Recensione | "Queste gioie violente" di Chloe Gong [Review Party]

Ciao lettori! Come state? Oggi sono qui per parlarvi di un nuovo romanzo, che trovate da oggi in librerie: Queste gioie violente di Chloe Gong. 


Queste gioie violente
di Chloe Gong
Mondadori 
€ 10,99 (ebook) € 20,90 (cartaceo)
In uscita oggi, 10 maggio 2022
Corre l'anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un'aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c'è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un'organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c'è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette… ma anche il primo ad averla tradita. Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell'ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l'una per l'altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio.


Queste gioie violente segue le vicende di Juliette Cai e Roma Montagov, la prima appartenente alla gang degli Scarlatti, il secondo al clan dei Fiori Bianchi. Due famiglie nemiche, che si fanno la guerra da decenni e si fronteggiano ogni volta che si incontrano tra le rumorose strade di Shangai. 

Juliette e Roma sono gli eredi del potere delle due famiglie e solo questo dovrebbe odiarsi a morte. Eppure un tempo sono riusciti ad essere amici, confidenti e poi amanti. Tutto questo prima che il dubbio si insinuasse nel loro rapporto, li allontanasse fino a farli diventare niente. Tuttavia, quando la loro gente inizia a morire suicida i due devono mettere da parte ciò che c'è tra loro per scoprire insieme che cosa sta succedendo


Lo odiava così tanto. Odiava il fatto che avesse ragione. Odiava che stesse provocando in lei una tale reazione. E più di ogni altra cosa odiava il fatto di doverlo odiare, perché se non l’avesse fatto l’odio le si sarebbe rivoltato contro e non sarebbe più rimasto niente da odiare tranne la propria mancanza di volontà. 


Ho iniziato a leggere Queste gioie violente con la presunzione di sapere già che storia ci avrei trovato, poiché viene definita come una rivisitazione di Romeo&Giulietta. In realtà, in comune con la storia di Shakespeare non ha molto e la trama delineata dalla Gong si concentra molto di più sulla politica e sul mistero, piuttosto che sulla storia d'amore tra i due protagonisti. E per fortuna, aggiungere, perché per quanto la tensione del loro rapporto mi sia piaciuta, per quanto mi abbiano fatto sospirare, non sarebbero mai riusciti a portare l'intero libro sulle spalle da soli. 


Un primo aspetto che ho apprezzato di questo libro è Juliette Cai, la protagonista, il personaggio meglio riuscito. È forte, determinata, spietata e intelligente, ha una reputazione che la precede e non si lascia mettere i bastoni tra le ruote da nessuno.  Sono riuscita ad entrare in sintonia con lei fin da subito e ho molto apprezzato il modo in cui si conquista il posto negli affari di famiglia. Roma Montagov, dall'altra parte, non è riuscito a conquistarmi e gli unici momenti in cui l'ho davvero apprezzato è stato quando era con Juliette. Sarà perché in quei momenti era davvero lui ma non è stato abbastanza. 


Altro elemento che ho apprezzato è il world building. Non conosco molto della Shangai degli anni '20 ma posso dire con molta sicurezza che la Gong si è presa tante libertà stilistiche per tratteggiare la società, ciononostante mi è piaciuta tantissimo. Ho molto apprezzato anche la parte politica, le guerre tra Scarlatti e Fiori Bianchi per il predominio della città, gli scontri tra comunisti e nazionalisti, l'odio comune per i colonialisti stranieri. 


É innegabile che Queste gioie violente qualche difetto lo ha, dopotutto è il romanzo d'esordio dell'autrice, ma sono tutte piccolezze su cui si può passare sopra. Ora non vedo l'ora di leggere il seguito e scoprire cosa ha ancora in serbo la Gong! 

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