The Winner's Curse. La maledizione (The Winner's Curse, #1)
di Marie Rutkoski
Leggereditore
€ 4,99 (ebook) € 14,90 (cartaceo)
Uscito il 13 luglio 2017
In quanto figlia di un potente generale di un vasto impero che riduce in schiavitù i popoli conquistati, la diciassettenne Kestrel ha sempre goduto di una vita privilegiata. Ma adesso si trova davanti a una scelta difficile: arruolarsi nell’esercito oppure sposarsi. La ragazza, però, ha ben altre intenzioni... Nel giovane Arin, uno schiavo in vendita all’asta, Kestrel ha trovato uno spirito gentile e a lei affine. Gli occhi di lui, che sembrano sfidare tutto e tutti, l’hanno spinta a seguire il proprio istinto e a comprarlo senza pensare alle possibili conseguenze. E così, inaspettatamente, Kestrel si ritrova a dover nascondere l’amore che inizia a sentire per Arin, un sentimento che si intensifica giorno dopo giorno. Ma la ragazza non sa che anche il giovane schiavo nasconde un segreto e che per stare insieme i due amanti dovranno accettare di tradire la loro gente o altrimenti tradire sé stessi per rimanere fedeli al proprio popolo. Kestrel imparerà velocemente che il prezzo da pagare per l’uomo che ama è molto più alto di quello che avrebbe mai potuto immaginare…
Aspettavo da anni che qualche Casa Editrice italiana si accorgesse di questa trilogia e decidesse di portarla in Italia e quando finalmente il momento è arrivato ero totalmente elettrizzata! E lo sono stata di più quando è stato annunciata l'anticipo della pubblicazione - che era prevista per ottobre.
Ho iniziato, quindi, a leggere questo libro con la felicità che scalpitava dentro di me e ora sono qui a parlarvene con un accenno di delusione. Questo primo volume, purtroppo, non mi ha conquistata come mi ero aspettata. Non per la storia in sé, per i personaggi o per l'ambientazione, perché questi elementi mi sono piaciuti tutti, ma per lo stile di scrittura. Non mi ha coinvolta come mi aspettavo e, sinceramente, non so se è per la traduzione o proprio per la scrittura dell'autrice. Infatti, probabilmente leggerò il secondo libro in lingua, giusto per capire qual è stato il problema con il primo volume. Tuttavia, come vi dicevo, il libro nel suo complesso mi è piaciuto molto e vale la pena continuare la trilogia anche solo per questo.
La Maledizione del Vincitore accade quando vinci l'asta ma solo pagando un prezzo esagerato.
The Winner's Curse è ambientato in un mondo creato dall'autrice, che ha elementi vagamente medievali, in cui parte del mondo conosciuto è sotto il dominio dei valoriani, un popolo che conquista terre in nome dell'Impero.
Il luogo in cui è ambientata la storia, Herran, una terra in cui arte e religione si mischiano a cultura e tradizione, è stata la loro più grande conquista.
Kestrel Trajan è la figlia diciassettenne del Generale Trajan, l'uomo che anni prima a conquistato e schiavizzato gli Herrani, una ragazza cresciuta negli agi e protezione che solo la reputazione del padre le hanno donato. Il padre vorrebbe che la figlia seguisse le sue orme, diventando in futuro un'abile combattente, ma Kestrel non desidera quella vita. Tuttavia, non desidera nemmeno sposarsi. Infatti, seconde le regole dell'Impero, ogni donna valoriana deve decidere se sposarsi oppure entrare nell'esercito; altre opzioni non ce ne sono.
Un giorno, durante un giro per la città con la sua migliore amica, Kestrel si ritrova ad assistere ad un'asta di schiavi e, a causa di una strana sensazione che la invade, la ragazza finisce per comprarne uno.
Arin è un giovane schiavo herrano che ha passato gran parte della sua vita ad essere sballottato da una famiglia di valoriani all'altra. Ma il ragazzo è molto, molto di più.
