Recensione | "Un voto così intrepido e mortale" di Brigid Kemmerer [Review Party]

Buon pomeriggio, lettori! Oggi torno con la recensione di Un voto così intrepido e mortale di Brigid Kemmerer, ultimo volume della trilogia Cursebrekers (qui e qui trovate le recensioni dei libri precedenti). 


Un voto così intrepido e mortale 
(Cursebrekers, #3) 
di Brigid Kemmerer
Mondadori
€ 10,99 (ebook) € 22,00 (cartaceo)
Uscito l'8 marzo 2022

Emberfall è sull'orlo del baratro. Mentre l'ombra della guerra si allunga sul regno, è sempre più aspro lo scontro tra chi considera Rhen il legittimo erede e chi vorrebbe che fosse Grey a salire al trono. Grey ha offerto una tregua di sessanta giorni prima di attaccare, e Rhen, tormentato dai suoi segreti, si sta isolando da tutti, compresa Harper, che è alla disperata ricerca di una soluzione pacifica. Nel frattempo Lia Mara, da poco incoronata regina di Syhl Shallow, fa di tutto per governare con giustizia e non seguire le orme spietate della madre. Ma il suo rapporto con Grey, che i più guardano con paura perché dotato di magia, la rende invisa ai suoi stessi sudditi e fa di lei il bersaglio di fazioni ostili. Man mano che la data dell'ultimatum si avvicina, la giovane sovrana deve scoprire se è davvero di lei che il suo popolo ha bisogno.

Un voto così intrepido e mortale riprende da Rhen, il principe maledetto di Emberfall, che dopo aver trascorso un’eternità a cercare di sconfiggere la magia di un’Incantatrice, ora scopre che il suo stesso fratello è un artimago. 

E vuole una guerra. Grey e Lia Mara gli hanno dato sessanta giorni per decidere se combattere o arrendersi. In cuor suo Rhen sa che la scelta migliore sarebbe fare un passo indietro, cedere il trono al vero erede, ma non può lasciare il suo regno nelle mani di qualcun altro. Non ora che Lilith è tornata e minaccia la vita di Harper


Rhen ha paura della magia. Questo è il punto cruciale, la radice di questo conflitto. Per troppo tempo la magia e la paura hanno tenuto in scacco il regno. 

Se preso da solo Un voto così intrepido e mortale non è un brutto libro. Non è nemmeno un bel libro, ma c’è qualcosa che si potrebbe salvare. Purtroppo però non è un romanzo auto conclusivo bensì l’ultimo di una trilogia. Questo libro dovrebbe raccontare l’ultimo capitolo della storia iniziata in Un fato così ingiusto e solitario ma non lo fa. Il libro di mezzo ha stravolto tutto così tanto che ciò che è successo nel primo libro della trilogia è come se non sia mai esistito.


Unico aspetto di questo libro che mi è piaciuto è che finalmente tornano i punti di vista di Rhen e Harper. I primi otto capitoli sono incentrati su Rhen e Harper, i loro pensieri e il loro amore. Si scopre cosa i due pensassero durante gli eventi del secondo libro, più nello specifico cosa ha fatto comportare Rhen come un pazzo. Non che comunque ci volesse chissà quale intuito per arrivarci, semplicemente né Harper né Grey volevano vederlo. E qui si torna alla questione che i personaggi sono troppo diversi rispetto al primo volume. 


La prossima volta che il mio cervello mi dirà di non proseguire con la lettura di una serie credo proprio che lo ascolterò. Ho detestato profondomaente il secondo libro e questo terzo volume ha un finale che mi fa venire voglia di urlare per quanto è brutto. 


In definitita mi sento di consigliarvi di stare alla larga da questa trilogia. 


1 commento

  1. Ho odiato il secondo volume per le tue stesse ragioni, ma pensavo comunque di leggere il terzo per concludere la serie e ciao... Ora però non so se lo farò!

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