Buon lunedì, lettori! Oggi inizio la settimana con la recensione di Graceling di Kristin Cashore, primo volume di una trilogia uscita circa 10 anni fa e ripubblicata a settembre in un volume unico. Sono certa che tra voi lettori ci saranno tanti che l'hanno già letto, ora scopriamo cosa ne penso io!
Graceling (Graceling, #1)
di Kristin Cashore
DeA
€ 4,99 (ebook) € 19,90 (cartaceo)
Uscito il 21 settembre 2021
Katje ha diciotto anni ed è una Graceling, una ragazza con un dono unico. Lo si intuisce dai suoi occhi, di colori diversi. Ma se capire chi è un Graceling è qualcosa di immediato, non lo è altrettanto individuarne il Dono. Esistono Graceling che possiedono la capacità di ripetere le parole al contrario o di ricordare dettagli insoliti, o di cucinare deliziosi piatti per la corte del re. Il Dono di Katje, però, non è come questi. È terrificante e spaventoso, incontrollabile. Il suo Dono è un segreto che per tutta la vita ha cercato di tenere nascosto al mondo, e in particolare a suo zio, re Rand. Ma ora le cose stanno per cambiare: Katje dovrà scegliere se inchinarsi davanti al sovrano più vendicativo dei Sette Regni, o fuggire insieme a un Graceling dallo sguardo intenso, che sembra conoscerla fin troppo bene.
Graceling narra le vicende di Katje, una ragazza di diciotto anni con una dote molto particolare: è una Graceling. I Graceling sono una stirpe di creature soprannaturali che possiedono un dono, una capacità unica che li contraddistingue, e si riconoscono dai loro occhi di colore diverso. Katjie possiede il temibile dono di uccidere, scoperto per caso all'età di 8 anni, e per questo viene sfruttata dallo zio per uccidere nemici o eseguire missioni potenzialmente mortali. Katjie è sempre stata molto dedita al suo lavoro di sicario, non contraddendo mai le decisioni dello zio, fino a quando durante durante una missione di salvataggio incrocia la spada con un Graceling. Po che sembra conoscerla nel profondo e le dice verità che la scuotono. Da quel momento Katjie verrà attagliata da un susseguirsi di dubbi ed incertezze e dovrà decidere se vuole continuate ad essere una pedina nelle mani dello zio o avere un futuro diverso.
Quando sei un mostro, pensò Katja, ti ringraziano e ti applaudono se non ti comporti come tale. Le sarebbe piaciuto non essere ammirata per quel motivo.
Graceling è uscito più di 10 anni fa in Italia ed io non l'ho mai letto. Ovviamente lo conoscevo e a grandi linee sapevo anche di cosa parlasse ma non ho mai avuto il desiderio di leggerlo. Poi ho scoperto che la DeA aveva deciso di riproporlo in una nuova veste, ho riletto la trama e bom. Improvvisamente mi è venuta curiosità verso questo titolo. Devo dire che l'ho trovato carino, ma nulla più.
La mia parte preferita di questo primo volume è il world building. L'universo creato dall'autrice è composto da 7 regni diversi tra di loro, in cui tuttavia sono presenti i Graceling. Come già detto, sono persone con doni diversi ed impossibili da individuare ma le capacità possono essere tra le più svariate: c'è chi sa leggere nella mente, chi ha ripetere le parole al contrario, chi ricorda ogni più piccolo dettaglio e altri legati al combattimento. Graceling non si nasce ma si diventa ed il dono può manifestarsi in qualsiasi momento, senza alcun preavviso.
Altro elemento a favore sono i personaggi, sia i due principali che i secondari.
A onor del vero, Lady Katje inizialmente mi è stata non poco antipatica. In parte perché rappresenta un po' il cliché delle protagoniste femminili di un decennio fa - ragazza forte e determinata, che però ha un cuore d'oro - e in parte perché semplicemente non mi è stata a genio subito. Forse c'entra anche il fatto che fin dal primo momento non ho potuto non paragonarla a Celeana. Invece, è piaciuto molto molto di più Po, un Graceling proveniente da un regno diverso. Pur essendo di aspetto bellissimo e affascinante, Po è riflessivo, sensibile e gentile. Molto diverso dai classici protagonisti maschili dei fantasy e da Katje, tanto che inizialmente i due non andranno per niente d'accordo.
Infine, non posso non spendere qualche parola sul finale. Mi è sembrato davvero troppo sbrigativo per quasi 500 pagine di libro. Mi auguro che in Bitterblue vengano approfondite alcune questioni.
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