Ciao lettori! Qualche giorno fa vi ho parlato di Graceling, quest'oggi continua l'evento dedicato alla trilogia di Kristin Cashore con la recensione di Fire.
Al di là dei sette regni vivono creature dalla bellezza mozzafiato, animali dai colori sgargianti capaci di ammaliare gli uomini e di prendere possesso delle loro menti. Sono i mostri. Fire è una di loro: l'unico mostro in tutta la Valle con sembianze umane. Molti vorrebbero impadronirsi del suo enorme potere e sfruttarlo per usurpare la corona, ma Fire ha giurato di usare il suo fascino solo per difendersi dai suoi nemici. Non è facile, però, mantenere i buoni propositi. Non quando re Nash e i suoi fratelli hanno bisogno del suo aiuto. Non quando un intero esercito è pronto a sacrificarsi per proteggere quel che rimane del regno. Non quando il principe Brigan le sta così vicino.
Fire segue le vicende dell’omonima protagonista, una ragazza mostro dall’aspetto meraviglioso e dai capelli rosso fuoco. Fire ha il potere di poter entrare nelle menti altrui, leggerne i pensieri e manipolarli; tuttavia usa questo dono solo per difendersi da chi vorrebbe ucciderla. La repulsione della ragazza verso la sua capacità è una diretta conseguenza di ciò che il padre ha fatto con il suo stesso potere: quasi distrutto il regno supportato da Re Nax. Ora che entrambi gli uomini sono morti, nella Valle vige una pace fasulla che tutti sanno durerà ben poco.
Presto Fire verrà chiamata da Re Nash ed il principe Brigan per trovare una riposta ad una nuova possibile minaccia.
È bene che sappiate che Fire è un romanzo prequel un tantino diverso da quello che ci si aspetta quando lo si inizia a leggere. Infatti, è ambientato in un luogo ed un tempo diverso rispetto alle vicende che hanno per protagonista Katje. Le mie aspettative iniziali erano scoprire qualcosa di più sul sistema magico e sui Graceling, tutti aspetti che nel romanzo di Katje non sono approfonditi. In realtà, ho letto tutt’altro ma la fortuna è che mi è piaciuto!
Un aspetto che senz’altro sono riuscita ad apprezzare bene è il world building, che mi è piaciuto un po’ di più rispetto al precedente romanzo. La Valle è popolata da mostri dai colori sgargianti che vengono o uccisi oppure sottomessi. I mostri però non hanno tutti gli aspetti animali mostruosi bensì ne esistono pochi dall'aspetto umano, che sono quelli più pericolosi perché dotati di capacità che annullano la volontà umana.
Anche la protagonista ha un suo perché. In realtà, Fire non è stata una protagonista semplice da gestire e più volte mi sono trovata in disaccordo con lei tuttavia è stato impossibile non affezionarsi. Fire è cresciuta lontano da tutti, in una delle tenute del padre ai limiti della Valle, per poter vivere serenamente. Le uniche persone che le era permesso incontrare erano Arciere e suo padre Brocker, gli unici che l'hanno sempre vista come una semplice bambina e l'hanno aiutata a crescere con un'educazione umana. Infatti, più pericoloso del suo temibile potere di soggiornare le menti, Fire è pericolosa a causa della sua bellezza.
In conclusione, per quel che mi riguarda Fire è stato un romanzo nettamente migliore di Graceling e per questa ragione lo consiglio a tutti gli amanti dei fantasy.
Da quando è uscito il quarto libro, "Winterkeep", ho ricominciato ad accarezzare l'idea di recuperare questa serie.
RispondiEliminaSe mi dici che merita, penso che ci farò un serio pensierino! :D