Recensione | "Tredici" di Jay Asher

Ciao lettori, 
oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto qualche anno fa e che ho riletto in occasione dell'uscita telefilmica! Infatti la Mondadori ha deciso di ristamparlo con una nuovissima edizione. 
Tredici di Jay Asher è un libro veramente stupendo che racconta la storia di Hanna Becker e delle ragioni che l'hanno portata a compiere il proprio suicidio. 


Tredici 
di Jay Asher
Mondadori 
€ 6,99 (ebook) € 17,00 (cartaceo)
Uscito il 29 gennaio 2013
Clay Jensen torna a casa da scuola e davanti alla porta trova un pacchetto indirizzato a lui, ma senza mittente. Dentro ci sono sette cassette numerate con dello smalto blu. Clay comincia ad ascoltare: le ha registrate Hannah Baker, la ragazza di cui Clay è innamorato da sempre. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Hannah ha registrato tredici storie, una per lato, una per ogni persona che in un modo o nell’altro l’ha spinta verso la decisione di togliersi la vita. Ma lui cosa c’entra? Clay è sconvolto, vuole capire fino in fondo, scoprire quale ruolo ha svolto. Per tutta la notte, guidato dalla voce di Hannah, Clay ripercorre gli episodi e i luoghi che hanno segnato la vita della ragazza e che come tante piccole palle di neve si sono accumulati fino a divenire una valanga incontrollabile. Per tutta la notte, con la voce nelle cuffie, Clay si tuffa nei ricordi, nei rimpianti, e si tormenta cercando di capire cosa sarebbe successo se…
Per tantissimo tempo ho guardato la pagina bianca senza sapere minimamente che cosa scrivere. E ancora adesso, sebbene siano passate almeno un paio di settimane dalla conclusione della lettura, ho il vuoto totale. 
Vorrei dire talmente tante cose che non so da dove iniziare e non so nemmeno dove finire, per evitare di anticipare eventi o situazioni a chi ancora non lo ha letto. E, purtroppo, in questo libro ci sono tante cose che succedono, tanti fatti che si susseguono e tantissime situazioni che è bene viverle senza conoscerle che mi stanno mettendo in crisi. 
Devo anche confidarvi una piccolissima cosuccia prima di iniziare la vera e propria recensione. Questo libro mi è piaciuto, sì, ma non l'ho trovato straordinario e non lo definirei mai un capolavoro. Ci sono cose in questa storia che non mi sono proprio piaciute, ci sono azioni che i personaggi compiono che non definirei mai da denuncia e poi ci sono alcuni comportamenti di Hanna che mi hanno fatto un po' storcere il naso. Nel complesso, tuttavia, è un bel libro perché Jay Asher ha descritto una realtà che spesso - troppo spesso - accade agli adolescenti. E i ragazzi, in particolare modo se sono piccoli, non dicono nulla. Subiscono e stanno in silenzio. 
Ed è quello che fa anche Hanna. 
Hanna non parla. Hanna non si confida. Hanna subisce, subisce e subisce. 
Hanna non solo è la vittima, ma è anche la carnefice di se stessa.
E tutte le cose che le accadono durante gli anni, tutti gli atti di bullismo o semplicemente degli scherzi idioti, la portano a credere che c'è un'unica via d'uscita da questa storia. Che tutto ciò che le capita può concludersi unicamente con un epilogo. Perciò lo fa: si suicida. 

“Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori... Ve lo prometto.”

Due settimane dopo la sua morte iniziano a girare delle registrazioni, tredici cassette, prodotte da Hanna stessa che spiegano quali sono le ragioni che l'hanno portata a compiere quel gesto. I destinatari sono tredici, per l'appunto, e ognuno di loro è in qualche modo il co-responsabile della fine della ragazza. 
La storia viene narrata attraverso le cassette di Hanna e la voce di Clay, il protagonista del libro. Passato e presente si mescolano e fin dalle prime pagine è chiaro che la storia di Hanna è incominciata fin dal primo anno di liceo. E sempre attraverso i loro racconti, si notano due versioni della stessa persona. Più versioni. Perché ciò che Hanna subisce durante gli anni la porta inevitabilmente al cambiamento. 
La Hanna dolce, gentile e con un sorriso per tutti, si trasforma in una persona chiusa e triste.  Bisognosa dell'affetto genitoriale che sembra mancare a causa dei problemi economici. Bisognosa di un amore puro e senza giudizio. Bisognosa di un'amicizia solida e vera. 
La ragazza non parlerà mai apertamente di ciò che le sta capitando, ma i campanelli di allarme ci sono tutti quanti. Eppure nessuno vede, nessuna nota e nessuno parla. Nessuno la difende, nessuno la consola. La situazione potrebbe apparire abbastanza surreale se non fosse che è molto più reale di quanto si pensi. 

