Recensione | "Un cuore così impavido e spezzato" di Bridig Kemmerer [Review Party]

Buongiorno lettori! Oggi torno con la recensione di Un cuore così impavido e spezzato di Brigid Kemmerer, secondo volume della trilogia Cursebreakers (qui trovate il mio pensiero sul primo libro).  

Un cuore così impavido e spezzato (Cursebrekers, #2) 
di Brigid Kemmerer
Mondadori
€ 10,99 (ebook) € 22,00 (cartaceo)
Uscito l'8 febbraio 2022

Harper è riuscita a spezzare la maledizione che imprigionava il Principe Rhen e a impedire che il regno venisse distrutto. Ma i guai non sono finiti: si mormora infatti che egli non abbia diritto al trono, che la Principessa Harper di Disi sia solo un'imbrogliona, e che a Emberfall circoli la magia proibita. Per di più Grey, un tempo capitano delle guardie di Rhen, è fuggito dal Castello di Ironrose portando con sé un terribile segreto. Potrebbe essere lui il vero erede? Di sicuro Grey non ha alcuna intenzione di sfidare Rhen per la corona... finché Karis Luran minaccia nuovamente di attaccare Emberfall. La figlia Lia Mara conosce il suo piano di devastazione, ma riuscirà a convincere Grey a muovere contro Rhen? Perché sconfiggere il principe potrebbe essere l'unico modo per salvare il regno.


Un cuore così impavido e spezzato riprende poco dopo la fine del primo volume. Dovrebbe essere un periodo di gioia - Lilith è stata sconfitta, Harper ha spezzato la maledizione e si è trasferita stabilmente ad Ironrose al fianco di Rhen - ma nessuno riesce ad essere felice. Il regno di Emberfall è in crisi, il popolo si sta rivoltando contro Rhen e corre voce che lui non sia l'erede legittimo. Come se non bastasse, tutti sono anche preoccupati per Grey perché credono che sia rimasto bloccato a DC.
In realtà l'ex Capo della Guardia si trova nel regno ma non è tornato al castello perché Lilith gli ha rivelato che è  lui il vero erede al trono, il figlio primogenito del defunto Re di Emberfall. 

Le scelte non sono mai facili. Ci sono buone opzioni e cattive opzioni, ma la cosa più pericolosa di tutte é non compiere alcuna scelta!

Sappiate che questa sarà una recensione velenosa perché sono davvero arrabbiata.  Un cuore così impavido e spezzato è stato un'incredibile delusione. Mi sono trovata più volte sul punto di abbandonarlo perché per me non aveva senso quello che stavo leggendo, come i personaggi si comportavano. Non so bene quale fosse esattamente l'intento dell'autrice ma con questo seguito ha rinnegato tutto ciò che è successo nel primo volume.  

Il primo dei tanti elementi che non ho apprezzato è stato il cambio radicale dei personaggi. Rhen, che nel primo volume ricordiamocelo teneva così tanto al benessere della sua gente da aver accettato di partecipare ad una messa in scena per restituire un po' di speranza, è diventato assetato di potere. Il popolo non gli interessa più, ciò che vuole è il trono e mettere a morte chiunque cerchi di toglierglielo. Nel libro precedente Rhen non era il mio personaggio preferito, anzi, ma vederlo diventare il cattivo mi ha proprio fatta arrabbiare. Harper si è trasformata in una principessa arrendevole, che preferisce stare zitta piuttosto che alzare la voce o far valere i suoi pensieri. È evidente che l'amore le ha dato alla testa perché della ragazza combattiva del primo libro non è rimasto niente. Di Spaventoso Grey, il capo della guardia e amico fidato di Rhen, resta un'ombra. So che la sua alleanza con Karis Luran era un passaggio obbligato ma il Grey del libro precedente non lo avrebbe mai fatto. Questo comportamento mi ha fatta cadere le braccia, sinceramente. 
La new entry è Lia Mara, figlia di Karis Luran, cresciuta sapendo che non sarebbe mai diventata regina di Shyl Shallow in quanto troppo compassionevole. Questa consapevolezza tuttavia non l'ha mai fermata dal desiderare di poter fare qualcosa per mettere fine alla disputa tra il suo regno e quello di Emberfall. Forse se l'autrice l'avesse descritta diversamente, forse se non le piacesse dare giudizi a persone che non conosce, forse se guardasse un po' di più quello che fa la sua famiglia e un po' di meno quello che fanno gli altri, forse se fosse stata la protagonista di un'altra storia mi sarebbe piaciuta. In questo libro l'ho trovata solo irritante. 

Altro elemento che non ho apprezzato, ma perché mi ha lasciata parecchio confusa, è il diritto a regnare di Grey. Da una parte non riesco a comprendere com'è possibile che un figlio mai riconosciuto possa avanzare pretese su un trono, dall'altra mi ha lasciata stupefatta che l'autrice non abbia spiegato niente. Sappiamo che a Shyl Shallow non si deve per forza essere primogeniti per poter regnare, ma ad Emberfall come funziona? Chiunque può aspirare al trono semplicemente se c'è qualcuno che appoggia la candidatura? Perché ricordiamoci che Grey non ha prove concrete di essere il fratello maggiore di Rhen eppure non sembra che questo cambi qualcosa. E va bene, al popolo non interessa chi diventerà il nuovo Re, semplicemente loro non vogliono che sia Rhen, però un po' di approfondimento politico sarebbe stato gradito

Il finale mi ha dato il colpo di grazia. Mi rendo conto che visti i comportamenti di tutti i personaggi, primi tra tutti Grey e Rhen, non poteva andare in nessun altro modo però l'ho trovato davvero troppo veloce (soprattutto se si tiene conto del ritmo lento dell'intero romanzo). 
Io comunque ho una mezza idea di quale sarà l'epilogo e non mi piace. D'altre parte non vedo l'ora di tornare nei pensieri di Rhen ed Harper e scoprire tutto ciò che la Kemmerer ci ha taciuto! 

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