Ciao lettori! Oggi vi porto una nuova recensione: Una Dote di Sangue di S.T. Gibson, un romanzo fantasy auto conclusivo uscito qualche giorno fa e retelling della storia delle mogli di Dracula.
Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. E dopo essersi alleata con i suoi consorti di sangue – la bellissima Magdalena, il brillante Alexi – inizia a svelare gli oscuri segreti del marito. Constanta si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte.
Una dote di sangue ripercorre la storia di Costanta, la prima (e unica per secoli) moglie di Dracula, trasformata in un vampiro e resa schiava di una vita che non ha scelto. Costanta ci racconta la sua storia e quella dell'amore per il marito, un amore tossico fondato sulla paura e sull'oppressione, un sentimento che ogni giorno la consuma un po' di più. La vampira impiegherà secoli a comprendere ciò che pensa davvero del suo creatore, anche grazie all'arrivo delle nuove mogli Magdalena e Alexi, e con la consapevolezza di volere un futuro migliore escogiterà un piano per uccidere il suo sposo.
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