Recensione: "Incantesimo" di Rachel Hawkins

Questa sera avrei voluto pubblicare la recensione di A fior di pelle ma... non la trovo più. Ricordavo di averla salvata nel blog invece non ce ne è traccia e spero seriamente di averla ancora salvata sull'altro pc; altrimenti dovrò rifarla per la seconda volta. Perché, sì, ieri mentre la stavo scrivendo il pc ha deciso di doversi riavviare e quindi, non avendola salvata, l'ho persa. La sfiga è con me, sempre e comunque. Ad ogni modo, sono andata a spulciare fra i post delle bozze alla ricerca di una recensione che dovevo pubblicare ma che poi non ho più fatto perché me ne sono dimenticata - memoria a breve termine, ti detesto - e quindi, eccomi qui.
Ho letto questo libro in primavera ed avevo grandissime aspettative al riguardo. Lo aspettavo da qualcosa come due anni e mi piangeva il cuore al pensiero che non sarebbe mai giunto da noi. Tanto che ho cercato di leggerlo anche in lingua senza riuscirci. Ahimé, non sono proprio così un asso in inglese da riuscire a leggere tutti quanti i libri - soprattutto, quando ci mettono di mezzo lo slang. Ad ogni modo, dicevo, sì, l'ho aspettato per tanto tempo e quando ho scoperto che sarebbe stato pubblicato anche da noi ho fatto i salti dalla gioia. Giurin giurello, ho urlato dalla contentezza.
Dato che sto iniziando a sproluochiare senza sosta vi lascio info e trama del libro e ci vediamo più sotto.  
 


TITOLO: Incantesimo (Prodigium, #1)
AUTRICE: Rachel Hawkins
EDITORE: NewCompton
PREZZO EBOOK: € 4,99
PREZZO CARTACEO: € 9,90
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2 Aprile 2015


