Recensione | "Quanto ti ho odiato" di Kody Keplinger

Buon salve, lettori! Oggi vi propongo una recensione che ho meditato per giorni e giorni, da quando ho finito di leggere il libro in questione. Quanto ti ho odiato l'ho aspettato per un sacco di mesi e quando mi è arrivato finalmente fra le mani ho avuto un momento di tentennamento. Perché avevo il terrore che non avrebbe rispettato le mie aspettative... 
Scoprirete solo leggendo se davvero è così! 


Quanto ti ho odiato
di Kody Keplinger
Newton Compton 
 € 5,99 (ebook) € 9,90 (cartaceo)
Uscito l'11 Giugno 2015
Bianca Piper ha diciassette anni, è cinica ma leale e sa benissimo di non essere la più carina tra le sue amiche. D'altronde sa anche di essere più sveglia e intelligente rispetto a molte sue coetanee, che si lasciano incantare dal fascino di ragazzi come Wesley Rush, il più corteggiato e viscido della scuola. Bianca infatti detesta Wesley. Ma dato che le cose in famiglia non vanno granché bene e Bianca è alla disperata ricerca di una distrazione, un giorno si ritrova a baciare proprio Wesley. E...scopre che le piace! Tanto che, sempre più desiderosa di fuggire dai propri problemi familiari, finisce per farci sesso e per ricorrere a questo "diversivo" ogni volta che qualcosa va storto. Ma quando viene fuori che Wesley è bravo ad ascoltare e che la sua, di vita, è più scombinata del previsto, Bianca intuisce che la situazione le sta sfuggendo di mano e si rende conto con terrore che potrebbe essersi innamorata proprio del nemico...

Mi sono leggermente stufata - e voi con me, ne sono certa - di iniziare quasi ogni mia recensione con la medesima frase, ma vi giuro che è un pensiero molto comune. Delle volte mi trattengo e passo oltre, motivo per cui non è la mia frase di apertura, e altre volte è talmente coerente da essere azzeccato ma non è questa la volta. Quanto ti ho odiato è, perdonatemi, un titolo piuttosto stupido e con alcun senso mentre, l'originale, The Duff, era ovviamente molto più azzeccato. Poiché tutto il libro ruota attorno a questa parola, a questa etichetta. Perché in Italia non l'hanno mantenuto? Avrebbero potuto tranquillamente tradurlo in "A.S.S.O.", così come hanno fatto nella pellicola cinematografica invece hanno voluto mettere 'sto titolo che non c'entra una mazza. 
Ma passiamo oltre, alla recensione vera e propria. 


Bianca Piper si ritrova all'ultimo anno ad avere una serie di crisi esistenziali. La madre, dopo il decesso della nonna, ha avuto un momento di depressione da cui ne è uscita divenendo un guru per recuperare l'autostima ed ora fa tuor in giro per il mondo, ciò porta una netta frattura fra lei e la stessa Bianca che non comprende come la madre possa star così a lungo via da casa; in più, ad una festa, Wesley Rush la etichetta come una DUFF (deasigual, ugly, fat, friend). Sentirsi associare a questo concetto, irrita profondamente la ragazza che inizialmente non ci dà alcun peso e la prende solo come l'ennesimo insulto ma poi inizia a crederci seriamente di esserlo. La DUFF è l'amica brutta e grassa che è designata per essere il ponte fra un ragazzo e le amiche, ossia quella ragazza a cui tutti i ragazzi si avvicinano perché è più accessibile rispetto alle amiche. Bianca non ha mai avuto molti ragazzi, un po' perché non le interessa, un po' perché ha avuto una brutta esperienza in passato e vuole evitare di ricaderci, così si inizia a convincere che i ragazzi non ci provino con lei solo perché è l'amica carina ma non troppo.
A seguito di un'altra chiacchierata con Wesley, in cui lo stesso tenterà di scusarsi, Bianca deciderà di baciarlo per provare a distrarsi dai problemi e scoprirà che non è così male come credeva. Dopo l'episodio tenterà di stargli il più lontano possibile perché non vuole avere niente a che fare con lui, essendo un ragazzo che proprio detesta e non le va giù come si comporta, ma per uno scherzo del destino finiranno in coppia per un compito. E mentre dovrebbero essere occupati a discutere di un libro, Bianca bacerà nuovamente il ragazzo e finiranno a rotolarsi tra le lenzuola. La ragazza scoprirà ben presto che è quello è un ottimo metodo per sconnettere il cervello per qualche ora e pensare solo a se stessa. Il suo rapporto con Wesley durante il libro si evolve molto, entrambi maturano e comprendono delle cose su loro stessi e sugli altri. Wesley aiuterà involontariamente Bianca ad aprirsi col ragazzo che le piace e molto volontariamente con altre questioni. Bianca, dal canto suo, aiuterà Weasley ad affrontare dei problemi famigliari che si porta dietro da tempo. 

Il messaggio che ho dedotto da questo libro è un detto che da noi si dice molto: non giudicare un libro dalla copertina. In questo libro si impara a non giudicare le persone dalle maschere che portano o dai momenti critici che avranno perché non sono davvero loro, bisogna scavare in profondità e imparare a leggerli per conoscere che persone meravigliose siano
Bianca, la protagonista, mi è piaciuta molto. 
È una ragazza intelligente, solare e vivace, e molto molto ironica; non si lascia abbattere da niente e ha due migliori amiche splendide. Wesley, dal canto suo, è un ragazzo meraviglioso. Può apparire come il classico bad-boy dei romanzi YA ma non lo è affatto, soprattutto quando lo si vede interagire con la sorella minore. È una piccola meraviglia tutta da scoprire. 
Mi fermo qui con questa recensione minuscola perché non voglio rischiare di dirvi troppo e perché, domani, con la rubrica Looking the book, metterò a confronto libro e film e non mi tratterrò affatto. 

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Cosa ne pensate della mia impressione? Avete già letto il romanzo e la pensate in modo diverso? 
Fatemi sapere, 

Leen 

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