Recensione | "Una dote di sangue" di S.T. Gibson [Review Party]

Ciao lettori! Oggi vi porto una nuova recensione: Una Dote di Sangue di S.T. Gibson, un romanzo fantasy auto conclusivo uscito qualche giorno fa e retelling della storia delle mogli di Dracula. 


Una dote di sangue
di S.T. Gibson
Mondadori 
€ 8,99 (ebook) € 18,00 (cartaceo)
Uscito l'1 novembre 2022

Gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia e bruciato la sua casa l'hanno lasciata a terra agonizzante, vittima di una guerra che nessuno ricorda più. Ma un misterioso straniero riccamente vestito la trova, la salva a un soffio dalla morte e le dona una nuova vita e un nuovo nome: Constanta, colei che è determinata a vivere. È così che la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa la sposa perfetta per un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi, da Vienna alla Spagna, da Pietrogrado a Parigi. Quando però lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una machiavellica gentildonna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili. E dopo essersi alleata con i suoi consorti di sangue – la bellissima Magdalena, il brillante Alexi – inizia a svelare gli oscuri segreti del marito. Constanta si ritrova a scegliere tra libertà e amore. Ma i legami costruiti con il sangue possono essere spezzati solo dalla morte.

 

Una dote di sangue ripercorre la storia di Costanta, la prima (e unica per secoli) moglie di Dracula, trasformata in un vampiro e resa schiava di una vita che non ha scelto. Costanta ci racconta la sua storia e quella dell'amore per il marito, un amore tossico fondato sulla paura e sull'oppressione, un sentimento che ogni giorno la consuma un po' di più. La vampira impiegherà secoli a comprendere ciò che pensa davvero del suo creatore, anche grazie all'arrivo delle nuove mogli Magdalena e Alexi, e con la consapevolezza di volere un futuro migliore escogiterà un piano per uccidere il suo sposo

Se riesci ancora a sentirmi ovunque tu sia, amore mio, mio aguzzino, ascolta questo: non è mai stata mia intenzione ucciderti. Non all’inizio, comunque.

Quando ho deciso di leggere Una dote di sangue l'ho fatto con la consapevolezza che non conoscevo molto della storia delle mogli di Dracula quindi le mie aspettative erano di imparare qualcosa di più su ognuna di loro. Così però non è esattamente stato, poiché il romanzo è raccontato dal punto di vista di Costanta

Unico elemento che salvo dell'intero libro è proprio lei, Costanta. Non me ne vogliamo Magdalena e Alexi, ma è certamente la consorte più interessante del Conte Dracula, l'unica che a conti fatti ha tenuto segreta la sua vera natura. È vero che l'autrice ha deciso di rivisitare la storia del classico di Dracula per concentrarsi solo sulle mogli del vampiro, sulle loro storie e sui loro sentimenti, eppure mi sarebbe tanto piaciuto sapere qualcosa di più relativo al world building

Insomma,  in definitiva sono rimasta molto coinvolta dal personaggio di Costanta e dalla sua voglia di vivere, ma per il resto è stata solo una lettura carina. Si poteva certamente fare di più.




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