Recensione | "Caro tu. Lettere segrete mai spedite" di Emily Trunko

Buongiorno!
Inizio col dirvi che questa non sarà una vera e propria recensione, in quanto il libro non è un libro, quanto più un mio parere personale e soggettivo. 


Caro tu. Lettere segrete mai spedite
di Emily Trunko
De Agostini
€ 14,90 (cartaceo)
Uscito il 4 aprile 2017
Una raccolta di lettere romantiche, strappalacrime, divertenti, struggenti con una caratteristiche comune: tutte hanno un destinatario che però non le ha mai ricevute. Chi le ha scritte, insomma, non ha mai avuto il coraggio di premere sul tasto INVIO. A raccoglierle ci ha pensato una 15enne americana - Emily Trunko - in un blog che in pochi mesi ha raccolto migliaia di lettere. Tutti i colori delle emozioni: cuori spezzati, cotte segrete, sentimenti inconfessabili e lettere scritte a se stessi, dal passato e dal futuro.



Emily Trunko è una ragazza americana che ha deciso di aprire un blog su Tumblr dove scrivere tutta una serie di lettere segrete che non ha mai spedito quando, da un giorno all'altro, hanno iniziato ad arrivarle i messaggi degli altri utenti. Tantissimi messaggi pieni di emozione, di rabbia, di amore, di tristezza, di paura, di senso di colpa, che non sono mai arrivati ai propri destinatari, ma che i mittenti hanno voluto ugualmente condividere con qualcuno. Emily non credeva che il suo progetto avrebbe avuto tanto successo, che così tante persone si sarebbero unite a lei e invece è successo l'inaspettato. 

Caro tu. Lettere segrete mai spedite è una raccolta di alcune di queste lettere, divise per argomenti, e molti dei messaggi contenuti fra quelle pagine sono davvero emozionanti e commoventi, altri ti fanno ridere a crepapelle e altri ancora sono delle massime di vita. 
Mi sono trovata più di una volta a comprendere che cosa il mittente intendesse dire, che cosa provasse, che cosa sentiva dentro di sé. Mi sono immedesimata in tantissimi di loro e soprattutto, perché lo sto vivendo al momento, in due. 

Ci sono messaggi d'amore, d'amicizia, ad un familiare, ad una madre o un padre, ad un fratello o una sorella, ad un ex amico, ad un ex fidanzato, a qualcuno che poteva essere e non è stato, a qualcuno che potrebbe essere e chi lo sa? 
Ci sono messaggi talmente belli, talmente vivi che le lacrime non hanno alcuna difficoltà a scendere. 
Ci sono persone che hanno confessato segreti custoditi per anni, che si sono liberate di un senso di colpa e altre che hanno confessato i propri tradimenti. Persone tradite e traditori. C'è chi confessa il proprio amore platonico (o forse no?) ad un ex professore e poi c'è lui... 


...che scrive alla sua migliore amica e le confessa che sta insieme a suo fratello e lei gli risponde! 
C'è chi scrive a se stessa del passato o del futuro.
Chi fa coming out. Chi decide di scrivere ad un tu qualunque e dare un consiglio. 
C'è chi grida all'amore. Chi alla paura. Chi al tradimento. 
Insomma.. c'è di tutto. 

