Buon pomeriggio, lettori! Oggi torno con una nuova recensione, vi parlo di La confraternita delle streghe di Kass Morgan & Danielle Paige. Se i nomi delle due autrici non vi sono nuovi è perché sono già stati pubblicati loro libri in Italia: la Morgan è autrice della saga letteraria di The 100 mentre Paige ha scritto La ladra di neve.
La Kappa Rho Ni non è una confraternita come le altre. Non solo perché è la più potente ed esclusiva del campus. E nemmeno perché tutte le ragazze che ne fanno parte sono bellissime, intelligenti e ambiziose. Il vero motivo è che quelle studentesse nascondono un segreto. Sono tutte streghe. Scarlett Winter ha sempre saputo di esserlo ed è determinata a diventare la presidentessa della confraternita, come prima di lei lo sono state sua madre e sua sorella. L'unico ostacolo è un terribile segreto del suo passato che, dovesse venire alla luce, le farebbe perdere tutto… Vivi Devereaux, invece, non ha idea di essere una strega e non ha mai vissuto abbastanza a lungo in un luogo per riuscire a costruire dei rapporti duraturi. Per lei, entrare a far parte della Kappa Rho Ni significherebbe trovare un posto in cui sentirsi finalmente a casa. E per questo è disposta a tutto pur di riuscirci. Peccato che sulla sua strada trovi Scarlett, assolutamente convinta che lei non sia per nulla adatta a diventare una "sorella". Quando però un potere malvagio inizia a manifestarsi nel campus, le ragazze si trovano costrette a mettere da parte le loro rivalità per salvare le compagne. Qualcuno, infatti, ha scoperto il segreto della confraternita ed è intenzionato a fare il possibile per vedere bruciare tutte quelle streghe…
La confraternita delle streghe segue le vicende di Scarlett Winter e Vivian Devereaux, studentesse del college e consorelle nella confraternita Kappa Rho Nu - che altro non è che una congrega di streghe.
Le due ragazze non potrebbero essere più diverse: Scarlett è una studentessa modello, arriva da una famiglia molto facoltosa ed è fidanzata con il presidente di un’altra confraternita. Ma soprattutto ha sempre saputo di avere poteri magici. Vivi no, e quando lo scopre durante la sua prima settimana al college ne rimane sconvolta. Le due potrebbero essere grandi amiche, peccato che non scorra buon sangue fin dal loro primo incontro.
Nonostante non si stiano simpatiche a vicenda, Scarlett e Vivi sono l’unica speranza per salvare la Congrega da una grande minaccia. Riusciranno le due a fare un passo indietro per il bene delle loro sorelle?
Ai tempi dell'antica Grecia, i corvi erano associati alle profezie, uccelli eletti per custodire i segreti della divinità e condividerne la saggezza.
Quando ho iniziato a leggere La confraternita delle streghe non sapevo bene cosa aspettarmi poiché in realtà non mi sono informata più di tanto su questo libro. L’ho letto principalmente spinta dal desiderio di leggere qualcosa sulle streghe, poiché negli ultimi anni si è vista molto poco nel panorama letterario italiano. Dopo che sono trascorsi alcuni giorni dalla conclusione della lettura posso dirvi che ciò che penso di questa storia è “carina”, niente di più e niente di meno. Sfortunatamente le autrici non si sono applicate più di tanto per confezionare una storia coinvolgente ed emozionante, anzi l’hanno infarcita di talmente tanti cliché che sembra di essere tornati indietro di 10 anni. Ciononostante risulta essere ugualmente godibile.
Ciò che ho apprezzato di più dell’intero romanzo è Scarlett, la co-protagonista. All’apparenza sembra essere la classica ragazza snob, che considera tutti inferiori, in realtà è una persona molto gentile e simpatico. Non è nemmeno forte come appare, anzi si sente costantemente schiacciata dalle aspettative della sua famiglia. Le uniche persone con cui ha sempre potuto essere se stessa, e non per questo venire amata meno, sono state la tata Minnie e Mason. La prima è morta da poco, il fidanzato invece si sta avvicinando un po’ troppo a qualcun’altra…
Vivi, l’altra protagonista, è cresciuta solo con la madre e non è mai rimasta in un luogo abbastanza a lungo da fare amicizia con qualcuno. Quando arriva al college e scopre di essere una strega, tutto ciò che vuole è diventare una Kappa Rho Nu per avere finalmente una famiglia. In confronto a Scarlett, ma in realtà anche a tanti altri personaggi secondari, Vivian è molto normale, quasi anonima. Per i primi capitoli non mi è andata particolarmente a genio e il mio problema nei suoi confronti è sicuramente stato influenzato da Mason (io non ho ancora capito cosa ci trovino tutte in lui) ma verso la fine sono riuscita un pochino ad apprezzarla.
Un altro elemento che ho molto apprezzato è l’ambientazione. I college americani hanno sempre esercitato un grande fascino su di me, tanto che da piccola mi è capitato di fantasticare sull’idea di passare un periodo all’estero, soprattutto ad affascinarmi erano le confraternite. Questo tuttavia è merito di una delle serie tv della mia adolescenza: Greek. Ditemi che l’avete vista, vi prego!
Infine, La confraternita delle streghe è un romanzo che si potrebbe leggere da solo poiché ha una sua conclusione ma credo che riporrò nuovamente fiducia nelle autrici e leggerò anche il secondo volume. Voi cosa pensate di fare?
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