Recensione | "The Upper World" di Femi Fadugba [Review Party]

Buongiorno lettori! Quest'oggi vi parlo di The Upper World di Femi Fadugba, primo volume di una nuova saga sci-fi incentrata su viaggi nel tempo. Siete curiosi di scoprire cosa ne penso? 

The Upper World (The Upper World, #1)

di Femi Fadugba

Mondadori

€ 9,99 (ebook) € 19,90 (cartaceo)

Uscito il 18 ottobre 2022

OGGI. Esso, quindici anni, ha un dono: riesce a essere sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato. E questa sua straordinaria capacità lo ha proiettato nel bel mezzo di uno scontro tra due gang rivali della periferia londinese. Tutto ciò che desidera è arrivare sano e salvo al weekend. Ma un colpo alla testa ricevuto durante un incidente lo fa accedere a un luogo al di fuori del tempo e dello spazio dove riesce a scorgere frammenti del suo passato e del suo futuro. Se ciò che ha visto si avvererà, non ci sarà scampo per lui e per i suoi amici, a meno che non riesca, prima o poi, a cambiare il corso della storia grazie all'aiuto di una persona. Il problema (non da poco) è che quella persona non è ancora nata...

DOMANI. Rhia, orfana quindicenne, non fa che tormentarsi con continue domande sul proprio passato. E tutto si aspetterebbe tranne che le risposte siano custodite proprio dal suo nuovo tutor di fisica. Il professor Esso, però, non è capitato nella sua vita per caso, solo per assicurarsi che lei faccia correttamente i compiti. L'uomo in realtà ha bisogno del suo aiuto per porre rimedio a una tragedia avvenuta quindici anni prima. E forse proprio lui, che sembra essere la chiave per comprendere il passato di Rhia, sarà fondamentale per avere un futuro per cui vale la pena lottare.

The Upper World segue le vicende di Esso, un afro americano di quindici anni, che ha  una vita come quella di tanti altri suoi coetanei: problemi a scuola con gli insegnanti, e problemi a casa con la madre. Nonostante un'intera vita passata nella periferia londinese, in quartieri che brulicano di gang, ha sempre cercato di rigare dritto perché di fatto è un bravo ragazzo. Finché un giorno, in seguito ad un incidente avvenuto durante uno scontro tra due gang, scopre che la sua intera esistenza sta per cambiare e che presto lui e tutti i suoi amici potrebbero morire. C'è solo una persona che può rimediare agli errori che verranno commessi: Rhia, una giovane ragazza che tuttavia non è ancora nata. 

Quando credi pienamente in qualcosa, ti scorre dal cuore, ti entra nel sangue. Rende l’incredibile... reale.

Di solito impazzisco completamente per i romanzi con i doppi POV ambientati su due linee temporali diverse e questa è di fatto il motivo principale per cui ho letto The Upper World. Ciò che mi aspettavo quindi era un romanzo appassionante, incentrato sui viaggi nel tempo e un evento tragico da evitare. Non mi aspettavo di certo di leggere una sorta di manuale di fisica, e che la storia si sarebbe rivelata essere per la maggior parte una grandissima noia.  

Ciò che mi ha spinto a continuare la lettura sono Esso e Rhia, i due personaggi principali che sono molto ben caratterizzato. In realtà, si somigliano parecchio: nessuno dei due ha avuto una vita facile, i rispettivi padri non hanno mai fatto parte delle loro vite e hanno una grande passione per la matematica. Rhia mi è piaciuta un po' di più rispetto alla controparte maschile perché ho trovato il suo pov più interessante, e forse anche perché è talmente sfortunata che non si può non patteggiare per lei. Tenace, intelligente e molto ambiziosa, vorrebbe conoscere di più delle sue origini e sul passato dei suoi genitori. Purtroppo però non ha mai trovato qualcuno che potesse dirle qualsiasi cosa, finché nella sua vita non spunta Esso. 

Purtroppo però, come detto prima, il romanzo è stato in gran parte una noia. Questo non solo perché il ritmo narrativo è molto lento e non succede praticamente nulla per tutto il libro, cosa molto strana per un libro incentrato sui viaggi nel tempo, ma soprattutto perché l'autore ha sprecato tutta la prima parte per introdurre i due personaggi e la restante metà per far comprendere il concetto base dietro al funzionamento dei viaggi nel tempo... 

Un elemento che certamente è molto interessante, se ben descritto e in questo caso non lo è stato per me. 

In conclusione, consiglio sicuramente la lettura di The Upper World alle menti matematiche e a chi ha una grande passione per la fisica.