Buongiorno, lettori! Come state e come è iniziata la vostra settimana? La mia non è iniziata proprio nel modo migliore perché ho rincominciato le lezioni in Università e devo svegliarmi presto >.< Io odio svegliarmi presto!
Oggi sono qui per parlarvi di Sortilegio di Rachel Hawkins, l'ultimo volume della trilogia Hex Hall. Purtroppo questo romanzo, rispetto ai precedenti, non mi è piaciuto così tanto; anzi, se dovessi fare un paragone fra Incantesimo e questo, vincerebbe il primo. Eppure pur con le sue pecche non mi ha fatto schifo mi è dispiaciuto più di tanto, qualche punto se lo guadagna anche lui.
Sortilegio (Hex Hall, #3)
di Rachel Hawkins
Newton Compton
€ 4,99 (ebook) € 14,90 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 17 marzo 2016
Proprio quando Sophie Mercer aveva deciso di accettare i suoi straordinari poteri magici, tipici di un demone, il Consiglio glieli ha tolti. Ora Sophie è indifesa e in balia dei suoi nemici giurati, le Brannick, una famiglia di donne guerriere che dà la caccia ai Prodigium. O almeno questo è ciò che Sophie pensa, fino al momento in cui non farà una scoperta sorprendente. Le Brannick sanno che una guerra epocale sta arrivando, e credono che Sophie sia l’unico essere abbastanza potente da salvare il mondo. Ma senza la magia, Sophie non è così sicura di sé. Riuscirà a riottenere i suoi poteri prima che sia troppo tardi?
Sortilegio
inizia esattamente da dove si era concluso Maleficio o almeno così
sembra all'inizio. Sophie si ritrova senza poteri a causa della
Rimozione a cui è stata sottoposta ed è entrata nell'Itineres per
fuggire da Thorne Abbey e per raggiungere la madre.
Degli altri non si sa più niente. James, il padre di Sophie, dopo essere stato sottoposto anch'egli alla Rimozione è un demone senza poteri, Jenna e Archer sono dispersi nel nulla mentre anche di Cal non si sa nulla. Non sappiamo né se sono morti, né se Cal sia riuscito a salvarli o tanto meno se sia morto anche lui provandoci.
Degli altri non si sa più niente. James, il padre di Sophie, dopo essere stato sottoposto anch'egli alla Rimozione è un demone senza poteri, Jenna e Archer sono dispersi nel nulla mentre anche di Cal non si sa nulla. Non sappiamo né se sono morti, né se Cal sia riuscito a salvarli o tanto meno se sia morto anche lui provandoci.
Uscendo
dal portale da cui Cal l'aveva fatta entrare, la ragazza si sente a
pezzi e non ha idea di dove si trovi. Sa che è in un bosco e che si
trova nelle vicinanze delle Brannick, una famiglia di famigerate
cacciatrici di Prodigium, ma per il resto è all'oscuro di ogni cosa.
Cercando di salvare un lupo mannaro, Sophie
si ritroverà faccia a faccia con Izzy e Finley, due giovani
cacciatrici, che le daranno un colpo in testa e la porteranno al
quartier generale. Qui ritroverà e riabbraccerà finalmente la
madre e scoprirà parecchie verità che le sono state
taciute per tantissimo tempo. Alla fine di Maleficio avevo molte
domande sul perché la madre si trovasse dalle Brannick e sono stata ben
felice di constatare che la teoria a cui ero arrivata era corretta!
Tuttavia
Sophie non può restare con le mani in mano ma deve iniziare a darsi da
fare. C'è una guerra inevitabile all'orizzonte e la ragazza è senza
poteri; per di più è passata un'intera settimana da quando ha lasciato
Thorne Abbey e le sorelle Cascaroff hanno senz'altro iniziato a mettere
in atto il loro piano. Con l'aiuto del fantasma di Elodie e delle
Brannick, Sophie deve capire come poter sconfiggere una volta per tutte
il nemico. Se ce la farà o meno spetta a voi scoprirlo, io mi fermo
qui con la trama di questo ultimo romanzo e inizio a snocciolarvi i
miei pareri.
Questo ultimo romanzo stranamente mi è piaciuto un po' meno rispetto agli altri, soprattuto al primo. Un po' per i mancati colpi di scena del romanzo (alcuni si capivano già dallo scorso, altri erano ben interpretabili nella storia) e un po' per la mancata evoluzione finale dei personaggi;
a parte Eloise e Cal. E questo mi è dispiaciuto davvero tantissimo
perché nel secondo volume Sophie era maturata tantissimo eppure è
rimasta statica da allora. Okay che sono passati appena tre mesi, ma
con tutto ciò che ha scoperto e con ciò che ha dovuto fare, mi sarei
aspettata di più. Un'altra cosa che non mi è affatto piaciuta è il
triangolo-non triangolo. Non so davvero cosa la Hawkins avesse in testa
e cosa volesse fare con Sophie-Archer-Cal ma senz'altro ha toppato.
Ciò che invece mi è piaciuto è l'introduzione del personaggio di Izzy (sarà la protagonista dello spin-off, tra l'altro), una scoperta importante sul passato di Archer (anche se avrei preferito fosse approfondita un pelo di più), la costante presenza di Elodie (sia benedetta!) e un po' tutta la trama del romanzo.
Quest'ultima parte è avvincente e interessante ma la Hawkins non è
riuscita a darle lo splendore che avrebbe meritato. Per dirne una: la
battaglia finale. Sono arrivata alla fine e mi sono domandata "è
seria?" perché sono sincera io speravo in altro, in ben altro! Tra
l'altro c'è un fatto che avviene nel finale che mi ha fatto storcere il
naso. Non tanto per l'atto in sé che, okay, ci sta, ma per la persona
che lo compie e non ci sta affatto. Per di più non mi sono affatto
piaciute le motivazioni che hanno spinto i cattivi a compiere quelle
azioni. Mi aspettavo veramente di più, soprattutto perché è l'ultimo
libro!
In conclusione
posso dirvi che il libro mi è piaciuto - pur non avendomi fatto
impazzire come mi sarei aspettata - e quindi lo consiglio. Questa saga la consiglierò sempre perché è una bella saga.
Mischia il paranormale, le emozioni e il coraggio dei personaggi, in un
mix che potrebbe avere dell'esplosivo ma che all'ultimo perde quel
tocco che l'avrebbe fatta brillare.
Lo
stile della Hawkins rimane invariato: leggero, ironico e frizzante fino
all'ultimo secondo. I personaggi mi sono piaciuti tutti quanti. Sophie
per il suo umorismo, Jenna per la sua simpatia, Archer per il suo
temperamento, Cal per il suo coraggio e Elodie perché è Elodie.
Quindi,
in sintesi, consiglio l'intera saga anche se il finale mi ha lasciata
un po' con l'amaro in bocca. Ma, su, non disperiamoci, c'è sempre lo
spin-off e spero che Rachel abbia imparato la lezione: i triangoli non
sono il suo forte.
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Vi è piaciuta questa recensione? Avete già letto il romanzo o quelli precedenti?
Fatemi sapere,
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