. Grazie a John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle, affermati autori Young Adult, la magia delle vacanze splende su questi tre racconti d’amore, che s’intrecciano tra loro mettendo in scena baci appassionati e avventure esilaranti.

Recensione:
Innamorarsi sotto la neve è stato un vero e proprio successo. Sia negli States che qui in Italia. Tanto che l'anno prossimo, proprio sotto il periodo natalizio, sarà nelle sale cinematografiche! Insomma, promette bene...
E proprio perché è stato tutto questo grandioso successo, io mi sento un pesce fuor d'acqua. Non avevo grandi aspettative per questo libro, ma tutti ne hanno parlato talmente bene che credevo fosse fantastico! Per carità, è un libro carino e l'intreccio è fatto veramente bene. però non mi ha coinvolto così tanto.
Per spiegarvi il motivo per cui il libro non mi è piaciuto appieno, vi lascerò un parere dei tre racconti presi singolarmente.
Nella prima storia, Jubilee Express di Maureen Johnson, troviamo la sedicenne Jubilee (nome stranissimo!) alle prese con una crisi pre-natalizia degna di tale nome. E' il pomeriggio della Vigilia di Natale quando scopre che i genitori sono stati arrestati e lei si vede sfumare tutti i progetti che aveva organizzato. Arrabbiata e scocciata si trova quindi costretta ad andare in Florida per passare il resto delle festività con i nonni, tuttavia quel viaggio si riscoprirà essere più interessante di quanto si possa immaginare. A causa di una tormenta di neve che bloccherà il treno a Gracetown, Jubilee farà degli incontri parecchio interessanti. Fra cheerleader e ragazzi dal cuore infranto, lei vivrà una Vigilia all'insegna dell'avventura che le sconvolgerà la vita non solo per una giornata...
 In Un cheertastico miracolo di Natale di John Green ci troviamo a Gracetown, a casa di Tobin mentre sta passando la serata con i suoi due migliori amici. Una maratona filmica è il programma della serata finché non squilla il telefono. Un treno si è bloccato e delle cheerleder si sono riversato alla Waffle House, dove lavora un loro amico che gli invita a partecipare al party; sempre se sono i primi ad arrivare. Inizia così l'avventura di Tobin: una corsa contro il tempo e la neve per poter godere della fantastica vista di un gruppo di cheerleader. Questo Natale però ha ben altro in serbo per il nostro protagonista. Ci saranno molte sorprese per il nostro giovane Tobin che scoprirà la vera magia del Natale.
Nell'ultimo racconto, Il santo patrono dei maiali di Lauren Myracle veniamo catapultati da Addie. La ragazza è completamente distrutta per aver mandato a monte la sua storia d'amore. La ragazza sperava di poter sistemare le cose, ma quando il suo ragazzo non si presenta all'appuntamento, lei capisce che è finita davvero e inizia a disperarsi. Il fatto che sia completamente e totalmente colpa sua non ha alcuna importanza.
Ma non c'è mai fine al peggio perché Addie, troppo presa a pensare solo a se stessa, rischia di rovinare il Natale della sua migliore amica.  Una serie di piccoli miracoli di Natale - come un maialino che sta in una tazza, una donna che potrebbe essere un angelo e una ragazza che porta il nome di un dolce - le cambieranno la giornata in positivo e infine comprenderà l'insegnamento più grande.

Il racconto di Jubilee è quello che mi è piaciuto di più. Mi ha fatto morire dal ridere la storia dell'arresto dei suoi genitori, così come mi hanno fatto venire un sorriso radioso le altre piccole disavventure. Jubilee è una sedicenne come tante altre. Non sa ancora cosa vuole esattamente dalla vita e crede fermamente nei suoi pensieri.
Non mi è dispiaciuto affatto il racconto di Green. E' stato abbastanza divertente stare nella testa di un ragazzo sedicenne. Soprattutto quando scopre che il Duca, la sua migliore amica, è a tutti gli effetti una ragazza! 
Invece...Fin dalla prima pagina Addie mi ha fatto venire l'orticaria. E' quel tipo di persona che non sopporto affatto: egoista, odiosa, egocentrica. Ma vi giuro che ad un certo punto del racconto, pressappoco verso la fine, mi sono arrabbiata io al suo posto. Perché va bene che pensa sempre a se stessa, va bene che aveva promesso, va bene tutto quanto, ma se una serie di problematiche ti tengono bloccata sul tuo posto di lavoro - sottolineo di lavoro - non puoi pensare che Addie abbia fatto davvero di proposito. Cioè.. seriamente? A parte questa piccola parentesi di solidarietà, non mi è piaciuto nulla. Non mi è piaciuta lei, non mi è piaciuta la storia e non mi è piaciuta l'evoluzione fulminea.
Il voto complessivo del romanzo è tre stelline e mezzo (il mezzo tutto dovuto alla Johnson). Questa è un'antologia romantica sotto mentite spoglie: quelle natalizie. Tuttavia, il romanzo perde di efficacia se letto durante un qualsiasi altro periodo dell'anno poiché il Natale - e la sua magia - è una parte ben presente.
In conclusione, il romanzo è molto leggero e divertente. Adatto a chi cerca una storia senza troppo impegno, fronzoli e romantica. Lo stile dei tre scrittori si adatta perfettamente l'uno all'altro e l'intreccio è fatto bene. 
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Cosa ne pensate? Lo avete già letto? Se sì, fatemi sapere cosa ne pensate. Ditemi se siete d'accordo o meno con il mio parere.
Alla prossima,
Leen

1 commento

  1. Anch'io ho preferito di più la prima storia e meno male perchè se avessi cominciato a leggere dall'ultima non avrei continuato la lettura

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