Ciò che mi è piaciuto di più di questo libro è proprio il realismo. Tredici è narrato dal punto di vista di una ragazza, una persona che ha subito troppe delusioni e che pensa che la vita le riserverà soltanto quello. Hanna non vede quello che potrebbe avere, ma solo quello che già ha. Ha una reputazione cucita addosso che la etichetta ma non la identifica, non ha amici sinceri e leali, non ha un ragazzo che la ama e non ha una famiglia presente e costante. Tutto ciò che è successo almeno ad un centinaio di adolescenti, ma purtroppo non tutti sono uguali. Alcuni sono troppo fragili e troppo sensibili per riuscire a mandare a quel paese gli stronzi, per cambiare la propria esistenza e per combattere il bullismo. Non tutti siamo uguali. Non tutti riescono a tener testa alle bruttezze della vita. 
E la storia di Hanna è proprio un monito. Non è un grido di bullismo e di cattiverie gratuite, ma è un inno alla riflessione. Al non far ripetere ancora, ancora e ancora la stessa storia. 
Un altro punto a favore va all'espediente utilizzato. La storia inizia con Clay che si ritrova sulla porta di casa una scatola delle scarpe con tredici registrazioni, senza alcun mittente. In quelle cassette Hanna lancia un grido di accusa e una sottile minaccia. Se le cassette non gireranno e arriveranno a tutte e tredici le persone citate, un'altra copia verrà resa pubblica. E questo è un motivo più che sufficiente per far collaborare tutti quanti. 
Perché alcuni degli episodi raccontati sono delle stupidaggini, degli scherzetti un po' idioti, ma altri sono davvero delle brutalità. 
E accade qualcosa che Hanna non aveva previsto perché nell'intimità della sua confessione, le persone si uniranno. Il suo segreto le unirà per sempre. 

“Anima sola” di Hanna Baker

Incrocio il tuo sguardo
Ma tu non mi vedi
A malapena rispondi
Se mormoro
Come stai
Due amici del cuore
Due anime gemelle
Forse non lo siamo 
Forse non lo sapremo mai

Madre mia 
Mi hai portato in te
Ora non vedi altro
Che ciò che indosso qui
La gente ti chiede
Come sto
Tu sorridi e annuisci
Fai che non finisca
Così
Mettimi
Sotto il cielo di Dio e
Conoscimi
Non mi guardare solo con gli occhi
Strappa
Questa maschera di carne e di parola
E vedimi
Per la mia anima sola.

Concludo questa recensione un po' troppo sconclusionata - ne sono consapevole! - ricordandovi che domani, 31 marzo, su Netflix andrà in onda la serie tv ispirata a questo libro. Gli episodi saranno ovviamente tredici e in ognuno di essi verrà narrata una cassetta. Io sono troppo curiosa e non vedo l'ora di vederla! 

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Cosa ne pensate di questo libro? Lo avete letto? 
Fatemi sapere, 
Leen








4 commenti

  1. Dopo la tua recensione, voglio assolutamente leggerlo. La storia di Hanna, in un modo o nell'altro, mi riguarda da vicino, tocca una parte di me, quindi il fatto che ti abbia colpito mi fa sperare che non lo trovi superficiale o simili

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    1. Sono contenta che la recensione ti sia piaciuta e spero davvero che ti piacerà anche il libro! Alcuni lettori lo hanno effettivamente trovato un po' superficiale perché non rispecchia tutti i "canoni" comuni del bullismo, dell'atteggiamento di un suicida o del suicidio in generale, ma ogni persona ha una percezioni diversa delle situazioni. Anche in base al vissuto personale.

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  2. Mi sarebbe piaciuto davvero tanto leggero questo libro prima di vedere la serie tv, ma non solo non è un buon periodo, ma non credo riuscirò a resistere alla tentazione!

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    1. Puoi anche leggerlo dopo aver visto la serie tv. Non sarai punita, tranquilla u.u

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