Benvenuti nella scuola dove è normale essere speciali.
Sophie Mercer è una ragazza di sedici anni molto particolare.
Da tre anni, infatti, ha scoperto di essere una strega: un potere che ha ereditato dal padre e dalla nonna, ma che non sa ancora gestire. Dopo che il suo primo incantesimo durante il ballo scolastico ha causato dei danni e portato grande scompiglio, la madre ha deciso di spedirla alla Hecate Hall, una scuola per ragazzi “speciali”, i Prodigium, dove eccentrici insegnanti faranno in modo che gli adolescenti imparino a usare i poteri con discrezione e soprattutto lontano dagli occhi dei normali, che potrebbero far loro del male. I suoi compagni sono dei tipi strani: mutaforma, streghe, fate, licantropi e vampiri. Per Sophie è difficile ambientarsi: le altre streghe come lei sono superficiali e viziate, se non crudeli e ambiziose, poi si prende una cotta per un giovane stregone irraggiungibile, mentre un fantasma la perseguita e la sua nuova compagna di stanza è la ragazza più odiata e temuta di tutta la scuola. Come se non bastasse, una misteriosa creatura sta attaccando gli studenti, lasciando due piccoli fori sul collo delle sue vittime, e la prima a essere sospettata è ovviamente la sua amica Jenna. Ma per Sophie le minacce non sono finite: scoprirà ben presto che un’organizzazione segreta e potentissima, L’Occhio di Dio, presente ovunque, vuole eliminare dalla faccia della terra tutti i Prodigium, mentre il Consiglio la sorveglia. Forse perché lei è la prima della lista? O forse perché ha dei poteri di cui non si rende conto? 
Recensione:
Sono super felice che abbiano mantenuto la stessa cover dell'originale perché è davvero bella ed è soprattutto molto inerente alla storia. Non sono invece contenta che abbiano cambiato il titolo. Incantesimo? Ma siamo seri? Il titolo originario - Hex Hall - era così ben congeniato, definiva perfettamente il romanzo. Per quale motivo l'editore ha deciso di cambiarlo per me rimane un mistero.
Il libro, primo di una trilogia, narra la storia di Sophie Mercer e della sua vita alla Hecate. La ragazza è semplicissima ragazza di sedici anni che ha il dono (o maledizione, dipende dai punti di vista) - ricevuto dal padre che, per altro, strano ma vero, non ha mai conosciuto - di avere dei poteri magici. Il fatto originale del suo non aver mai visto dal vivo il padre è che la madre l'ha mollato. Infatti, una volta scoperta la sua vera identità ha deciso di scappare e di troncare ogni rapporto. Almeno fino a quando non ha scoperto di aspettare un figlio. Ma, comunque, non ha voluto che il padre si mettesse in mezzo finché non è diventato l'ultima spiaggia a cui aggrapparsi. Fin da prima della nascita di Sophie, la madre si è documentata con ogni mezzo su come crescere una figlia strega e ci è anche riuscita piuttosto bene; Sophie sta bene, la madre è ancora in vita e i casini che la figlia adolescente ha combinato nel corso degli anni non sono tutta questa gran cosa. Sebbene la madre però abbia svolto un buon lavoro, Sophie non ha mai imparato ad usare in modo consono i suoi poteri o a cercare di essere una persona normale in mezzo a tutti gli altri. Il tentare di imparare ad utilizzare i propri poteri, a fare incantesimi, ad essere quello che è, ha portato le due a viaggiare in giro per l'America e a cambiare casa un bel po' di volte. Tutto perché dovevano scappare a gambe levate dalla città precedente.
Il libro si apre con Sophie che si trova al ballo di fine anno e commette un piccolo errore, credendo di fare del bene. Lei crede davvero, è fermamente convinta di star per fare del bene. Tutti sono sempre convinti di essere nel giusto e di fare del bene quando commettono un gigantesco errore. Tutti. Le streghe non sono escluse. Quindi, svolge un'incantesimo d'amore per far sì che un bell'imbusto si innamori della ragazza-che-piange-sempre e va a finire che il bell'imbusto quasì s'ammazza per conquistarla e la ragazza-che-piange-sempre anziché ringraziare Sophie, grida a tutti il suo piccolo segreto. Proprio come se ci trovassimo nel 1500.
La madre, anche un po' stufa che la figlia si metta sempre nei guai, decide di cercare aiuto e chiama il padre. Lui decide di spedirla alla Hecate Hall, una scuola che frequentano tutti i Prodigium che hanno commesso qualche errore di percorso. Prodigium sono tutti gli esseri dotati di poteri soprannaturali. Oltre alle streghe si possono trovare fate, lupi mannari, mutaforma e... *rullo di tamburi* vampiri. Ma solo uno, la compagna di stanza di Sophie, perché è un esperimento. Infatti, prima di lei non era mai stato ammesso alcun vampiro. E vai a chiederti perché.
Comunque, anche qui Sophie riesce a trovare chi le dà del filo da torcere. Alla Hecate le streghe vengono smistate in buone e cattive, dettaglio che si sa prima della nascita grazie alla linea di discendenza. Sophie è una strega del male e quindi dovrebbe stare con le sue simili, se non fosse per il fatto che lei non si sente affatto malvagia.
Come in ogni YA che si rispetti - leggesi: tutti - c'è il personaggio maschile che fa girare la testa alla protagonista e scalda il cuore delle lettrici, oltre a mandare in panna gli ormoni di tutto il genere femminile. Anche qui è ben presente. Archer Cross è il fidanzato di una delle Tre Streghe Del Male ed è l'ex-fidanzato della quarta che è morta. Giusto, mi sono dimenticata di accennarvi che durante l'anno precedente alla narrazione, una ragazza, una strega, è morta nel bagno della Hecate. Hanna, se non ricordo male è questo il suo nome, era fidanzata con Archer. Di fatti, le unioni fra streghe sono segnate fin dalla nascita. Erano destinati a stare insieme, ma con la sua morte Archer è divenuto di dominio pubblico quindi ora sta con l'amica e, intanto, rimane affascinato dalla nuova recluta.
Per tutto il libro vi saranno delle scoperte ben interessanti: sul chi è il padre di Sophie, su cosa è accaduto ad Hanna e su come la famiglia della protagonista ha ereditato il proprio potere. Ci sarà la comparsa di qualcuno di inaspettato, qualcun altro morirà e Jenna, la vampira, verrà sospesa dalla scuola perché è la prima sospettata degli omicidi. L'Occhio di Dio, organizzazione che tenta di ammazzare tutti i Prodigium in nome di Dio fin dall'alba dei tempi, tenterà di fare qualcosa e ci sarà una scoperta sorprendente.
Devo dirlo, con il cuore che mi duole, mi aspettavo qualcosa di diverso. Sì, mi è piaciuto anche grazie allo stile di scrittura e al fatto che Sophie sia una protagonista decente, ma mi aspettavo qualcosa di diverso. Le aspettative probabilmente erano troppo alte e sono state quasi tutte deluse. Mi ha sopreso scoprire un piccolo dettaglio, quello sì. Quella è una cosa che, detto sinceramente, non mi ero aspettata. Comunque, aspettative deluse o meno aspetto il secondo libro. Voglio sapere come va a finire questa storia, soprattutto per come finisce il primo libro.
Se vi state chiedendo se lo consiglio, sì, lo consiglio ugualmente perché non è malaccio. Non è il libro che mi aspettavo, certo, l'ho detto e ripetuto, ma non vuol dire che non mi sia piaciuto. 

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Cosa ne pensate di questa recensione? E' diversa dalle mie solite, lo so, per certi versi appaio anche abbastanza incazzosa - soprattutto verso il resto dei libri dello stesso genere - ma è solo perché ce l'ho con il blog e perché volevo darvi una recensione diversa.
Vi aspetto a domani, con la recensione di A fior di pelle (si spera!) e le anteprime di Agosto.
Buona notte, lettori! 

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