Dopo avervi parlato di Graceling e Fire, oggi è il momento di condividere il mio pensiero su Bitterblue, il terzo volume della saga di Kristin Cashore.
Sono passati 8 anni da quando la principessa Bitterblue e il suo popolo sono stati salvati dai piani diabolici di suo padre Leck. Ora il regno è in pace, anche se il ricordo dell’ex sovrano, psicopatico e violento, è ancora vivo.Curiosa di conoscere cosa accade oltre le mura del castello, Bitterblue scappa di nascosto e si aggira per le vie della capitale, scoprendo ben presto che il solo modo di superare 35 anni di vessazioni è quello di rivangare e rielaborare il passato. Due ladri, che hanno giurato di rubare solo ai malfattori, cambieranno per sempre la sua vita, perché possiedono la chiave per svelare la verità sul regno di Leck.E uno di loro, un Graceling, potrebbe avere anche la chiave per il suo cuore.
Sono trascorsi 8 anni da quando Re Leck è stato assassinato ma il regno di Monsea non è ancora guarito dagli anni di tirannia che ha vissuto. Ora il regno ha una nuova regina, la giovane Bitterblue ha tutte le intenzioni di riportare gioia nel suo regno.
Quando spiacevoli ricordi tornano a fare capolino nella sua mente, la ragazza inizia a sospettare che chi le è più vicino le stia mentendo. Certa di poter trovare da sola le risposte a tutte le domande, Bitterblue inizia ad avventurarsi ogni notte fuori dal castello e scopre che la morte di suo padre non è stata abbastanza per un cambiamento.
«La memoria funziona così» commentò la ragazza con calma. «Senza volerlo ci dimentichiamo le cose, e poi – quando meno ce l’aspettiamo – ci ritornano in mente.» E a volte i ricordi riappaiono incompleti e stravolti.
Nessun commento