Buongiorno lettori! Quest'oggi vi parlo de Il registratore di sogni di Mariam Tarkeshi, una storia ricca di spunti interessanti uscita giusto ieri in libreria. Ringrazio Ely&Susy per avermi coinvolta nell'iniziativa e la Sperling per la copia omaggio.
Il registratore di sogni
di Mariam Tarkeshi
Sperling & Kupfer
€ 9,99 (ebook) € 16,90 (cartaceo)
Amazon | Goodreads
Uscito il 24 giugno 2019
Quello che conta, dei ricordi, non è tanto cosa sia successo davvero. Conta quello che ti hanno lasciato. Nico ha diciotto anni e frequenta senza entusiasmo il liceo artistico. A dire il vero, c'è ben poco che lo entusiasmi, nella vita. Pigro e apatico, passa il tempo a invidiare i successi degli altri, pur non facendo nulla per migliorare se stesso. E se non fosse per Seba, un ragazzo talentuoso e popolare che con lui sembra non avere niente a che fare, ma che, nonostante questo, lo ha scelto come suo sodale, trascinerebbe le giornate in solitudine, senza uno straccio di progetto per il futuro. Il giorno del funerale di suo nonno, Nico scopre con sorpresa che l'uomo, con cui aveva un legame superficiale, gli ha lasciato qualcosa in eredità: una vecchia scatola di cartone con un lettore VHS. Nico scorre velocemente la lunga lettera che lo accompagna, ma una frase gli salta agli occhi: «Registratore di sogni, per chi tende a dimenticare». Il suo primo istinto è cercare di vendere on line quell'aggeggio di cui non sa cosa fare, ma glielo impedisce l'incontro con un'anziana donna, Viola, che conosceva bene suo nonno e che gli mostra come funziona il registratore: se utilizzato durante il sonno, ha la capacità di registrare su cassetta i sogni, consentendo poi di rivederli al risveglio. Nico pensa subito a come guadagnarci dei soldi, facendosi pagare per l'utilizzo della macchina. Potrebbe anche essere la sua occasione per uscire dall'anonimato, per ottenere un po' di considerazione. Ma non ha tenuto conto di un aspetto importante: i sogni attingono al subconscio. Il registratore è in grado di far riaffiorare alla mente ricordi dimenticati che, se riportati alla coscienza, potrebbero cambiare la vita di una persona per sempre. Ed è una sera che succede. Doveva essere solo una festa ma Nico, con Seba che gli soffia sul collo, si fa prendere la mano. E qualcuno si trova costretto a rivivere ciò che sperava di aver cancellato per sempre. Da quel momento, Nico comprende la pericolosità dello strumento che gli è capitato in sorte, ma il meccanismo che si è avviato non è così semplice da disinnescare. E le conseguenze sulla sua stessa vita rischiano di essere irreversibili.
Perché mi muovo nel mondo come se niente avesse importanza, come se niente portasse a niente, perché non vado mai da nessuna parte
Il registratore di sogni segue le vicende che sconvolgono la vita di Nicolò, un ragazzo che è la perfetta incarnazione dell’adolescente che non sa che cosa fare della propria vita e si limita a farsi trascinare da essa. Frequenta l’ultimo anno di liceo artistico e non ha la più pallida idea di cosa fare nella sua vita dopo la maturità perché nessun campo desta la sua curiosità e non ha interessi. Se non si considerano le uscite con il migliore amico Seba. Il funerale del nonno materno, Arturo, un uomo con cui non ha mai avuto un vero legame, scombussoleranno la noiosa monotonia delle sue giornate. Il nonno, infatti, gli ha lasciato in eredità un'invenzione in grado di registratore i sogni. Nicolò non crede all’assurdità della questione ma è sicuro che qualcuno meno sveglio di lui ci possa cascare e tenta di vendere il regalo su Internet. Il giorno successivo alla sua porta si presenta Viola, un’anziana un po’ strana, che si rivelerà essere una vecchia amica del nonno e che gli insegnerà ad utilizzare il registratore con un’unica condizione: mai rivelare la sua esistenza a nessuno. Il ragazzo, però, incurante dell’avvertimento, decide che quell’affascinante congegno è un ottimo strumento con cui guadagnare e inizia a registrare i sogni altrui. Le conseguenze del gesto incosciente non tardano ad arrivare e Nicolò si ritroverà ben presto in grave pericolo.
