Ciao lettori,
oggi inauguro una nuova rubrica e una nuova collaborazione con il blog Mille splendidi libri. Ogni mese io e Sofia sceglieremo un genere letterario comune e, in base a quello, sceglieremo un libro a nostra scelta. Ogni terzo mercoledì del mese, lo recensiremo rispondendo a tre domande.
Il libro che ho scelto per il mese di agosto è L'orologiaio di Filigree Street di Natasha Pulley, un romanzo che volevo leggere fin dalla sua pubblicazione!
L'orologiaio di Filigree Street (L'orologiaio di Filigree Street, #1)
di Natasha Pulley
Bompiani
€ 9,99 (ebook) € 19,00 (cartaceo)
Uscito il 22 marzo 2017
Londra, 1883. Thaniel Steepleton, giovane, modesto telegrafista al ministero dell'Interno, una sera trova un dono anonimo sul cuscino del suo letto: un orologio d'oro. È proprio l'orologio, strillando, a salvarlo dall'esplosione di un ordigno che devasta un pub. Thaniel si trasforma in investigatore antiterrorismo e rintraccia l'artigiano che ha creato il prodigioso manufatto: si chiama Keita Mori, viene dal Giappone e nel suo laboratorio in una stradina di vecchie case a Knightsbridge prendono vita straordinari esseri meccanici, prodigi luminosi, uccelli di bronzo, un polpo rubacalzini. L'incontro con Mori - e quello con Grace Carrow, brillante studentessa di fisica che cerca di combattere i pregiudizi per diventare scienziata e scoprire la verità sull'etere luminifero - cambierà la vita di Thaniel. Tre personaggi che non sono mai quello che sembrano, un passato - e un futuro - che uniscono in modo singolare l'Inghilterra all'estremo Oriente, una miscela specialissima di storia e magia per un romanzo d'esordio che sfugge alle etichette e chiede al lettore di stare al gioco senza riserve.
Sì e no. Il fantasy è sicuramente il genere predominante di questo romanzo, ma i due sottogeneri più incisivi sono lo steampunk e il realismo magico. E questi ultimi due generi non li leggo molto spesso. Non perché non mi piacciano, perché mi piacciono eccome, ma perché non trovo molti libri che mi ispirino.
Nel libro sono presenti tre protagonisti - Thaniel, Grace e Mori - e tantissimi personaggi secondari che, a seconda del momento e del contesto, hanno interazioni con tutti e tre. Thaniel Steelpeton è un giovane impiegato telegrafista al Ministero degli Interni che ha dovuto abbandonare la sua passione per la musica e mettere tutti i suoi sogni nel cassetto per aiutare la sorella, rimasta vedova e con due figli a carico.
Keito Mori è un orologiaio di origini giapponesi nobili ed è il proprietario di un negozio in cui costruisce meravigliose invenzione (come Katsu, il polpo da compagnia meccanico). Lui è un personaggio molto particolare ed è la chiave di tutto. Non è un caso, infatti, che il libro sia intitolato con il suo titolo.
Grace Carrow è una studentessa all'ultimo anno di fisica ad Oxford che studio l'etere lumifero e cerca di contrastare con tutte le sue forze le convenzioni dell'epoca. Infatti, in quanto donna, lei non ha alcun diritto e la sua massima ambizione dovrebbe essere quella di sposarsi e figliare, non di costruire nuovi strumenti e fare nuove scoperte. Ma Grace è anticonformista e ribelle, a un cuore che scalpita per la fisica e la scienza, e non ha alcuna intenzione di sottostare al volere di nessuno se non al proprio.
Le vite dei tre protagonisti, così diversi e così lontani, si uniranno dopo che Thaniel troverà un orologio d'oro sul suo letto. Apparentemente, non funziona, ma quando si animerà improvvisamente, salvandolo da un'esplosione in cui certamente avrebbe perso la vita, Thaniel decide di improvvisarsi detective e di scoprire chi lo ha costruito, perché è stato dato proprio a lui e se ha un collegamento con gli attentati che Londra sta subendo.
I personaggi secondario sono tanti, ma quelli che hanno sicuramente più rilevanza all'interno della storia sono tre. Il signor Ito, un vecchio amico di Mori. Matsomuto, un giovane nobile giapponese amico di Grace, e Dolly Williamson, un commissario di Scotland Yard e amico di Thaniel. Poi, ovviamente, c'è anche Katsu che, sì, sarà una macchina e quindi inanimata, ma ha moltissima scena e le sue interazioni con i tre protagonisti, soprattutto con Mori e Thaniel, sono divertentissime!
L'orologiaio di Filigree Street è stata una lettura molto, molto interessante e originale, tuttavia il libro non è privo di difetti. La cosa che sicuramente mi è piaciuta meno è la narrazione lentissima. A causa di ciò, per gran parte del libro, si ha l'impressione che non sia successo niente - che, comunque, corrisponde effettivamente alla realtà, se si tiene conto che non ci sono nemmeno tanti colpi di scena - e che il libro non abbia alcuna intenzione di andare a parare da qualche parte. A lettura ultimata, ovviamente, tutti gli ingranaggi vanno al posto giusto e si comprende come tutto sia stato orchestrato fin dalla prima pagina; però comunque rimane questo senso di pesantezza. Questo è sicuramente un punto debole del libro poiché se solo la narrazione fosse stata un pelo, ma proprio un pelino, più scorrevole, la storia sarebbe risultata senz'altro più avvincente.
Il secondo grande punto debole sono i personaggi. Piaciuti tutti quanti, sia chiaro, e risultano ben caratterizzati, tuttavia sembra che anziché trasformarsi ed evolvere, come è giusto che sia, si perdano un po' troppo e subiscano un leggero cambio di personalità.
Infine, per non dare troppe informazioni, non mi è piaciuta la piega che ha preso la storia verso la sua conclusione. Non sto parlando del finale vero e proprio, ma della piega che la storia ha preso prima. Quello che Grace farà l'ho trovato troppo fuori dal contesto e dallo stesso personaggio, e qui mi ricollego al secondo punto debole, ma in particolare modo ho trovato l'identità dell'ideatore delle bombe troppo banale.
Però, come ogni altro libro, anche questo ha moltissimi punti forti.
Prima di tutto l'ambientazione che è veramente magica. Ci ritroviamo in una Londra che ha il sapore della nostra, o comunque di quella che abbiamo letto nei libri di storia o nei romanzi storici, ma che è diversa nel medesimo momento. La narrazione è, sì, lenta, ma lo stile dell'autrice risulta essere molto fluido e concorde con il periodo storico. I personaggi sono ben delineati e si nota che c'è stato uno studio approfondito per dare loro la giusta caratterizzazione. Infine, ma non meno importante, l'idea su cui si basa la storia. L'ho trovata molto originale e ben fatta.
In conclusione, questo è un libro che sicuramente ha dei difetti, e credo che sia anche normale considerando che è il romanzo d'esordio dell'autrice, ma che ha anche tantissimi punti di forza. Io mi sono focalizzata su quelli e, spero, che vi ci focalizziate anche voi, motivo che mi spinge a consigliarvelo fortemente!
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Cosa ne pensate di questa recensione? Avete già letto il libro e siete d'accordo con me oppure non lo avete ancora fatto?
E della nuova rubrica, cosa mi dite? Vi piace?
Fatemi sapere,
Leen