Recensione | "Il regno di cenere" di Sarah J. Maas [Review Party]

Buon pomeriggio, lettori! Nuovo giorno, nuova recensione. E che recensione! Oggi è un giorno super atteso dai fan italiani della saga Il trono di ghiaccio di Sarah J. Maas perché finalmente è stato pubblicato il volume conclusivo della serie: Il regno di cenere.


Il regno di cenere (Il trono di ghiaccio, #7) 
di Sarah J. Maas
Mondadori 
€ 8,99 (ebook) € 18,00 (cartaceo)
In uscita oggi, 19 ottobre 2021
Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama. Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi. Non è l'unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.


Il regno di cenere inizia dove il precedente volume si era fermato: Aelin è prigioniera di Maeve e quasi nessuno ne è ancora a conoscenza perché Lysandra ha preso il suo posto,  impersonandola al nord al fianco di Aedion e Rowan, per tenere insieme il regno che sta cadendo a pezzi. Dorian è partito con Manon e le Tredici alla ricerca delle Crochan, le streghe da sempre nemiche delle Denti di Ferro, per riunire i due popoli sotto un'unica Regina e trovare nuove alleate per la guerra che è oramai alle porte. 

Infine, Chaol sta facendo ritorno a casa con l'esercito che aveva promesso e preziose informazioni che potrebbero cambiare le sorti del mondo. Riusciranno Aelin, Dorian, Manon ed il resto della compagnia a non piegarsi davanti ai nemici e salvare i loro popoli? 


“C’era una volta, in una terra ridotta in cenere, una giovane principessa che amava il suo regno”


È sempre molto difficile parlare di un romanzo che conclude una saga quindi non riuscirò a scrivere questa recensione come vorrei. Ma va bene così, se ricercassi la perfezione non riuscirei a pubblicarla mai. 


Il regno di cenere mi ha fatto emozionare e piangere. Ha un sacco di difetti  - ci sono state situazioni che personalmente avrei cambiato e un centinaio di pagine di cui avrei volentieri fatto a meno - ma è un buon finale ed è questo che conta. 


I personaggi sono sempre stati la mia parte preferita di questa saga ed in questi volume si riconfermano essere fantastici. Sono rimasta molto soddisfatta di come la Maas sia riuscita a gestirli tutti. Ammetto che avevo un po' timore ma alla fine è riuscita a dare a tutti loro una storia ed uno scopo. Anche se le scelte prese da alcuni di loro mi hanno fatta irritare non poco, i personaggi originali li ho adorati tutti e sono molto orgogliosa di come sia andata ad ognuno di loro (tranne a Chaol, non mi passerà mai). Tra i personagg“nuovi” non posso non citare le Tredici ed Elide, il. loro rapporto con Manon è qualcosa di troppo prezioso! 


Un aspetto che purtroppo non sono riuscita ad apprezzare appieno sono state le scene di battaglia. Non perché la Maas le abbia scritte male o perché sono troppo caotiche bensì per i  cambi di PoV. Descrivere ciò che succede una o due volte è abbastanza, ma c'è davvero bisogno di ripetere le stesse dinamiche per tutti i personaggi? Direi di no. 


Altro tasto dolente sono le coppie. Manon&Dorian ed Elide&Lorcan sono gli unici che mi hanno fatto un pochino sognare e, anzi, gli ultimi citati mi hanno proprio fatto venire gli occhi a cuoricino in ogni scena perché sono bellissimi. Alcune coppie non sono riuscita ad apprezzarle (Chaol&Yrene, Aelin&Rowan) mentre altre non le ho proprio sopportate. Detesto quando gli autori accoppiano personaggi solo perché devono farlo. Anche perché uno di questi personaggi si meritava decisamente di meglio! 


In conclusione, sono convintissima che la Maas avrebbe potuto fare decisamente di meglio ma fortunatamente il finale è abbastanza aperto da permettere a chiunque di pensare un po' quello che vuole dei vari personaggi. 



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