Buongiorno e buon inizio settimana, lettori! Quest'oggi vi parlo di un romanzo uscito pochi giorni fa nelle nostre librerie: Il regno capovolto di Marie Lu.
Il regno capovolto
di Marie Lu
Mondadori
€ 3,99 (ebook) € 12,99 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 2 febbraio 2020
Nata con uno straordinario dono musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell'Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro.Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.
Il regno capovolto segue la storia di Maria Anna Mozart, una musicista straordinaria che ha un unico desiderio: vorrebbe essere ricordata per sempre. Nannerl vorrebbe che il suo nome rimanesse scolpito nella storia del mondo, come quelli delle Regine del suo passato, ma in quanto donna, per di più non nobiliare, la possibilità le è negata dalla nascita.
Brava a suonare e comporre quasi quanto suo fratello minore, Wolfgang Mozart, Nannerl cresce sentendosi come una ombra finché un principe senza trono di un mondo magico non va da lei con una promessa. Un piccolo favore in cambio del suo desiderio più profondo.
Rifiutarsi per Maria Anna è impossibile, ma quale sarà il prezzo da pagare?
Ti dice di suonare, e tu suoni. Ti dice di inchinarti, e tu ti inchini. Ti dice cosa devi fare e cosa non devi fare e tu fai questo e non fai quello. Ti dice di non arrabbiarti, e tu sorridi, abbassi gli occhi, taci e ti comporti esattamente come ti ha detto, sperando che sia ciò che vuole. E poi una sera ti accorgi che gli hai dato tanta parte di te stessa che non ti è rimasto altro che l’inchino, il sorriso, e il silenzio. Non sei nulla.
Inizio col dirvi che sono trascorsi anni dall'ultima volta che ho letto un romanzo di Marie Lu e che non avevo la minima idea di cosa aspettarmi da Il regno capovolto. Sono abbastanza ignorante nel settore musica quindi vi dico, con anche un pelo di imbarazzo in effetti, che non sapevo che nella famiglia Mozart ci fossero due musicisti. Di Nannerl avevo sentito parlare, ma non ho mai dato un granché di importanza alla sua storia...
Un aspetto che ho tanto apprezzato di questa storia è proprio lei: Maria Anna Mozart. A onor del vero, con Nannerl ho avuto un rapporto di alti e bassi per tutto il romanzo. Ho provato un moto di simpatia immediato per lei, sono riuscita a entrare facilmente in sintonia con i suoi desideri e le sue paure, e il suo voler essere ricordata nonostante tutto. Purtroppo però più si andava avanti con le pagine, più il suo atteggiamento mi faceva saltare i nervi. Troppo accomodante di confronti del padre, che per inciso ho detestato profondamente, e nei confronti della società in cui vive. In quanto donna, Maria Anna può suonare ma non comporre e quindi lei non lo fa. Non compone neanche per se stessa, fra le mura di casa sua, perché semplicemente è cresciuta con l'idea che non sta bene che una donna faccia questo tipo di attività. Insomma, considerando il suo desiderio di essere ricordata come una grande musicista mi aspettavo un po' di più da lei.
Altro elemento che ho molto apprezzato è il rapporto fra i fratelli Mozart. Affettuoso e sincero, i due ragazzi sono legati e divisi dal loro amore per la musica. Nannerl vuole bene al suo dolce e cagionevole fratellino ma l'invidia è una bestia feroce e non guarda in faccia nemmeno l'affetto famigliare. Lei vorrebbe tutto ciò che lui ha e le dà incredibilmente fastidio che non può averlo solo perché non è nata uomo (e qui torniamo al mio problema con questa ragazza).
Mozart anche mi è piaciuto, anche se in questo libro non ha mai una vera e propria evoluzione.
A non avermi entusiasmata, oltre alla scrittura che mi ha coinvolta veramente poco, è stata la storia poco emozionante. Tutta la parte del realismo magico (non riesco a considerarlo un elemento fantasy) legato al regno capovolto e a Hyacinthus non mi ha entusiasmata affatto. Inizialmente ero anche incuriosita di scoprire di più su di loro ma poi ho perso interesse abbastanza in fretta.
Ciononostante, non mi sento di sconsigliare questo romanzo in toto. Anzi, consiglio Il regno capovolto a coloro che sono alla ricerca di una storia incentrata molto sulla musica e ai fan di Marie Lu. Se quello che volete leggere è una storia fantasy... forse è meglio cambiare libro!
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Cosa ne pensate della mia recensione? Avete letto il romanzo e concordate con il mio pensiero?
Mi raccomando, passate a leggere le recensioni delle altre partecipanti!
A presto,
Leen
a me il libro non ispirava, ma mi hai appena confermato i miei dubbi sullo stile
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