«Il nostro cervello dimentica. È per questo che dicono che il tempo guarisce tutte le ferite. È una bugia, ovviamente, perché certe cose ce le ricordiamo fin troppo bene, ma la nostra mente ci prova, capisci? A proteggerci. Quindi a volte nasconde dei ricordi che potrebbero essere potenzialmente pericolosi per la nostra salute. Altre volte ne cancella di belli, perché un computer non sa distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.»
Superato lo scoglio iniziale, ovvero il primo centinaio di pagine, che proprio non mi è piaciuto, il libro si è rivelato essere una lettura molto bella. Una storia di certo non priva di difetti, ma originale e ben costruita. Ciò che ho apprezzato maggiormente è l'espediente dei sogni e il come l'autrice ha deciso di utilizzarli all'interno della sua storia, creando qualcosa di magico e al contempo molto realistico. Il registratore di sogni è una macchina che è, per l'appunto, in grado di salvare i sogni che una persona fa mentre è addormentata e permette la riproduzione in comode videocassette. Così, chiunque, soprattutto coloro che non ricordano ciò che hanno sognano, possono vedere ciò che il loro subconscio crea mentre sono incoscienti. Tuttavia, c'è anche l'altro lato della medaglia. Il registratore, infatti, deve essere utilizzato coscienziosamente altrimenti fa solo danni alla mente della persona. Questo perché la macchina non solo permette di vedere ciò che la mente crea, ma anche i ricordi che il cervello ha cercato di eliminare per non far impazzire la persona. E questo, a lungo andare, provoca danni.
L'altra cosa che mi è piaciuta molto è l'evoluzione di Nicolò. Per gran parte della storia è quel tipo di personaggio che non piace e non c'è nulla di lui che è minimamente sopportabile. È esasperante e disinteressato da qualunque cosa lo circondi. Più di una volta ho avuto il desiderio di prenderlo e scrollarlo un po', anche magari per fargli tornare un po' di sale in zucca. Soprattutto per come affronta la storia del registratore di sogni. Piano piano, però, qualcosa in lui inizia a cambiare e si intravede un filo di maturazione. Soprattutto grazie all'amicizia con Viola, che nonostante tutto non lo ha mai abbandonato, e Bo.
Ciò che non mi è assolutamente piaciuto, e sopra a cui non posso proprio passare, è la violenza gratuita e spesso ingiustificata presente in questo libro.
Ciò nonostante, Il registratore di sogni è un libro molto interessante che scava nell'animo e nella mente umana, mostrando come delle volte è meglio che i sogni restino chiusi in un cassetto.
L'altra cosa che mi è piaciuta molto è l'evoluzione di Nicolò. Per gran parte della storia è quel tipo di personaggio che non piace e non c'è nulla di lui che è minimamente sopportabile. È esasperante e disinteressato da qualunque cosa lo circondi. Più di una volta ho avuto il desiderio di prenderlo e scrollarlo un po', anche magari per fargli tornare un po' di sale in zucca. Soprattutto per come affronta la storia del registratore di sogni. Piano piano, però, qualcosa in lui inizia a cambiare e si intravede un filo di maturazione. Soprattutto grazie all'amicizia con Viola, che nonostante tutto non lo ha mai abbandonato, e Bo.
Ciò che non mi è assolutamente piaciuto, e sopra a cui non posso proprio passare, è la violenza gratuita e spesso ingiustificata presente in questo libro.
Ciò nonostante, Il registratore di sogni è un libro molto interessante che scava nell'animo e nella mente umana, mostrando come delle volte è meglio che i sogni restino chiusi in un cassetto.
Cosa ne pensate della mia recensione? Il romanzo vi incuriosisce?
Fatemi sapere,
Leen
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