Cara me a 17 anni, 
sei bella. Ricordatelo. Presto, molto presto, ci saranno persone che ti diranno il contrario. Ma tu, quando lo spettacolo finisce e gli spettatori ritornano a casa,
vai davanti a uno specchio. Osserva tutte quelle 
parti di te che mortifichi sotto strati di autodisprezzo. Trova la bellezza nel grasso, nelle lentiggini, nelle macchie della pelle, nell’acne, nelle cicatrici, in tutte le cose che ti fanno rabbrividire. Così sarà più facile affrontare i bulli che incontrerai. 
Lui sarà sempre SOLO un amico. Soffrirai. A volte riaggancerai il telefono, per piangere fino
ad addormentarti. Ma è un tuo amico, non vuole farti del male. Quando andrai all’università, le 600 miglia che vi dividono ti sembreranno un oceano che neanche le urla possono attraversare. Assapora il piacere dolceamaro dei nodi che lui ti traccia sul petto con ogni carezza, la sua mano contro la tua. 
Compra alla mamma dei fiori senza un motivo particolare. Dille ogni giorno quanto le vuoi bene. Quando il suo corpo cederà, non lasciare il suo capezzale. Presto sarà tutto finito. E rimpiangerai per sempre di non esserci stata per ogni secondo possibile. 
Alle mie ex, 
grazie. Ma grazie sul serio. Dopo quello che abbiamo passato, le esperienze vissute, i diversi stili di vita attraversati, ora sono una persona più matura, aperta e riconoscente. Ognuna di voi mi ha insegnato una lezione importante sulla vita, e su come affrontare e gestire le cose. Tutte mi avete lasciato 
un pezzo di voi che mi ricorda che cosa fare e che cosa non fare. Mi avete insegnato che devo amare prima me stesso per poter amare gli altri. Che niente è perfetto. Che non devo aprirmi così facilmente. Se rifletto di più adesso è per merito vostro. No, non ho ancora trovato quella giusta, ma so che se la
cerco non la troverò mai. Perché mi avete insegnato
il valore della pazienza. La pazienza di vivere e lasciare che lei arrivi quando sarà il momento. Grazie ancora per tutte le esperienze e le lezioni di vita che custodirò per sempre. 
Un saluto da me,
piegato, ma più forte che mai  
Caro papà,
sono passati quasi dieci anni dal giorno in cui ti ho dovuto dire addio. Non è dipeso né da me né da te. Ci ho messo del tempo, tantissimo tempo, a scendere a patti con la realtà e ad accettare che tu te ne eri andato e che non saresti mai tornato. Non da me. Non in questo momento.
Mi manchi ogni giorno, sai? Ho imparato ad andare avanti, un passo dopo l'altro. Ad accettare che la vita è anche questo: abbandono e morte.
Ho imparato che il dolore non sparisce mai, che è sempre lì, in agguato, pronto a saltarti addosso da un momento all'altro e divorarti. E non lasciarti più andare.
Io non sono ancora caduta. Il mio piede non è ancora andato in fallo.
Non lascerò che l'oscurità mi divori e mi tolga tutta la felicità che ora ho.
Ho imparato a condividere con quella parte di me, con la tua mancanza e con il dolore che avverto ogni volta che penso a te. Il dolore non passa mai, bisogna solo imparare a conviverci.
Ho conosciuto un ragazzo e facciamo coppia fissa da qualche anno. Lo adoreresti (mamma lo adora!), ma so che non lo daresti mai a vedere. Mi rende felice, sai?
Per tantissimo tempo dopo la tua morte ho avuto paura a legarmi a qualcuno, ad amare di nuovo, a lasciarmi andare e fidarmi, perché se la morte ti insegna qualcosa è che nulla è per sempre. Ora mi lego poco, amo pochi e mi fido di pochi, ma so che nulla è per sempre e mi va bene così.
Sono cambiate tante cose da quando ero una quattordicenne spaventata perché il suo papà stava morendo e lei non poteva fare nulla per cambiare le cose. Sono più combattiva, o almeno credo di esserlo, sono più indipendente e sono più forte.
Ma ciò che conta davvero non è cambiato.
Beh, qualcosa in effetti è cambiato veramente tanto. Ti ricordi la tua libreria? Ora è mia. Nessuno si avvicina a quei libri e nessuno li tocca senza il mio permesso. E ho dovuto ampliarla perché altrimenti non ci sarebbero stati i miei libri. E sì, leggo e leggo tantissimo.
Leggere è qualcosa che mi fa star bene, mi rende felice e mi dona tantissime emozioni diverse.
Non scrivo più, però. Quello è qualcosa che non riesco più a fare e mi manca. 
Mi manchi, papà. Mi manchi tantissimo e per questo ora devo andare.
Solo piccole dosi alla volta.
Ti voglio bene,
E


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Non è un libro, ma racconta comunque a modo suo una storia. Più storie che si intrecciano. 
Leggetelo se potete, compratelo se vi sentite di farlo. 
A presto, 
Leen 

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