Lui è un personaggio molto particolare e complesso. Fin dall'inizio, grazie ai capitoli dal suo punto di vista, comprendiamo che il suo acquisto da parte di Kestrel non è stato casuale, ma studiato nel dettaglio. Arin ha un piano e non ha alcuna intenzione di farsi intralciare.
Tuttavia, i due iniziano ad avvicinarsi molto lentamente e Arin comprende ben presto che Kestrel non è una valoriana come tanti altri. Che sta stretta nella sua stessa vita, che non ha alcuna intenzione di dipendere da qualcun altro e che vorrebbe poter fare cose diverse per sé. Il suo temperamento e la sua voglia di rivalsa della ragazza ai suoi occhi porteranno Arin ad una decisione che cambierà per sempre le loro vite.
Ciò che mi è piaciuto molto di questo libro è la storia che l'autrice ha creato. Piena di intrighi, giochi politici, tradimenti, sotterfugi e colpi di scena. Ad ogni capitolo si imparerà sempre qualcosa di nuovo sui personaggi che popolano questo universo e nessuno di loro è davvero come sembra.
Mi è piaciuto l'avvicinamento dei due protagonisti. Non c'è alcun colpo di fulmine in questo libro, la scintilla fra i due scocca solo dopo una lenta conoscenza.
Ciò che mi è piaciuto un po' meno è la quasi totale assenza di azione vera e propria. Sì, ci sono combattimenti e duelli, e, okay, capisco che è il primo volume e non si può fare tutto subito, ma gli herrani hanno perso tutto a causa dei valoriani.
Li è stata strappata qualunque forma di libertà. Sono stati uccisi, allontanati dalla propria casa e dalla propria famiglia, sono stati trasformati in oggetti, acquistabili e scambiabili a seconda della volontà del proprio padrone.
Comprendo e apprezzo che gli herrani non siano dei mostri e non abbiano alcuna intenzione di trasformarsi nei loro nemici, ma anche il più pacifico e mite degli esseri umani avrebbe voglia di vendetta.
D'altra parte, ciò non è ovviamente un motivo sufficiente per bocciare un libro. Soprattutto se è il primo di una trilogia. Il finale, poi, è stato totalmente inaspettato!
Sorvolando quindi sullo stile che a me non è piaciuto e su ciò che vi ho appena detto, io il libro mi sento di consigliarvelo. E spero, davvero, che i prossimi volumi riescano ad entusiasmare anche me!
Il luogo in cui è ambientata la storia, Herran, una terra in cui arte e religione si mischiano a cultura e tradizione, è stata la loro più grande conquista.
Kestrel Trajan è la figlia diciassettenne del Generale Trajan, l'uomo che anni prima a conquistato e schiavizzato gli Herrani, una ragazza cresciuta negli agi e protezione che solo la reputazione del padre le hanno donato. Il padre vorrebbe che la figlia seguisse le sue orme, diventando in futuro un'abile combattente, ma Kestrel non desidera quella vita. Tuttavia, non desidera nemmeno sposarsi. Infatti, seconde le regole dell'Impero, ogni donna valoriana deve decidere se sposarsi oppure entrare nell'esercito; altre opzioni non ce ne sono.
Un giorno, durante un giro per la città con la sua migliore amica, Kestrel si ritrova ad assistere ad un'asta di schiavi e, a causa di una strana sensazione che la invade, la ragazza finisce per comprarne uno.
Arin è un giovane schiavo herrano che ha passato gran parte della sua vita ad essere sballottato da una famiglia di valoriani all'altra. Ma il ragazzo è molto, molto di più.
Lui è un personaggio molto particolare e complesso. Fin dall'inizio, grazie ai capitoli dal suo punto di vista, comprendiamo che il suo acquisto da parte di Kestrel non è stato casuale, ma studiato nel dettaglio. Arin ha un piano e non ha alcuna intenzione di farsi intralciare.
