Vi va di scoprire qual è l'inizio di questo romanzo che si prospetta essere molto entusiasmante?
CHI BEN COMINCIA...
Rubrica creata dal blog Il profumo dei libri.
Ad ogni appuntamento vi proporrò un incipit preso a caso da un libro contenuto nella mia libreria.
Ad ogni appuntamento vi proporrò un incipit preso a caso da un libro contenuto nella mia libreria.
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gli occhi di scatto: il mio inquietante sesto senso mi aveva fatto
schizzare a mille l'istinto di combattere o di fuggire. Respiravo a
fatica a causa del pavimento coperto di polvere e dell'umidità della
Georgia. Da quando ero scappata da Miami, non avevo più trovato un
posto sicuro.
Nemmeno questa fabbrica abbandonata lo era.
C'erano dei daimon.
Li sentivo al piano di sotto, perlustravano sistematicamente tutte le stanze, spalancavano le porte e le rinchiudevano sbattendole. Il rumore mi riportò a qualche giorno prima, quando aveva aperto la posrta della camera della mamma. L'avevo vista fra le grinfie di uno di quei mostri, di fianco a un vaso rotto di fiori d'ibisco. I petali viola erano caduti sul pavimento, mescolandosi al sangue. Il ricordo mi fece annodare lo stomaco; il dolore era vivo efortissimo, ma non potevo pensare a lei in questo momento.
Balzai in piedi, bloccandomi nel corridioi stretto e sforzandomi di capire quanti daimon ci fossero, in base ai rumori. Tre? Forse di più? Afferrai di scatto il manico sottile della paletta da giardiniere. La sollevai, facendo scorrere le dita sui bordi taglienti rivestiti di titanio. Quel gesto mi fece ricordare cosa dovevo fare. I daimon odiavano il titanio.
Nemmeno questa fabbrica abbandonata lo era.
C'erano dei daimon.
Li sentivo al piano di sotto, perlustravano sistematicamente tutte le stanze, spalancavano le porte e le rinchiudevano sbattendole. Il rumore mi riportò a qualche giorno prima, quando aveva aperto la posrta della camera della mamma. L'avevo vista fra le grinfie di uno di quei mostri, di fianco a un vaso rotto di fiori d'ibisco. I petali viola erano caduti sul pavimento, mescolandosi al sangue. Il ricordo mi fece annodare lo stomaco; il dolore era vivo efortissimo, ma non potevo pensare a lei in questo momento.
Balzai in piedi, bloccandomi nel corridioi stretto e sforzandomi di capire quanti daimon ci fossero, in base ai rumori. Tre? Forse di più? Afferrai di scatto il manico sottile della paletta da giardiniere. La sollevai, facendo scorrere le dita sui bordi taglienti rivestiti di titanio. Quel gesto mi fece ricordare cosa dovevo fare. I daimon odiavano il titanio.
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Allora, ditemi, cosa ne pensate? Alexandria, la protagonista e la voce narrante, sembra che si trovi nei guai...
Fatemi sapere con un commento,
Leen
Leen
Ciao Leen eccome se mi piace voglio assolutamente leggerlo! ❤️
RispondiEliminaCiao Ely! Sono contenta che quindi sia stata una cosa gradita:)
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