Ciao lettori! Oggi torno per parlarvi di Come uccidere la tua famiglia di Bella Mackie, un romanzo che ho letto lo scorso mese e che, pur non avendomi lasciata del tutto soddisfatta, l'ho trovato carino.
Come uccidere la tua famiglia
di Bella Mackie
HarperCollins Italia
€ 9,99 (ebook) € 19,99 (cartaceo)
Uscito il 10 gennaio 2023
Mi chiamo Grace Bernard e, con ogni probabilitĂ , il mio nome non vi dice proprio niente. Nessuno mi conosce perchĂ© languisco dietro le sbarre per l’unico crimine che non ho commesso. Eppure, se devo dire la veritĂ nient’altro che la veritĂ , ho ucciso diverse persone, alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza – vale la pena specificarlo, perchĂ© fa un’enorme differenza agli occhi giudicanti della gente. Quando ripenso a ciò che ho fatto, avverto persino una punta di tristezza, giusto una fitta trascurabile, al pensiero che nessuno verrĂ mai a conoscenza del mio strabiliante piano. Un piano che ho architettato per anni, sacrificando tutto in nome della vendetta. Ora vi chiederete: perchĂ© ostinarsi a vuotare il sacco se la si può passare liscia? Avete ragione, la libertĂ non ha prezzo. Però non riesco a smettere di immaginare l’istante in cui, dopo la mia morte, qualcuno aprirĂ una cassaforte e troverĂ la mia confessione. Esatto, proprio questa che sto scrivendo nei pochi giorni che mi separano dalla libertĂ . Scommetto che quel qualcuno non potrĂ fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione. PerchĂ© chi sarĂ mai in grado di capire come una persona, a soli ventotto anni, possa aver ucciso a sangue freddo sei membri della sua famiglia per poi andare avanti come se niente fosse, senza neppure l’ombra di un rimpianto.
Ho ucciso tutta la mia famiglia segue le vicende di Grace Bernard, una giovane donna di 28 anni che sogna di vendicarsi di tutta la sua famiglia paterna fin da quando era solo una ragazzina. La loro colpa? Averla rifiutata e non aver aiutato la madre malata. O meglio, queste sono le motivazioni che la spingono ad architettare la morte dei nonni e del padre ma il resto della famiglia, beh… semplice desiderio di ferire.
Quando Grace si trova ad un passo da concludere il suo grande piano di vendetta, viene accusata di omicidio (il solo che non ha commesso) e rinchiusa in carcere in attesa del processo. RiuscirĂ la donna a convincere la giuria della sua innocenza? Ce la farĂ ad uscire di prigione in tempo per assassinare chi manca della sua famiglia e farla franca?
Ho ucciso diverse persone (alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza), ma mi trovo in prigione per un omicidio che non ho commesso.
Ciò che mi ha spinto a leggere Ho ucciso tutta la mia famiglia è stata la premessa di un un thriller ben architettato, con un personaggio principale che per vendetta decide di uccidere tutta la sua famiglia. Quello che ho trovato invece è stata una storia ben diversa, da cui per qualche giorno sono anche rimasta delusa, ma che nel complesso non è brutta. Per quel che mi riguarda l'autrice si è concentrata troppo sul desiderio di far piacere Grace e troppo poco sullo sviluppo della storia.
L'elemento meglio riuscito di questo libro è la sua protagonista, Grace. Ho impiegato un'infinita di tempo ad entrare in sintonia con lei, non perché non capissi il suo bisogno di giustizia, piuttosto perché ho trovato eccessiva la decisione di assassinare l'intera famiglia e non solo chi era davvero responsabile delle sue disgrazie. Ho anche il sospetto che Grace abbia qualche disturbo della personalità . Non sente affetto per nessuno dei suoi amici o famigliari, però riesce ad essere soddisfatta delle sue uccisioni. Tanto da scrivere in un diario tutta la sua vita e tutto ciò che ha fatto perché, chissà , magari un giorno verrà pubblicato e il mondo intero saprà cosa ha fatto. Insomma, va bene essere un personaggio moralmente grigio però qui mi sembra un po' diversa la situazione.
Ciò che non sono riuscita assolutamente ad apprezzare di questo libro è la fortuna sfacciata di Grace. La nostra protagonista vive a Londra da tutta la vita, ma né la madre né la sua famiglia affidataria erano benestanti quindi non ha mai bazzicato nei quartieri d'élite. Eppure non solo riesce ad entrare nel mondo che le è stato negato alla nascita, infiltrarsi nell'azienda di famiglia e scalare la gerarchia sociale, ma anche uscire indenne da tutti gli omicidi commessi. Grace non è una killer professionista, non è stata cresciuta da un'organizzazione criminale, non ha mai avuto qualcuno che le insegnasse il mestiere, quindi non mi spiego come fa ad essere così brava. Dai libri e dai film si imparano tante cose, ma non ad essere assassini.
Per fortuna il libro si è risollevato con l'epilogo, totalmente inaspettato. Più ci si avvicina alla fine del libro, più iniziano ad esserci un paio di plot twist ben congegnati, che hanno fatto guadagnare punti al romanzo. In conclusione quindi mi sento di consigliare Come ho ucciso la mia famiglia a chi apprezza le storie con un mistero e degli omicidi, ma non necessariamente di genere thriller.
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