Tuttavia, i due iniziano ad avvicinarsi molto lentamente e Arin comprende ben presto che Kestrel non è una valoriana come tanti altri. Che sta stretta nella sua stessa vita, che non ha alcuna intenzione di dipendere da qualcun altro e che vorrebbe poter fare cose diverse per sé. Il suo temperamento e la sua voglia di rivalsa della ragazza ai suoi occhi porteranno Arin ad una decisione che cambierà per sempre le loro vite.
«Fai strategie, Kestrel. Sopravvivi. Se io non fossi sopravvissuto, nessuno ricorderebbe mia madre, non come la ricordo io.»
Kestrel non riuscì più a rimanere sveglia. Il sonno ebbe la meglio.
«E non ti avrei mai conosciuta.»
Kestrel non riuscì più a rimanere sveglia. Il sonno ebbe la meglio.
«E non ti avrei mai conosciuta.»
Ciò che mi è piaciuto molto di questo libro è la storia che l'autrice ha creato. Piena di intrighi, giochi politici, tradimenti, sotterfugi e colpi di scena. Ad ogni capitolo si imparerà sempre qualcosa di nuovo sui personaggi che popolano questo universo e nessuno di loro è davvero come sembra.
Mi è piaciuto l'avvicinamento dei due protagonisti. Non c'è alcun colpo di fulmine in questo libro, la scintilla fra i due scocca solo dopo una lenta conoscenza.
Ciò che mi è piaciuto un po' meno è la quasi totale assenza di azione vera e propria. Sì, ci sono combattimenti e duelli, e, okay, capisco che è il primo volume e non si può fare tutto subito, ma gli herrani hanno perso tutto a causa dei valoriani.
Li è stata strappata qualunque forma di libertà. Sono stati uccisi, allontanati dalla propria casa e dalla propria famiglia, sono stati trasformati in oggetti, acquistabili e scambiabili a seconda della volontà del proprio padrone.
Comprendo e apprezzo che gli herrani non siano dei mostri e non abbiano alcuna intenzione di trasformarsi nei loro nemici, ma anche il più pacifico e mite degli esseri umani avrebbe voglia di vendetta.
D'altra parte, ciò non è ovviamente un motivo sufficiente per bocciare un libro. Soprattutto se è il primo di una trilogia. Il finale, poi, è stato totalmente inaspettato!
Sorvolando quindi sullo stile che a me non è piaciuto e su ciò che vi ho appena detto, io il libro mi sento di consigliarvelo. E spero, davvero, che i prossimi volumi riescano ad entusiasmare anche me!
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Cosa ne pensate di questo libro? Lo avete letto e siete d'accordo con me oppure avete un'idea differente?
Fatemi sapere,
Leen
Ciao Leen. Premetto che non ho ancora letto questo libro, ma devo dire che la tua non è la prima recensione che leggo in cui viene criticato lo stile del libro. E' davvero così brutto? Impedisce di godersi a pieno la storia? Non so, ho sentito parlare tantissimo di The Winner's Curse e non voglio trovarmi di fronte una delusione. Dici che è meglio iniziarlo direttamente in lingua?
RispondiEliminaCiao Sofi!
EliminaStrano, io ho letto solo commenti entusiastici.. Comunque, no, non brutto. Non so spiegare come è, motivo per cui alla fine non l'ho scritto, semplicemente a me non è piaciuto poiché non è riuscita ad emozionarmi. Non mi ha impedito di godermi la storia o i personaggi, ma mi ha reso un po' difficile riuscire ad entrare in sintonia con loro.
Io ti consiglio di provare a leggere entrambi gli estratti, sia quello in italiano, sia quello in lingua e decidere da te:)
L'ho preso ieri in ebook. Non vedo l'ora di smaltire un paio di libri e leggerlo :)
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